lunedì 10 luglio 2023

Allo studio sistemi per rendere i monopattini più sicuri per pedoni ciechi e ipovedenti (e non solo)

Disabili.com del 09/07/2023

È in fase di test, attraverso la realtà virtuale, lo sviluppo di un suono standard per monopattini elettrici che possa essere rilevato da persone con disabilità visive, ma senza essere invadente

Abbiamo parlato più volte di quanto un mezzo green e sostenibile di micro-mobilità come il monopattino possa anche diventare, soprattutto se utilizzato male, uno strumento potenzialmente pericoloso per alcune categorie di utenti, in particolare persone cieche e ipovedenti.

PERCHÉ POSSONO ESSERE FONTE DI PERICOLO.

Il problema principale nasce dal fatto che la silenziosità di questi mezzi ne rende l'avvicinarsi quasi impercettibile per i pedoni che non vedono e che si basano, per orientarsi e muoversi, sull'udito. Il pericolo per le persone con disabilità della vista è quindi quello di essere raggiunti o superati da un mezzo che non si è letteralmente sentito arrivare. Pensiamo al rischio soprattutto quando questi mezzi vengono usati sui marciapiedi (cosa vietata ma, ahinoi, frequente nelle città), o quando la persona cieca si appresta ad attraversare la strada.

Altra fonte di rischio, per gli utenti con disabilità visive ma anche motorie è quella dell'ormai diffusa inciviltà nell'abbandonare i monopattini in mezzo ai marciapiedi, senza curarsi di non trasformarli in ostacoli e producendo un ingombro che può intralciare la marcia non solo della persona cieca, ma anche di quella che utilizza la carrozzina (oltre a quella di tutti i pedoni in generale!).

INTERVENIRE SU EDUCAZIONE E TECNOLOGIA.

Mentre sul secondo fattore di rischio si dovrà lavorare sull'educazione e il rispetto della normativa del codice della strada, da parte degli utilizzatori dei monopattini, sul primo fronte, quello della silenziosità, segnaliamo che qualcosa si sta muovendo dal punto di vista tecnico degli stessi mezzi.

ALLO STUDIO TRE SUONI PER MONOPATTINI.

L'azienda europea di micro-mobilità Dott sta infatti testando una selezione di suoni per monopattini elettrici, sviluppati dai ricercatori dell'Università di Salford, in collaborazione con l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI). La fase di test segue a quella che ha portato allo sviluppo di tre potenziali suoni di avviso per monopattini elettrici, volti ad aumentare la visibilità dei veicoli senza però contribuire all'inquinamento acustico. I test, iniziati a gennaio, vengono svolti indossando un visore per la realtà virtuale: i partecipanti vengono immersi in un ambiente a 360 gradi, con simulazioni di utenti che viaggiano su monopattini elettrici in scenari diversi.

TEST DA PARTE DI PERSONE CON DISABILITÀ VISIVE.

Attraverso il coinvolgimento dell'UICI, tra i partecipanti ai test con simulatori sono state individuate anche persone non vedenti ed ipovedenti col compito non solo di identificare quando sarà percepita la presenza di un monopattino elettrico, ma anche di fornire un feedback sull'idoneità dei tre suoni ed indicare eventuali preferenze.

OBIETTIVO: UNO STANDARD INTERNAZIONALE PER UN SUONO DI AVVISO.

Oltre a quelli presso la sede UICI di Milano, altri test sono già stati realizzati anche a Londra, Stoccolma e Madrid, in collaborazione con varie associazioni europee di persone cieche e ipovedenti. La realizzazione di questi esperimenti in diversi Paesi garantirà la rilevanza internazionale dell'iniziativa: lo scopo, infatti, è quello di creare uno standard globale per il suono di avviso dei monopattini elettrici.

I COMMENTI.

Il Dott. Antonio J Torija Martinez, ricercatore principale dell'Università di Salford, ha dichiarato: "Stiamo testando una serie di suoni per monopattini elettrici attentamente progettati per trovare il giusto equilibrio tra la massima visibilità del veicolo e il minimo inquinamento acustico. L'utilizzo della realtà virtuale per creare scenari immersivi e realistici, in un ambiente di laboratorio sicuro e controllato, ci consentirà di ottenere risultati solidi. Lavorando a stretto contatto con UICI e le associazioni dei non vedenti in tutta Europa, possiamo garantire che il suono che svilupperemo sarà la soluzione migliore per le loro esigenze".

Alberto Piovani, Presidente Sezione territoriale UICI di Milano,ha aggiunto: "La Sezione territoriale UICI di Milano ha deciso di collaborare a questo progetto, insieme a Dott e ai ricercatori dell'Università di Salford, perché se è innegabile che la micromobilità e più in generale l'introduzione di tutti i veicoli elettrici va nella direzione giusta per tentare di risolvere i problemi di inquinamento, è altrettanto vero che quest'ultima rappresenta oggi per i disabili visivi un reale pericolo per la loro mobilità sicura e autonoma nelle nostre città e non solo. Siamo consapevoli che l'aspetto riconducibile alle sensibilità e al buon senso degli utilizzatori dovrà trovare altri canali per essere stimolato ma nel contempo la decisione di trovare sistemi e tecnologie che potranno essere adottate dai produttori di questi veicoli per renderli udibili nel loro transito o avvicinamento aiuterà a ridurne i rischi nella quotidianità."

Henri Moissinac, co-fondatore e CEO di Dott,conclude: "I nostri veicoli stanno trasformando le città fornendo un trasporto efficiente privo di inquinamento atmosferico e acustico. È importante che i nostri veicoli non funzionino solo per i nostri utenti, ma rispettino tutti gli altri residenti della città. Lo sviluppo di un suono standard per monopattini elettrici, che può essere rilevato da chi ne ha bisogno ma senza essere invadente, potrebbe migliorare notevolmente l'esperienza per alcuni degli utenti della strada più vulnerabili".

Dopo la fase di realtà virtuale, i suoni saranno testati per le strade di Milano e in tutta Europa, per convalidare i risultati dell'ambientazione del laboratorio.

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