sabato 29 febbraio 2020

"Lampadino e Caramella", arriva il cartoon per disabili e normodotati

Il Corriere della Sera del 29.02.2020

«Lampadino e Caramella nel Magiregno degli Zampa»: in arrivo la serie per bambini dai 2 ai 6 anni ideata con l’aiuto di medici, insegnanti, psicologi.

Personaggi e racconto tradizionali, realizzazione innovativa. "Lampadino e Caramella nel Magiregno degli Zampa" è un cartone animato inclusivo, pensato per tutti i bambini dai due ai sei anni. Tutti significa tutti: i normodotati, gli ipovedenti, i ciechi, i sordi e gli autistici. Le avventure dei due protagonisti andranno in onda su Rai Yoyo da marzo e saranno disponibili anche sulla app del canale e su Raiplay. Venti episodi da sei minuti compongono la prima serie di animazione prodotta con il Cartoon Able, una tecnica che ha richiesto due anni di lavoro. «È stato un percorso lungo, ma interessante», racconta Andrea Martini, sceneggiatore e produttore di "Lampadino e Caramella" per Animundi, società di creazione di contenuti audio-visivi. «Il mio socio Raffaele Bortone e io abbiamo iniziato a pensare al progetto nel 2015 insieme a Puntidivista, una casa editrice specializzata in libri per bambini con deficit sensoriali. Grazie al crowdfunding è diventato realtà».

La tecnica del Cartoon Able è stata ideata con l’aiuto di un gruppo di esperti: medici, psicologi, insegnanti e educatori. È caratterizzata da una sceneggiatura divertente, ma con un messaggio di inclusione. Lo stile di animazione ha forme semplici, con grafica, colori ed effetti sonori non invasivi, a vantaggio dei bambini autistici. Il linguaggio è chiaro, adatto a ogni tipo di disabilità. Una voce fuori campo accompagna i momenti privi di dialogo per andare incontro ai bimbi ciechi o ipovedenti; quelli sordi sono aiutati da sottotitoli con una specifica sintassi e da una traduzione simultanea in LIS, la lingua italiana dei segni, fatta da attori che recitano in live-action e appaiono da un fumetto.

La piccola magia di "Lampadino e Caramella" è rendere tutti questi elementi armonici, quasi impercettibili singolarmente. «Il cartoon unisce la componente ludica a quella sociale», sottolinea Martini. «È un ponte tra normodotati e disabili. I bimbi sordi, ciechi o autistici spesso si sentono emarginati perché non possono fare le stesse cose dei loro coetanei. Questa serie è un momento di condivisione che non lascia indietro nessuno». «La Rai ha un’attenzione crescente per la disabilità. Abbiamo tradotto in LIS, tutto l’ultimo Sanremo», spiega Luca Milano, direttore di Rai Ragazzi. «Questa serie è una produzione italiana, con tutti i numeri per essere replicata all’estero». "Lampadino e Caramella" vanta un doppiatore d’eccezione: Giovanni Allevi. Il compositore e pianista presta la voce al leone direttore d’orchestra Gio Maestri, con cui condivide la professione musicale e una capigliatura esuberante. «Non è stato facile cimentarmi con il doppiaggio — confessa il musicista — ma sono uscito dallo studio di registrazione con il cuore gonfio di emozione. Sono orgoglioso di aver partecipato a un progetto così importante. Ho fatto l’insegnante di sostegno, conosco il mondo della disabilità. È necessario uno sforzo educativo per aiutare i bambini in difficoltà a raggiungere l’autonomia. Insieme a Gio Maestri spero di contribuire a questo cambio di mentalità».

di Micol Sarfatti

martedì 25 febbraio 2020

BTM 2020. IL turismo Accessibile in Puglia. Il caso di Leverano

Il Punto a Mezzogiorno del 25.02.2020

LECCE. Nel nostro Paese sono circa 3 milioni e 100mila le persone con limitazioni funzionali, pari a oltre il 5% della popolazione. Il turismo accessibile riguarda circa 10 milioni di persone, tenendo conto anche dei familiari che accompagnano in vacanza le persone con disabilità, tutelati dalla legge 18/2009 con la quale è stata ratificata la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che sancisce il diritto di tutti gli individui a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri, alla vita culturale e ricreativa del paese, quindi allo sport, allo svago e ai monumenti e ogni altro sito di interesse culturale.

Secondo tale principio e perseguendo la volontà di rendere accessibile a tutti il proprio patrimonio culturale il Comune di Leverano ha presentato alla BTM 2020 il progetto “Comunicare senza barriere”, un progetto di comunicazione inclusiva”.

«L’obiettivo del progetto – spiegano dallo staff del sindaco – è di facilitare la lettura del centro storico in quanto esso simboleggia lo spazio della memoria storica e dell’identità culturale della comunità. La partecipazione e l’inclusione urbana è supportata da pannelli multisensoriali con tecnologie inclusive, ideati per rispondere alle esigenze di tutte le persone di avere informazioni di natura artistica e culturale e assicurando nello stesso tempo alle persone con disabilità sensoriale o cognitiva, o con diversità linguistica, l’accesso all’informazione e alla comunicazione». Sono cinque gli itinerari presentati che, attraversando il centro storico di Leverano, collegano gli edifici di maggior pregio. Il progetto prevede che l’inizio di ogni percorso sia segnalato da un pannello introduttivo, che permetterà di attivare sul proprio smartphone informazioni audio-video in italiano, inglese e LIS (Lingua dei Segni Italiana).

Inoltre, per i luoghi e gli edifici più significativi il progetto prevede pannelli multisensoriali, che grazie a una speciale tecnica di stampa e all’utilizzo delle nuove tecnologie, saranno rappresentati e descritti in modalità multisensoriale per essere accessibile al maggior numero possibile di persone. «Mediante le tecnologie QR-oode e tag NFC – spiegano ancora i rappresentanti dell’amministrazione -, viene infatti fornita, una guida audio-video, per aiutare nella lettura di ciascun pannello e nell'approfondimento dei contenuti, che avverrà in varie modalità: audio per le persone vedenti e non vedenti, video (con sottotitoli e traduzione dei testi in LIS) per le persone con deficit uditivo e in inglese.

Tale esperienza nel territorio Salentino, attraverso il progetto “Comunicare senza barriere”, realizzato in collaborazione con le onlus Tactile Vision di Torino e Lettura Agevolata di Venezia, ha il compito di far conoscere quale deve essere la giusta ospitalità che, grazie a un esempio inclusivo di offerta turistica, incoraggia l’accessibilità al patrimonio artistico e architettonico di Leverano. Monumenti accessibili e conoscenza degli stessi. Per ogni individuo, a prescindere dalla specifica abilità.

di Dante Sacco

lunedì 24 febbraio 2020

WeWALK, il bastone che aiuta i non vedenti con Google Maps

GreenPlanet del 24.02.2020

WeWALK è il bastone intelligente, ideato da Kursat Ceylan, che con l’aiuto di Google Maps potrà aiutare i non vedenti a muoversi autonomamente nella propria città. Solo chi convive con questa disabilità, può sapere quanto siano difficili certi gesti che per gli altri sono considerati estremamente facili. Gesti semplici che diventano difficili da realizzare e veri e propri ostacoli per la vita di ogni giorno.

E l’idea, nel creare WeWALK, è stata proprio quella di rendere anche le persone non vedenti, autonome, il più possibile. Libere di muoversi e spostarsi da sole. Spostarsi autonomamente da un luogo all’altro e senza l’aiuto di nessuno. Magari per andare a fare la spesa o per negozi, per spostarsi con un autobus o con la metropolitana, per poter scendere alla fermata giusta o evitare, più semplicemente, degli ostacoli sul proprio percorso.

Cose semplici dunque, no? Ebbene, proprio quelle che rendono più complicata la vita quotidiana di un non vedente.

L’Ideatore di WeWALK.
Creatore di WeWALK è Kursat Ceylan, un ingegnere ipovedente CEO fondatore di un’associazione no-profit turca che si chiama Young Guru Academy, YGA. L’invenzione dunque, di un non vedente che ha potuto provare e capire i bisogni più immediati e importanti per persone come lui. È così che Kursat ha deciso di inventare una soluzione, un bastone, ma un bastone intelligente, capace di guidare davvero la persona.

Una splendida dimostrazione di come si possa usare la tecnologia per scopi più che benefici. Per aiutare persone che ne hanno un reale bisogno, come in questo caso. E Kursat ha usato capacità, esperienza e i suoi sforzi, per costruire un oggetto tecnologico, in grado di aiutare persone con la sua stessa disabilità. E migliorare la qualità della loro vita, concretamente.

Come Funziona WeWALK?
Abbiamo già detto che è un bastone intelligente, ma andiamo a vedere come funziona. Il bastone utilizza Google Maps, che tutti noi usiamo per i nostri spostamenti, declinando le sue funzioni in maniere differenti. Attraverso Google Maps, WeWALK, permette ai non vedenti di girare per la città, senza la paura di perdersi, indicando loro dove e come muoversi.

È dotato di altoparlanti integrate e di un assistente vocale Google che serve a dare indicazioni precise per muoversi. Ha inoltre dei sensori che vibrano alla percezione di un ostacolo, permettendo così alla persona di evitarlo facilmente. In un’intervista alla CNN, Kursat ha spiegato, attraverso la sua esperienza, quanto possa essere difficile per una persona che non vede, vivere e muoversi liberamente e autonomamente in città.

Di quanto possa essere difficile soltanto riuscire a prendere un autobus, o scendere alla fermata giusta, in città come le nostre, spesso così veloci e frenetiche. Città difficili per questo tipo di disabilità, come per molte altre. Ha tuttavia dimostrato che soluzioni come queste, possono però cambiare le cose, o almeno, migliorarle. WeWALK infatti, ha tutti i presupposti per farlo, per migliorare la vita di ogni giorno di un non vedente, dandogli modo di essere autonomo in tutta sicurezza e maggiore tranquillità.

WeWALK è apparso recentemente sul mercato e può essere acquistato dal suo sito ufficiale.

di Angela Pes

N.B. Fra le lingue attualmente supportate dall'ausilio non è presente quella italiana. L'articolo in oggetto è stato inserito nella presente rassegna stampa a scopo esclusivamente informativo e senza alcun intento pubblicitario dell'ausilio in oggetto, nè con finalità di invito al suo acquisto.

Prima i Diritti, poi il Bilancio: un altro provvedimento che parla chiaro

Superando.it del 24.02.2020

«È la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione»: lo ha stabilito una recente Ordinanza prodotta dal Tribunale di Catania, riconoscendo la condotta discriminatoria nei confronti di un alunno con disabilità posta in essere dall’Ente Locale che aveva inizialmente omesso l’assegnazione di un assistente per l’autonomia e la comunicazione per 24 ore settimanali, come previsto dal PEI (Piano Educativo Individualizzato) e che successivamente aveva assegnato l’assistenza specialistica per sole 6 ore alla settimana.

Tramite una recente Ordinanza, prodotta il 14 ottobre scorso, il Tribunale di Catania (Sezione Prima Civile) ha riconosciuto la fondatezza delle pretese di un alunno con disabilità e dei suoi genitori nella condotta discriminatoria posta in essere dall’Ente Locale che aveva inizialmente omesso l’assegnazione di un assistente per l’autonomia e la comunicazione per 24 ore settimanali, come previsto dal PEI (Piano Educativo Individualizzato) e che successivamente aveva assegnato all’alunno stesso l’assistenza specialistica per sole 6 ore alla settimana.

La famiglia, che nel corso dell’intero anno scolastico 2018-2019 si era trovata costretta a prodigarsi surrogandosi all’Amministrazione inadempiente, ha dunque ottenuto il risarcimento del danno patrimoniale nel sostenere le spese dell’operatore per l’omessa assegnazione di esso e, successivamente, per l’integrazione delle ore scolastiche mancanti, oltre al risarcimento del danno non patrimoniale per il grave turbamento arrecato dalla condotta discriminatoria di un diritto costituzionalmente protetto del proprio figlio.

L’Autorità Giudiziaria, infine, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa antidiscriminatoria vigente, ha ordinato la pubblicazione del provvedimento a spese dell’Ente Locale, su un quotidiano a tiratura nazionale, ovvero su uno dei quotidiani a maggiore diffusione nel territorio interessato, con oscuramento delle generalità e di qualsiasi dato idoneo a rivelare lo stato di salute delle parti.

Il provvedimento giurisdizionale conferma che una volta individuate nel PEI le «effettive esigenze» dell’alunno con disabilità, cessa ogni potere autoritativo delle Amministrazioni, sorgendo in capo alle stesse il dovere di erogare le figure di sostegno e specialistiche all’alunno con le modalità e quantità orarie statuite nella documentazione scolastica.

Il provvedimento inoltre, si caratterizza per avere riconosciuto una volta ancora che i limiti di bilancio e l’eventuale dichiarazione di dissesto non valgono ad escludere le responsabilità dell’Ente Locale.

Nello specifico si è stabilita la disapplicazione del regolamento comunale nella parte in cui subordina l’erogazione dell’assistenza specialistica alle disponibilità di bilancio e chiarito che «non rileva lo stato di dissesto economico finanziario dell’Ente».

Il Giudice, accogliendo le tesi logico giuridiche esposte dalla parte ricorrente, assistita dall’avvocato Francesco Marcellino, ha riconosciuto quale discriminatoria anche la prospettazione difensiva dell’Ente, nell’avere assegnato a tutti gli alunni con disabilità lo stesso numero di ore di assistenza specialistica, stante che essa compie un’arbitraria parificazione tra casi diversi, determina una discriminazione rispetto alla più generale categoria degli alunni/studenti e non tiene conto del fatto che la competenza per la quantificazione del numero di ore attivabili è affidata dalla legge in via esclusiva ad organi e figure professionali diverse.

Sempre il Giudice, infine, sul profilo economico finanziario, accogliendo ancora le tesi della parte ricorrente, ha richiamato gli insegnamenti costituzionali secondo cui «è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione». (Antonio Platania)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: antonipl@alice.it.

domenica 23 febbraio 2020

Ministero condannato non ottempera ad aumento ore di sostegno

OrizzonteScuola.it del 23.02.2020

Importante intervento della Cassazione a Sezioni Unite.

La Cassazione civ. Sezioni Unite, Ord., (ud. 03-12-2019) 28-01-2020, n. 1870 interviene sulla questione che continua a determinare una pluralità di contenzioni nella scuola, quale quella dell’assegnazione delle ore di sostegno.

Il Fatto.
Con ricorso d’urgenza una famiglia tramite i propri legali conveniva in giudizio il MIUR chiedendo ordinarsi la cessazione della condotta discriminatoria asseritamente posta in essere dall’amministrazione convenuta e consistente nell’aver assegnato al figlio un numero di ore di didattica di sostegno non sufficiente a garantire il diritto all’istruzione e all’integrazione scolastica in condizioni di parità con gli altri studenti. Poi, come spesso accade, è stato costretto a ricorrere nuovamente in Tribunale, perché il provvedimento del giudice che dava ragione alla famiglia, non venne ottemperato dal MIUR chiedendo i risarcimenti danni.

Sulla Giurisdizione.
Viene richiesto a questa Suprema Corte di stabilire a chi spetti la giurisdizione nel caso di domanda risarcitoria proposta dal genitore di un minore disabile, nei confronti dell’amministrazione scolastica, in relazione ai danni non patrimoniali patiti dal minore per avere fruito, durante l’orario scolastico, di un numero di ore di didattica di sostegno (a mezzo di insegnati specializzati) inferiore a quello necessario in relazione alle sue condizioni di salute. Sul punto, va ricordato che, secondo la giurisprudenza di questa Corte, dalla quale non v’è ragione di discostarsi, in tema di sostegno all’alunno in situazione di handicap, la giurisdizione si radica diversamente – spettando ora al giudice ordinario ora a quello amministrativo – a seconda della doglianza formulata nei confronti della pubblica amministrazione scolastica.

Quando è competente la giustizia amministrativa.
Questa Suprema Corte ha statuito, infatti, che le controversie concernenti la declaratoria della consistenza dell’insegnamento di sostegno afferenti alla fase che precede la redazione del piano educativo individualizzato sono devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo, ai sensi dell’art. 133 c.p.a., comma 1, lett. c), atteso che, in tale fase, sussiste ancora, in capo all’amministrazione scolastica, il potere discrezionale, espressione dell’autonomia organizzativa e didattica, di individuazione della misura più adeguata al sostegno, il cui esercizio è precluso, invece, dalla successiva formalizzazione del piano suddetto, che determina il sorgere dell’obbligo dell’amministrazione di garantire il supporto per il numero di ore programmato ed il correlato diritto dell’alunno disabile all’istruzione come pianificata, nella sua concreta articolazione, in relazione alle specifiche necessità dell’alunno stesso (Cass., Sez. Un., n. 5060 del 28/02/2017).

Parimenti, spettano alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi del D.Lgs. n. 31 marzo 1998, n. 80, art. 33 come inciso dalla sentenza n. 204 del 2004 della Corte costituzionale (ora ai sensi ai sensi dell’art. 133 c.p.a., comma 1, lett. c)), le controversie nelle quali si censurino i provvedimenti adottati dalla P.A. nell’esercizio di poteri autoritativi e discrezionali in materia di servizio di sostegno scolastico a favore di minori diversamente abili, come nell’ipotesi in cui si chieda l’aumento del numero delle ore di supporto concesse al minore e si metta in discussione la correttezza del potere amministrativo esercitato nell’organizzazione del servizio (Cass., Sez. Un., n. 7103 del 25/03/2009; Cass., Sez. Un., n. 1144 del 19/01/2007; analogamente, Cass., Sez. Un., n. 3058 del 09/02/2009, in ordine alla cognizione della domanda proposta nei confronti del Comune da un alunno portatore di handicap, al fine di far dichiarare il diritto al trasporto gratuito dalla propria abitazione alla scuola; Cass., Sez. Un., n. 17664 del 19/07/2013, in ordine alla domanda di condanna di un Comune all’esecuzione di interventi edilizi per l’eliminazione delle barriere architettoniche impeditive dell’accesso ai locali scolastici di minori diversamente abili).

Quando è competente la giustizia ordinaria.
Al contrario, questa Suprema Corte ha statuito che, una volta approvato il “piano educativo individualizzato”, definito ai sensi della L. 5 febbraio 1992, n. 104, art. 12 tale piano obbliga l’amministrazione scolastica a garantire il sostegno all’alunno in situazione di handicap per il numero di ore programmato, senza lasciare ad essa il potere discrezionale di ridurne l’entità in ragione delle risorse disponibili; conseguentemente, la condotta dell’amministrazione che non appresti il sostegno pianificato si risolve nella contrazione del diritto del disabile alla pari opportunità nella fruizione del servizio scolastico, la quale, ove non accompagnata dalla corrispondente riduzione dell’offerta formativa per gli alunni normodotati, concretizza discriminazione indiretta, la cui repressione spetta al giudice ordinario (Cass., Sez. Un., n. 25011 del 25/11/2014; Cass., Sez. Un., n. 9966 del 20/04/2017; Cass., Sez. Un., n. 25101 del 08/10/2019).

Applicando i principi appena richiamati al caso di specie, va osservato come l’attrice, seppure lamenti i danni non patrimoniali patiti dal minore in ragione della inadeguatezza delle ore di didattica di sostegno originariamente stabilite dal PEI, si dolga anche dei danni non patrimoniali patiti dal minore per la mancata tempestiva attuazione dell’ordine del giudice adottato a conclusione del procedimento cautelare.

L’ordine del giudice di integrare le ore di sostegno fa sorgere un diritto soggettivo.
Sul punto, va osservato che l’ordine del giudice di integrazione del numero delle ore di didattica di sostegno viene a sostituirsi al PEI e fa sorgere il diritto soggettivo del minore disabile a fruire del maggior numero di ore di servizio di sostegno scolastico stabilite dalla Autorità Giudiziaria, senza che residui alcun ambito di esercizio di potere discrezionale per la pubblica amministrazione.

Ne deriva che la mancata tempestiva attuazione dell’ordine del giudice determina la lesione del diritto soggettivo del minore e radica – in conformità al “petitum sostanziale”, quale emerge dalla dedotta “causa petendi” – la giurisdizione del giudice ordinario. Ad esso spetterà accertare la sussistenza del lamentato danno non patrimoniale, tanto con riferimento al periodo temporale anteriore all’ordine del giudice, quanto con riferimento al periodo successivo.

di Avv. Marco Barone

sabato 22 febbraio 2020

Codice Braille, nell'era digitale una lezione di universalità e libertà

Il Sole 24 Ore del 22.02.2020

Nell'ambito della Giornata nazionale che ricorda l'invenzione della scrittura per ciechi con lettere in rilievo al via le celebrazioni per i 100 anni dell'Unione italiana ciechi.
Era il 1829 e la conoscenza alle persone cieche era tramandata per lo più in via orale. I tentativi di riprodurre l'alfabeto dei vedenti su carta, con lettere in rilievo, non aveva dato i frutti sperati. Ma proprio quell'anno, Louis Braille, ventenne di Coupvray, non lontano da Parigi, introdusse la rivoluzione dell'alfabeto che ancora conserva il suo nome: un sistema di scrittura basato su sei punti in rilievo. Ed è stato proprio grazie a quella griglia formata da due punti in orizzontale e tre in verticale che le persone cieche cominciarono a ricevere un'istruzione adeguata e, con essa, la possibilità di ottenere lavoro e di percorrere la via maestra per l'integrazione nella società.

A quella invenzione è dedicata la Giornata nazionale del 21 febbraio nell'ambito della quale l'Unione dei ciechi e degli ipovedenti (UICI) avvia le celebrazioni per i 100 anni della sua fondazione: un'occasione per esaltare i caratteri di universalità e libertà del codice Braille e richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sull'importanza che questo sistema riveste nella vita delle persone non vedenti e per la loro inclusione sociale e culturale.

Bene i tablet ma è necessario dare ai bambini ciechi il libro in Braille
«Il braille continua a rimanere fondamentale per l'istruzione e il lavoro – sottolinea il presidente UICI, Mario Barbuto -. Oggi sono tanti i dispositivi in braille elettronico che permettono di collegarsi in modo autonomo. Su iPhone e iPad ad esempio c'è la possibilità della tastiera in braille: un grande vantaggio per avere una modalità di scrittura veloce come gli altri. Il valore ancora enorme del braille è che ci rende autonomi dalla lettura degli altri: leggere un libro da soli è un grande sinonimo di libertà". L'audiolibro, dunque, secondo Barbuto "è uno strumento eccezionale ma resta sempre una lettura mediata, un compromesso che accettiamo volentieri: quello che non accettiamo è portare questa modalità tra i bambini e i ragazzi, in una scuola elementare e media". "Un bambino non vedente - sottolinea Barbuto - ha il diritto di avere il suo libro, la sua pagina braille sottomano, e percorrere il cammino che fanno tutti gli altri".

Per l'Oms la disabilità visiva colpisce 253 milioni di persone
Dalle scuole ai documenti della pubblica amministrazione, dunque, c'è ancora molta strada da percorrere. Eppure, secondo gli ultimi dati dell'Oms la disabilità visiva colpisce circa 253 milioni di persone nel mondo, ed è evitabile o trattabile in oltre l'80% dei casi. In Italia si stima che siano quasi 1,5 milioni di ipovedenti e 220mila ciechi. Secondo la relazione del ministero della Salute inviata al Parlamento, il 2% degli italiani soffre di gravi limitazioni alla vista, percentuale che sale al 5,4% tra gli over 65 e all'8,6% tra chi ha almeno 75 anni. Sommando i casi gravi con i problemi più lievi e moderati, i cittadini italiani che convivono con disturbi alla vista sono 43 su cento, dei quali il 33,4% ha dai 65 anni in su, mentre il 17,6% ha 15 anni o meno.

La carovana dell'Unione italiana ciechi toccherà 17 città
Per sensibilizzare l'opinione pubblica l'UICI toccherà con la sua "carovana" 17 città – la prima sarà Catania, l'ultima il 24 ottobre Genova con il concerto di Andrea Bocelli - ponendo l'accento su sei aree tematiche: cultura, sport, tempo libero, inclusione lavorativa, arte e musica, prevenzione e ricerca. Mese per mese sarà raccontata un'Italia inedita di storia, coraggio, talenti e solidarietà con mostre fotografiche, "plastici architettonici" e traduzioni tridimensionali e in Braille di capolavori artistici che il non vedente può "toccare con mano", aree dedicate all'addestramento del cane guida, l'esperienza del "bar al buio", nonché l'opportunità di praticare sport come showdown, scherma e judo bendati al fianco di atleti non vedenti.

di Ernesto Diffidenti

venerdì 21 febbraio 2020

Comunicato stampa – L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti compie 100 anni

Previste centinaia di iniziative dal 21 febbraio, Giornata Nazionale del Braille a Catania fino al 24 ottobre a Genova con un grande concerto del Maestro Bocelli. Il Centenario coinvolgerà 17 città teatro di molteplici eventi, performance artistiche, eventi sportivi, laboratori ed esperienze sensoriali al buio, attività di prevenzione, dimostrazioni con i cani guida e iniziative culturali accanto a grandi nomi dello spettacolo e della cultura. Obiettivo: raccontare attraverso la disabilità visiva 100 anni di storia d’Italia, le battaglie vinte ma soprattutto le sfide future per una società senza barriere per tutti.

Catania, 20 febbraio 2020 – L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) celebra quest’anno il Centenario della sua fondazione per portare la tematica della disabilità visiva al centro dell’interesse pubblico e favorire una presa di coscienza sempre più profonda e concreta per creare pari opportunità per tutti.

Le celebrazioni del Centenario inizieranno il 21 febbraio a Catania in concomitanza con la XIII Giornata Nazionale del Braille con un grande evento inaugurale di approfondimento che toccherà i temi chiave dell’autonomia e dei diritti dei non vedenti. L’evento avrà un focus anche sul codice Braille, il sistema universale che ancora oggi permette alle persone con disabilità visiva di tutto il mondo di scrivere e leggere in totale autonomia e libertà.

Un Centenario di pari opportunità ed emancipazione verso la nuova frontiera della pluridisabilità in una società inclusiva

Il Centenario vuole essere innanzitutto un’occasione per condividere i valori di dignità, inclusione e uguaglianza alla base dell’impegno dell’UICI che nell’arco di un secolo ha promosso il processo di emancipazione delle persone con disabilità visiva, grazie a una panoramica sulle eccellenze nazionali in termini di strumenti, servizi, progetti e buone pratiche nel campo dell’istruzione del lavoro, della mobilità e dell’indipendenza, con una particolare attenzione ai progressi delle nuove tecnologie e soprattutto alla pluridisabilità. L’evento vuole stimolare una riflessione su quanto ancora resta da fare per creare una società senza barriere con una reale integrazione tra non vedenti e cittadini fino a tracciare nuove sfide future, in primo luogo quelle poste dalla pluridisabilità da affrontare con nuove logiche e competenze specializzate.

In 17 città esposizioni fotografiche e di opere d’arte tridimensionali, dimostrazioni con il cane guida, reading al buio, esperienze di donazione di voce per il “Libro parlato”, laboratori sensoriali e molto altro

La festosa carovana dell’UICI toccherà 17 città ruotando attorno a 6 aree tematiche: cultura, sport, tempo libero, inclusione lavorativa, arte e musica, prevenzione e ricerca. Coinvolgerà cittadini e istituzioni in un viaggio affascinante che per la prima volta racconterà un’Italia inedita di storia, coraggio, talenti e solidarietà. Al centro la mostra fotografica sulla storia dell’Unione con immagini di particolare rarità e forza quali ad esempio le prime trascrizioni in Braille e quelle di inizio novecento che ritraggono bambine cieche intente nell’arte del cucito. Grandi e piccini saranno coinvolti nell’esperienza del reading al buio con noti scrittori contemporanei e nell’iniziativa itinerante “Dona la tua voce” del Centro Nazionale Libro Parlato in cui le voci di persone diventeranno nuove promesse di lettura per tanti non vedenti fruitori del libro parlato. Da segnalare come elemento di curiosità dai sapori antichi l’esperienza dei laboratori tematici sui vecchi mestieri; l’esposizione di tavole tattili della Federazione Nazionale Istituzioni Pro Ciechi per la creazione di un museo a misura dell’educazione dei bambini e il suo laboratorio educativo in collaborazione con Enel Cuore “A spasso con le dita” per il riconoscimento di oggetti e forme; il laboratorio “modellare per il Centenario” per partecipare alla grande opera collettiva che tappa per tappa si arricchirà di nuovi contributi; l’esposizione di “plastici architettonici” e traduzioni tridimensionali e in Braille di capolavori artistici che il non vedente può “toccare con mano”; le aree dedicate all’addestramento del cane guida per i non vedenti, un amico indispensabile per muoversi in libertà e sicurezza.

L’accento sulla prevenzione e sullo sport senza barriere

Suggestiva anche l’esperienza del “bar al buio” all’interno di un pullman per una pausa caffè “servita” da personale non vedente e l’opportunità di praticare sport come showdown, scherma e judo bendati e al fianco di atleti non vedenti. Ampio spazio verrà dato al tema della prevenzione grazie alla presenza di una Unità Mobile Oftalmica per lo screening e la rilevazione precoce dei difetti visivi con visite oculistiche gratuite. Il tema resterà vivo nei mesi a seguire anche attraverso eventi specifici e convegni in particolare l’8 maggio a Salerno.

Qui si farà il punto sul Progetto AMGO-AMeGliOcchi per la prevenzione dell’ambliopia (o “occhio pigro”) rivolto ai bambini nella primissima infanzia e coordinato a livello nazionale dall’Istituto dei ciechi “Francesco Cavazza”.

Grande spazio per arte, tecnologia e cultura con concerti prestigiosi dalla Scala di Milano al Carlo Felice di Genova con Bocelli

Importante anche il ruolo delle nuove tecnologie per una sempre maggiore autonomia dei disabili visivi grazie al contributo di INVAT, l’Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie di UICI. Di particolare impatto artistico ed emotivo i laboratori con la pittrice giapponese Liku Maria Takahashi, anche presidente della World Diversity Art Society. L’artista, apprezzata alla Biennale di Firenze per il suo lavoro che ha ripreso le fattezze della Monnalisa, ha ideato una tecnica di pittura unica al mondo che permette ai non vedenti di “vedere” e “sentire” le opere d’arte mixando granelli di sabbia di diverse dimensioni con oli essenziali colorati. Di grande prestigio, inoltre, le manifestazioni che toccheranno alcuni tra i maggiori teatri e luoghi italiani della cultura. Tra gli appuntamenti da segnalare: la serata di apertura il 21 Febbraio al Teatro Sangiorgi di Catania con Lina Sastri e il duo Berardi Casolari, la serata al Teatro alla Scala di Milano il 23 marzo; la presenza al Salone del Libro dal 14 al 18 maggio a Torino; l’esibizione del violinista non vedente, Takayoshi Wanami, al Parco della Musica il 29 maggio a Roma; il concerto di Andrea Bocelli al Teatro Carlo Felice di Genova, città che ha dato i natali all’IUCI. Molto forte, infine, il coinvolgimento del mondo della scuola, anche attraverso un concorso che inviterà gli studenti a raccontare la storia dei cento anni di UICI realizzando un fumetto tattile e alcuni numeri speciali delle sue riviste.

Il taglio del nastro il 21 febbraio a Catania con un grande convegno e performance artistiche

Le celebrazioni inizieranno il 21 febbraio a Catania con al mattino un simbolico taglio del nastro in Piazza Università e a seguire un convegno presso il Rettorato dell’Università alla presenza del Presidente dell’UICI Mario Barbuto, esperti ed istituzioni e che vedrà in apertura anche un simpatico videomessaggio di Fiorello. Tra i temi affrontati l’alternanza formativa, il valore del Codice Braille come strumento universale di emancipazione, la disabilità visiva nei bambini. “Emozione, orgoglio e trepidazione sono i sentimenti che provo nel dare inizio a queste celebrazioni – ha commentato Mario Barbuto Presidente UICI – Per la nostra associazione il Presidente è sempre stato qualcosa di più di una semplice figura istituzionale. È stato una guida, un punto di riferimento, un momento di conforto, un porto sicuro per tanti soci e dirigenti. Nel secolo appena trascorso i presidenti che si sono succeduti hanno sempre saputo interpretare brillantemente questo ruolo. Auguro a me stesso e a tutta l’associazione di essere all’altezza di questi giganti del passato”. Il “Villaggio” UICI stazionerà in piazza Università venerdi 21 e sabato 22. Il momento culminante sarà la serata al Teatro Sangiorgi venerdi 21 con la performance di Lina Sastri e altri artisti tra cui Gianfranco Berardi, il più importante attore teatrale non vedente già vincitore del prestigioso Premio UBU, insieme alla sua compagnia.

Le prossime tappe del Centenario: Catanzaro, Potenza, Bari via via risalendo fino all’evento conclusivo a Genova il 24 ottobre

Queste le tappe successive a cui si aggiungeranno via via nuovi eventi in varie regioni: Catanzaro: 25 febbraio; Potenza: 27 febbraio, Bari: 2 Marzo; Napoli: 5 e 6 Marzo; Pescara: 9 Marzo; Ancona: 11 Marzo; Perugia: 13 Marzo; Firenze: 15 e 16 Marzo; Bologna: 18 Marzo; Padova: 20 Marzo; Milano: 22, 23 e 24 Marzo; Trieste: 27 Marzo; Salerno: 8 Maggio; Torino: 14-18 Maggio; Roma: 29 Maggio; 7 luglio: “notte viola” nelle principali città italiane; Genova: 24 ottobre.

Partner di eccellenza e sponsor di alto profilo

Il Centenario coinvolge una serie di partner di eccellenza: Biblioteca Regina Margherita (Monza), Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi (Roma), Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione (Roma), Museo Anteros presso l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza (Bologna), Centro Regionale Helen Keller (Messina), Stamperia Regionale Braille con il Polo Tattile Multimediale (Catania), Istituto dei Ciechi di Milano, Club Italiano del Braille (Roma), Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie di UICI (Roma), Museo Tattile Statale Omero (Ancona), Fondazione Lia-Libri Italiani Accessibili (Milano). Supportano l’evento anche Voice Systems, Letismart e Proxima MaiTai, mentre sponsor ufficiali sono Banca d Italia, Enel Cuore, CocaCola, Semaforica, Icam e Fabiano Editore.

Dalla fondazione a Genova nel 1920, 100 anni di impegno UICI per l’uguaglianza e la libertà dei non vedenti

L’UICI viene fondata a Genova il 26 ottobre 1920 da Aurelio Nicolodi, un giovane ufficiale trentino che aveva perduto la vista durante la prima guerra mondiale e che, dopo essersi visto negare il diritto a poter lavorare, iniziò ad avviare un percorso di consapevolezza e solidarietà tra i ciechi affinchè si unissero in un senso comune di rappresentanza. Da allora l’Unione persegue l’obiettivo di contribuire alla creazione di una società inclusiva che garantisca dignità e uguaglianza a tutti i cittadini ciechi e ipovedenti. Attraverso la sua sede nazionale di Roma, 21 sedi regionali e 107 territoriali UICI dà ascolto e sostegno alle persone affette da una disabilità che in Italia conta oltre 360 mila ciechi assoluti e un milione e mezzo di ipovedenti, lavorando in una logica di rete e coordinamento con altri soggetti attivi sul territorio.

Per informazioni

C. Banella: T. 3388768154 – caterinabanella@gmail.com – Ufficio stampa UICI – V.Massa, T. 366 589 9948 – vincenzo.massa5@alice.it

giovedì 20 febbraio 2020

È discriminazione dare meno ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione

Superando.it del 20.02.2020

Lo ha stabilito un’Ordinanza del Tribunale Civile di Marsala (Trapani), accogliendo ben due ricorsi presentati dalla famiglia di un’alunna con disabilità, alla quale il proprio Comune di residenza aveva appunto ridotto il numero delle ore per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione stabilite dal PEI (Piano Educativo Individualizzato), adducendo motivi di bilancio, come purtroppo spesso accade in questi casi. I ricorsi, va anche sottolineato, sono stati accolti nonostante la famiglia avesse accettato la riduzione delle ore, al solo fine di poter disporre almeno di quelle assegnate.

Assistente all'autonomia e alla comunicazione
Un’interessante Ordinanza è stata prodotta il 3 febbraio scorso dal Tribunale Civile di Marsala (Trapani), in materia di ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione.
La vicenda riguarda i genitori di un’alunna della scuola media, che avevano richiesto al proprio Comune di residenza l’assegnazione di 15 ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione, come espressamente indicate nel PEI (Piano Educativo Individualizzato).
Il Comune – come purtroppo accade spesso in questi casi – aveva ridotto tale numero di ore adducendo motivi di bilancio, e la famiglia aveva accettato al solo fine di poter disporre almeno delle ore ridotte assegnate. Contemporaneamente, però, la famiglia stessa aveva proposto un ricorso al Tribunale Civile per discriminazione, ai sensi della Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni), chiedendo un provvedimento cautelare in via di urgenza. Essendovi stato oltretutto un ritardo anche nell’assegnazione del numero ridotto di ore, era stato presentato un nuovo ricorso in via di urgenza.

Ebbene, il Tribunale ha trattenuto per la decisione definitiva i due ricorsi accogliendoli entrambi. Sulla base infatti delle norme nazionali e regionali riguardanti il diritto all’assistenza scolastica degli alunni con disabilità, il Giudice ha dichiarato la sussistenza della discriminazione, nonostante l’accettazione iniziale della famiglia rispetto alla riduzione del numero delle ore, ritenendo che quest’ultima «non fosse scaturita da una nuova valutazione dell’effettivo fabbisogno della minore (sulla scorta di una diversa e aggiornata verifica del suo grave stato di disabilità), quanto piuttosto dalla presa d’atto dell’assenza di disponibilità finanziarie, in capo all’ente locale, sufficienti a sovvenzionare detto servizio» e anche «dall’assicurazione che, in caso di riduzione delle ore, il servizio sarebbe stato attivato immediatamente».
Essendovi poi stato, come detto, un ulteriore ritardo nell’assegnazione delle ore, il Tribunale ha dichiarato la sussistenza della discriminazione anche per questo motivo.

«Quella del Tribunale Civile di Marsala è una decisione interessante – commenta Salvatore Nocera, presidente nazionale del Comitato dei Garanti della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e responsabile per l’Area Normativo-Giuridica dell’Osservatorio sull’Integrazione Scolastica dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) – soprattutto perché, pur essendo stato accolto solo parzialmente il ricorso, negando una risposta positiva alla richiesta di discriminazione per l’ipotetico rischio futuro di riduzione del numero di ore, ha condannato il Comune alle spese, ciò che in circostanze del genere non sempre avviene, pronunciandosi invece la compensazione delle stesse».
«Ma è ancora più interessante – aggiunge Nocera – per avere dato il giusto significato alla necessità di accettazione della riduzione del numero di ore da parte della famiglia, dovuta all’urgenza di avere almeno quelle ore. Questo è particolarmente importante perché spesso le scuole chiedono addirittura la preventiva sottoscrizione del PEI anche se non accolgono le richieste della famiglia, quando quest’ultima chiede di poterlo consultare o averne copia. In tali casi è chiaro che la sottoscrizione non vale l’accettazione del PEI, ciò che precluderebbe il ricorso, ma corrisponde a un semplice atto di presa visione dello stesso. Di questo è bene che le scuole tengano conto, se vogliono evitare di soccombere di fronte ad azioni legali nei loro confronti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: scuola@aipd.it.

Pensioni. Maggiorazioni figurative per non vedenti. Messaggio INPS n. 512 dell’11 febbraio 2020

Comunicato della Sede Centrale UICI n. 34/2020

Come già rappresentato in più occasioni, le sedi territoriali dell’INPS stanno continuando a disapplicare o ad applicare erroneamente la norma, fortemente voluta dall’Unione, contenuta nell’art. 1, comma 209, della Legge n. 232 del 2016, che – come è noto - introduce un nuovo sistema di calcolo economico dei benefici pensionistici, per la Quota contributiva di pensione dei lavoratori non vedenti, che al momento dell’uscita dal servizio, abbiano deciso di avvalersi dei 4 mesi di maggiorazione figurativa.

Per effetto di questa situazione, nonostante siano passati oltre tre anni dalla sua entrata in vigore, tale norma non ha ancora ottenuto dall’INPS una corretta valorizzazione. Il che è paradossale e ingiusto per tutti i lavoratori non vedenti, atteso che l’Ente di Previdenza è chiamato a essere il garante amministrativo dei diritti degli interessati e dunque, il primo vigilante sulla corretta applicazione delle norme dettate in favore dei soggetti privi della vista. Ciò, non senza considerare che si determina una chiara mortificazione dello scopo della norma, che è destinata a compensare – anche sotto il profilo economico - le prestazioni lavorative dei disabili della vista, che sono “considerate particolarmente usuranti” (art. 9, comma 2, Legge n. 113/1985, art. 2 Legge n. 120/1991).

Come Unione, dopo aver svolto gli approfondimenti del caso, abbiamo promosso su tutto il territorio nazionale una ricognizione “a tappeto” per individuare quanti più lavoratori non vedenti, pensionatisi dopo il 1º gennaio 2017, i quali, inconsapevolmente, stanno percependo un assegno di pensione più basso, rispetto al dovuto. Nel frattempo, potendo contare su un canale diretto con la Direzione Centrale Pensioni dell’INPS, siamo riusciti (non senza fatica) a far sì che, a seguire alla Circolare INPS n. 73 del 14 aprile 2017, venissero diramate a tutte le sedi dell’Istituto ulteriori istruzioni e chiarimenti, nella speranza che la procedura di liquidazione pensione, con l’applicazione di tutti i benefici per non vedenti, andasse a regime (Messaggio SIN del 28/11/2017 e Messaggio INPS n. 2114 del 24/05/2018).

Purtroppo, ancora oggi, gli errori dell’INPS non accennano a diminuire.

Alla luce delle numerose lettere di contestazione in rappresentanza dei singoli assistiti UICI che, come Presidenza Nazionale, indirizziamo all’INPS (sedi territoriali e Direzione Centrale), per chiedere l’immediata correzione della pensione già liquidata, la medesima Direzione Centrale Pensioni, consapevole della portata generale del fenomeno, è tornata nuovamente a diramare sul territorio nazionale un Messaggio operativo, il n. 512 dell’11 febbraio 2020, nel quale “si richiama l’attenzione di codeste strutture operative su una sollecita ricostituzione/riliquidazione”.

Abbiamo accolto con favore la presa di posizione da parte dell’Istituto.

Consapevoli, però, del fatto che è indispensabile continuare a segnalare tutte le posizioni di pensionati privi della vista, che hanno subito un decremento economico a causa degli errori commessi nel calcolo della Quota contributiva di pensione, la nostra attenzione e il nostro impegno dovranno essere altissimi.

Come già è in uso all’interno del circuito associativo UICI (si vedano gli inviti di cui ai Comunicati UICI n. 67 del 20/04/2017, n. 122 del 06/09/2017, n. 96 del 21/06/2018, n. 157 dell’11/12/2019), suggerisco, a quanti lo desiderano, di rivolgersi alle nostre Sezioni territoriali, le quali, all’occorrenza, sapranno interfacciarsi con l’Ufficio Lavoro e Previdenza della Presidenza Nazionale – che, a breve, si rinforzerà con il supporto operativo e consulenziale di uno dei migliori responsabili di sede del Patronato ANMIL –, per la presa in carico, coordinata, della posizione degli assistiti UICI, che verranno seguiti fino al corretto ricalcolo della pensione da parte dell’INPS (Gestione Privata o quella Pubblica).

Soggiorno “Primo Sole”, presso Olympic Beach Hotel “Le Torri” di Tirrenia – Dal 31 maggio al 14 giugno 2020

Comunicato IRIFOR Centrale n. 9/2020

Con il comunicato n. 9/2020, l’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) Centrale informa che dal 31 maggio al 14 giugno p.v., presso il Centro “Le Torri, Giuseppe Fucà – Olympic Beach Hotel” di Tirrenia, verrà organizzato il soggiorno “Primo Sole” dedicato alle persone anziane, ma aperto a tutti i soci senza distinzione di età, per favorire il processo di inclusione e di integrazione tra generazioni.

L’offerta del soggiorno, a persona, valida sia per gli ospiti con disabilità visiva sia per gli accompagnatori, si articola nei seguenti importi:
camera singola (Torre piccola) euro 842,00
camera doppia (Torre piccola) euro 758,00
camera doppia (Torre grande) euro 940,00
camera tripla (Torre grande) euro 828,00

l’offerta include:
- Servizio di Pensione Completa con acqua e vino ai pasti
- Cocktail di benvenuto
- Cena Tipica con degustazione dei piatti Toscani e Trentini
- Sala riunioni a Vostra completa disposizione per iniziative e serate ludiche
- Animazione e intrattenimento
- Una serata con piano bar con cantante
- Servizio spiaggia (ombrellone e sdraio)

Alla quota va aggiunta la tassa di soggiorno di Euro 7,50, dovuta al comune di Pisa.
Servizi a richiesta a pagamento:
- Escursioni.
- Parrucchiera.
- Estetista.
- Infermiera.

Corso gratuito di Alfabetizzazione informatica per computer e per smartphone.
I corsi di Alfabetizzazione informatica saranno tenuti, con la consueta competenza, dal nostro Nunziante Esposito, con la collaborazione di Maria Stabile, e dovranno essere richiesti all’atto della prenotazione del soggiorno.

Attività ludico ricreative
Con la collaborazione dello staff dell’hotel saranno organizzati giochi di squadra, quindi, tornei amichevoli di showdown, Bowling, bocce e scacchi per il divertimento di tutti.

Per chi è interessato, ci sarà la lettura di libri e l’esercitazione della memoria, attività organizzate da alcune delle signore soggiornanti.

È stato organizzato anche un corso di ballo di 6 lezioni tenuto da due ballerini professionisti.

Non mancheranno infine, serate culturali ed eventi musicali.

Prenotazioni e informazioni
Per prenotazioni inviare mail al seguente indirizzo soggiornianziani@irifor.eu o contattare il numero 06/69988350 (sig.ra Simona Sciaudone).

Per informazioni, chiarimenti circa i transfert da e per le stazioni ferroviarie di Pisa e Livorno rivolgersi a:
Olympic Beach Le Torri
tel. 050 32.270
fax. 050 37 485

Gita sociale della Sezione Territoriale UICI di Como dal 30 maggio al 5 giugno 2020

GRAN TOUR CORSICA, PROVENZA, MARSIGLIA E COSTA AZZURRA DAL 30 MAGGIO AL 5 GIUGNO 2020

1° GIORNO: SABATO 30.05.2020 – LECCO – COMO – LIVORNO (350 Km)
Ritrovo dei partecipanti alle ore 6.15 da Lecco Stazione e alle ore 7.00 a Como Rebbio e partenza alla volta della Toscana, soste lungo il percorso e arrivo al Porto di Livorno in tempo utile per l’imbarco sul traghetto alle ore 14.00 con arrivo a Bastia alle ore 18.30. Sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.

2° GIORNO: DOMENICA 31.05.2020 – BASTIA - CORTE
Dopo la prima colazione, partenza in direzione Corte. All’arrivo, incontro con la guida per il servizio di mezza giornata, visita dell’antica capitale della Corsica con trenino turistico. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio trasferimento ad Ajaccio passando per la foresta di Vizzavona. All’ arrivo in città incontro con la guida per il servizio di mezza giornata visita della citta imperiale: la Place du Diamant, la Place Foch, la grotta di Napoleone, la Place du Casone. Al termine sistemazione della comitiva in hotel zona AJACCIO, cena e pernottamento.

3° GIORNO: LUNEDI 01.06.2020: AJACCIO
Dopo la prima colazione, incontro con la guida per il servizio di intera giornata, partenza alla scoperta dei villaggi balneari del Golfo di Sagone, Cargese, le Calanche di Piana fino ad arrivare al Golfo di Porto, riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento in direzione Calvi, passando per il colle della Croce e il Golfo di Girolata. Sistemazione della comitiva in hotel zona CALVI o dintorni, cena e pernottamento.

4° GIORNO: MARTEDI’ 02.06.2020 – CORSICA ILE ROUSSE - MARSIGLIA
Dopo la prima colazione, incontro con la guida per il servizio di mezza giornata partenza alla scoperta dei villaggi tipici della Balagna: Calenzana, Cateri, Sant’Antonino, Pigna, Corbara attraverso la strada degli artigiani. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita di Ile Rousse. Al termine trasferimento della comitiva al porto di Ile Rousse, operazioni di imbarco vs bus e passeggeri per il rientro in Francia. Partenza alle ore 19.00 sistemazione in cabine doppie riservate, cena e pernottamento in traghetto.

5° GIORNO: MERCOLEDI’ 3.06.2020 MARSIGLIA - CANNES
Prima colazione in mattinata presto a bordo della Nave. Attracco della Nave al Porto di Marsiglia e sbarco dei passeggeri, incontro con la guida ed inizio della visita alla bellissima citta’ portuale, molto vivace e pratica… tutto il nucleo storico si e’ sviluppato intorno al Porto Vecchio, cuore pulsante della cittadina, ma da non dimenticare la Maestosa Cattedrale e le mura difensive e i suoi bellissimi bastioni ancora oggi percorribili ed intatti, oltre al Santuario che veglia sulla citta’ posto su una bellissima collina a picco sul mare, dedicata a Nostra Signora della Guardia. Pranzo in ristorante in fase di escursione. Al termine della giornata intera di visita lasciamo la Provenza e partenza alla volta della Costa Azzurra. Arrivo a Cannes, sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.

6° GIORNO: GIOVEDI’ 4.06.2020 – Cannes – Nizza
Prima colazione in Hotel ed intera giornata dedicata alla visita guidata delle localita’ piu’ interessanti e suggestive della Costa Azzurra, ed in particolare Nizza e Cannes. Pranzo in ristorante in fase di escursione, rientro in serata in Hotel per cena e pernottamento. Passeggiata serale sulla Croisette.

7° GIORNO: VENERDI’ 05.06.2020 – COSTA AZZURRS– COMO – LECCO
Prima colazione in hotel, partenza per il viaggio di rientro verso l’italia, sosta in liguria nella zona di Ponente, pranzo in ristorante e rientro in prima serata a Como e Lecco.

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE: MIN 30 PAGANTI 1020€; MIN 40 PAGANTI 980€; MIN 50 PAGANTI 960€. SUPPLEMENTO SINGOLA € 300. Assicurazione facoltativa contro l’annullamento + 60 euro per persona.
LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio a/r in Pullman Gt da Lecco e Como per tutto l’itinerario, bus a vs disposizione; Sistemazione in Hotel 3* sup / 4* in camere riservate con servizi privati; 1 notte a Bastia – 1 Notte a Ajaccio – 1 notte a Calvi – 1 notte in Traghetto – 2 notti in Costa Azzurra Trattamento di Pensione Completa dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno; Bevande Incluse ai pasti ( in territorio francese Acqua inclusa in caraffa) per l’italia 14/ di vino e ½ di acqua; Servizio di Guide turistiche Sia in Costa Azzurra che in Corsica e anche a Livorno per la visita a tutti i luoghi indicati nel programma; Trasferimenti inclusi e biglietti traghetti compresi, Visita di Corte con trenino turistico, Assicurazione sanitaria.
LA QUOTA NON COMPRENDE: Mance ed extra di carattere personale, ingressi e tasse soggiorno, e tutto quanto non espressamente indicato alla vs la quota comprende.

Contatti UICI COMO: tel. 031/57.05.65 - e-mail: uicco@uiciechi.it.

mercoledì 19 febbraio 2020

«L'OSTACOLO NON È LA CECITÀ MA AVER PAURA DELLA PAURA»

LA PROVINCIA DI COMO del 19.02.2020

«Di Daniele Cassioli mi ha colpito l'autoironia verso se stesso e la sua cecità. Come ci ha detto e come abbiamo letto nel suo libro, ognuno di noi ha un vento contro, ma superandolo si possono raggiungere lo stesso i propri obbiettivi». Così Giada, classe prima di informatica 1, riassume l'ammirazione, il rispetto e la stima che il campione paralimpico di sci nautico, detentore di tre record, con al suo attivo ben 22 medaglie d'oro ai Mondiali e 25 ai campionati Europei, ha saputo suscitare negli oltre duecento ragazzi delle nove classi prime, di una seconda e una quarta, dell'Itis Magistri Cumacini, che lo hanno ascoltato nell'auditorium dell'istituto comasco. L'incontro Ideato dalla professoressa Marianna Tomaselli e organizzato dai colleghi Daniele Cereghini e Nicoletta Martirano, l'incontro di presentazione del romanzo scritto da Daniele Cassioli, Il vento contro rientra fra le iniziative proposte della biblioteca di Istituto rientrata lo scorso anno nel sistema interbliotecario provinciale.

«Cosa c'è nella sua vita che la rende uguale alla vostra? Che cosa dice la sua esperienza personale a ciascuno di voi singolarmente?». Questo l'invito del professor Cereghini, responsabile della biblioteca della Magistri Cumacini, agli studenti che hanno seguito il video e il racconto con curiosità e attenzione. L'approccio di Cassioli certamente aiuta ad ottenere silenzio:

«Quando si emoziona una persona, automaticamente la si predispone ad ascoltare, innescando un cambiamento Spiega l'atleta. Le sue capacità comunicative, unite alla sua storia, diventano così uno strumento potente per trasmettere quella dimensione di umanità sulla quale spesso la gente comune non si ferma mai a riflettere. Daniele Cassioli, non vedente fin dalla nascita per una retinite pigmentosa, è nato a Roma nel 1986, dall'età di tre anni nuota e dopo il karate e lo sci alpino, inizia a nove anni lo sci nautico e a dieci è già in Nazionale. Oltre ad allenarsi come atleta, lavora come fisioterapista, tiene corsi di sviluppo e crescita personale nelle aziende e in particolare è impegnato con la sua Onlus per aiutare e stimolare i bambini non vedenti.

Al termine dell'incontro alla Magistri gli studenti hanno donato 345 euro per il progetto Real Eyes Asd, associazione sportiva dilettantistica nata all'inizio del 2020, frutto della lunga esperienza che Daniele Cassioli ha fatto nel mondo dello sport con e per i bambini con disabilità visiva. A stupire Giovanni, compagno di classe di Giada, in quello che per lui era il primo vero incontro con una persona non vedente è stato «il fatto che non sembrava quasi una persona cieca, camminava molto e sembrava quasi ci guardasse; io l'ho trovato un tipo molto simpatico, ironico e interessante».

«La cecità è una condizione, non una condanna - ha spiegato il campione di sci nautico ai ragazzi della Magistri - Perchè la condanna la subisci e basta, la condizione ti accompagna nella tua vita, ne fai tu ciò che vuoi. Dobbiamo amarci per quello che siamo senza considerarci difettosi per qualcosa che ci sembra mancare, è allora che la vita di ognuno di noi potrà iniziare a essere speciale. Sta a noi trasformare un limite in un vantaggio e scoprire che un ostacolo può diventare un trampolino di lancio».
Insegnamento che ha fatto presa sui ragazzi della Magistri. Gli allievi della terza info3 in particolare hanno apprezzato la sua semplicità, la disponibilità e la simpatia nel raccontare una routine quotidiana fatta di tante difficoltà ormai superate e di nuove sfide da affrontare ogni giorno:

«L'ostacolo più grande da aggirare è la paura della paura - ha sottolineato lo scrittore, al suo primo romanzo edito nel 2018 da De Agostini - L'ideale sarebbe conoscere i propri limiti e mettercela tutta per superarli e correggerli, perchè vincere non è solo raggiungere un traguardo, è anche liberarsi di un ostacolo che ti blocca la rotta e vincere può voler dire ritrovare te stesso e volerti bene così come sei». Discorso che aiuta non solo i giovani, ma anche gli adulti a riflettere.

I racconti delle trasferte in pulmino degli atleti paralimpici, gli esperimenti in cucina e le disavventure negli alberghi francesi e americani accolte dai ragazzi con risate spontanee, hanno lasciato un ricordo e un insegnamento forte.

«Andare in giro con un furgone di ragazzi con diverse disabilità voleva dire mettere in conto un sacco di imprevisti; si apprende però una lezione importante: da soli non si può fare niente, insieme si impara a collaborare: chi non vede può però usare le braccia e lasciarsi guidare dal compagno che non può usare le gambe perchè, se anche è su una sedia a rotelle, può usare la vista». Avere fiducia negli altri non è semplice per nessuno, ma Daniele con Il vento contro ci insegna che: «Dovermi fidare sempre degli altri mi ha portato a stringere amicizie vere; ho capito che la fiducia è un dono reciproco. Chi ne dà è costretto ad aprirsi, mentre chi la riceve l'amplifica. Quando diamo fiducia sincera a qualcuno lui si sentirà più responsabile ed empatico».

Pacchetto turistico - Marche, 31 luglio-2 agosto 2020

Il Macerata Opera Festival e il suo team InclusivOpera, con il sostegno del Museo Statale Tattile Omero di Ancona e il supporto organizzativo dell'agenzia Movimondo, propone per la stagione lirica 2020 del Macerata Opera Festival un pacchetto turistico riservato a persone non vedenti, ipovedenti e relativi accompagnatori. Le opere che verranno presentate sono Il trovatore di Giuseppe Verdi (serata del 31 luglio 2020) e il capolavoro di Giacomo Puccini Tosca (1° agosto). Qui trovate il programma completo.

Le prenotazioni dovranno essere trasmesse all'indirizzo inclusivopera@sferisterio.it entro e non oltre il 20 maggio p.v.

Anche quest'anno sarà un viaggio di arte e musica per scoprire la Nostra meravigliosa terra.

Per contatti:
UICI Consiglio Regionale Marche
Telefono e fax: 071 53144 - E-mail: uicmarc@uiciechi.it - Sito web: www.uicmarche.it