martedì 29 novembre 2022

Intelligenza artificiale nel trattamento del glaucoma

Tecnica Ospedaliera del 29/11/2022

ROMA. All’interno del ricco programma del 101o Congresso nazionale della Società Italiana di Oftalmologia – SIO, ospitato a Roma, presso l’Hotel Cavalieri dal 16 al 19 novembre scorsi, una sessione organizzata in collaborazione con l’Associazione Campana Glaucoma, ASCG, ha acceso i riflettori su questa grave patologia oculare, con relazioni che hanno approfondito le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale così come le forme di glaucoma meno note.

Il glaucoma è una malattia oculare degenerativa correlata in genere a una pressione dell’occhio troppo elevata. Secondo l’OMS, a livello globale interessa circa 55 milioni di soggetti, rappresentando la seconda causa di cecità dopo la cataratta, ma la prima di tipo irreversibile; in Italia si stima che colpisca circa un milione di persone ma la metà di esse non ne sarebbe a conoscenza perché non effettuando visite oculistiche periodiche complete che includano il fondo oculare, il tono ovvero la pressione oculare e il campo visivo.

Nelle varie forme di glaucoma – a eccezione di quello acuto – la malattia insorge e si sviluppa in assenza di sintomatologia. Quando il soggetto nota una compromissione del campo visivo, i danni a carico delle fibre del nervo ottico sono già presenti. Proprio per questo risulta cruciale effettuare controlli periodici completi che possano eventualmente intercettare precocemente la patologia scongiurandone gli effetti più nefasti.

Intelligenza artificiale nella diagnosi del glaucoma

Proprio in tal senso le più recenti tecnologie e l’intelligenza artificiale possono rappresentare un importante alleato nella diagnosi di malattia, un tema questo particolarmente sfidante affrontato da Carlo Giuliani, medico chirurgo e membro del consiglio direttivo dell’Associazione Campana Glaucoma in occasione del Simposio SIO organizzato con l’Associazione Campana Glaucoma nel corso del 101o Congresso nazionale della Società italiana di Oftalmologia. «Negli ultimi anni i progressi nell’intelligenza artificiale hanno permesso lo sviluppo di algoritmi che corrispondono o probabilmente superano le prestazioni umane nell’interpretazione dei dati medici. L’oftalmologia è stata in prima linea in questa rivoluzione dell’intelligenza artificiale e lo screening della retinopatia diabetica è emerso come un caso del suo uso preventivo».

L’intelligenza artificiale nello screening della retinopatia diabetica

Inoltre, «uno studio condotto da Orbis ha dimostrato che gli screening relativi alla retinopatia diabetica supportati dall’AI hanno migliorato l’adozione dei servizi di riferimento da parte dei pazienti. L’intelligenza artificiale potrebbe avere risultati simili se applicata allo screening per altre condizioni oculari.

L’intelligenza artificiale è difatti in grado di creare connessioni tra dati nel giro di pochi secondi. Inoltre, mostrando alla macchina immagini di retinopatia diabetica per consentirle di “imparare” come appare la malattia, è emerso che ha raggiunto l’87-90% di sensibilità e il 98% di specificità».

Molti pazienti con retinopatia diabetica non si sottopongono ad esami e screening con regolarità. Un maggiore utilizzo della fotografia e della telemedicina può dunque migliorare l’aderenza allo screening. Nel 2018, l’FDA americana ha approvato il primo sistema di intelligenza artificiale autonomo, la fotocamera IDx-DR.

Il suo algoritmo addestra l’intelligenza artificiale a identificare la retinopatia diabetica dalle fotografie del fondo oculare, un processo per il quale non è richiesta la presenza di un medico, un elemento questo che potrebbe contribuire ad abbattere alcune delle barriere di accesso alle cure oculistiche.

«In futuro, si potrebbe auspicare di avere un sistema in grado di eseguire uno screening affidabile per il glaucoma sulla base di fotografie del disco ottico acquisite utilizzando una fotocamera retinica a basso costo».

Esempio di uso dell’intelligenza artificiale nella diagnosi precoce del glaucoma

Intanto, il prof. Dinesh Kulmar del Royal Melbourne Institute of Technology ha sviluppato un algoritmo di intelligenza artificiale basato sul presupposto che il glaucoma alteri il riflesso fotomotore diretto.

Il software sviluppato dal team di ricercatori misura come la pupilla si adatta alla luce ambientale riuscendo a rilevare minuscoli cambiamenti nella dimensione della stessa in soli 10 secondi senza compromettere l’accuratezza dell’esame. «L’uso di strumentazioni informatiche è oggi difatti molto utile a carattere predittivo ma può tradursi anche in un rilevante strumento terapeutico, oggi ancora in fase molto embrionale ma dalle grandi potenzialità», ha concluso Giuliani.

Iridotomia nel glaucoma da chiusura d’angolo: ancora indispensabile?

Il dibattito circa la perdurante necessità di eseguire iridotomia nel glaucoma da chiusura d’angolo è stato affrontato dalla relazione di Stefano Miglior, direttore della Clinica Oculistica del Policlinico di Monza. Il glaucoma da chiusura d’angolo prevede diverse forme: acuta, intermittente, cronica. «La gestione dell’attacco acuto richiede un intervento urgentissimo, con l’iridotomia che va eseguita immediatamente. A seguire può esserci una regressione dell’attacco acuto, ma anche una cronicizzazione del glaucoma. In quest’ultimo caso si procede con la rimozione del cristallino e la sostituzione con una lente artificiale intraoculare (IOL)», ha spiegato Miglior.

Nel glaucoma ad angolo stretto intermittente, si ha un rialzo intermittente della pressione intraoculare, spesso sintomatico. L’iridotomia si dimostra di grande utilità al fine di una stabilizzazione. «Nel glaucoma cronico ad angolo chiuso, sovente sintomatico, la pressione intraoculare è alta. L’iridotomia è generalmente risolutiva, ma quando non lo è si possono utilizzare dei miotici e poi procedere con una facoemulsificazione o con una faco-trabeculectomia. Uno studio ha dimostrato che i risultati della faco sulla pressione intraoculare sono migliori di quelli conseguiti con l’iridotomia. La facoemulsificazione risulta preferibile anche in termini di qualità della vista. Le complicanze (piccole) sono comunque maggiori con l’iridotomia che con la faco».

Oggi la facoemulsificazione risulta importante per la gestione del glaucoma da chiusura d’angolo perché induce una marcata riduzione della pressione intraoculare che si mantiene nel tempo. «L’iridotomia risulta quindi indispensabile nell’attacco acuto laddove c’è anche il sospetto di un’iride a plateau. Risulta consigliata ma non obbligatoria nel glaucoma intermittente e nella chiusura cronica laddove la facoemulsificazione non risulta prontamente eseguibile», ha concluso Miglior.

Glaucoma normotensivo, cosa fare?

«Il glaucoma normotensivo è una particolare forma clinica caratterizzata da danni morfo-funzionali glaucomatosi in assenza di ipertono oculare. La fisiopatologia del danno non è nota e include: disregolazione vascolare, alterata secrezione del fluido cerebrospinale e maggiore suscettibilità al tono; associazione con la demenza senile in base a due geni coinvolti in entrambe le patologie – OPTN e TBK1», ha spiegato Arcangelo Menna, medico chirurgo oculista presso l’Ospedale SS Annunziata di Napoli.

Il danno è dato dall’aumento del tono che può avere cause vascolari, tossicità da glutammato, disfunzione mitocondriale e stress ossidativo.

Il glaucoma normotensivo è una forma clinica che produce danni tipici del glaucoma anche in assenza di ipertono vascolare. «Da noi è meno frequente rispetto al Giappone e comunque maggiormente diffuso nel sesso femminile.

Esiste un rapporto con il fluido cerebrospinale, tanto che molti pazienti che ne sono affetti soffrono anche di Alzheimer. Ci si chiede se il danno oculare primario sia vascolare o neuronale, ma a oggi appare impossibile spiegarlo».

Nella clinica si presentano pupille più grandi ed escavate; alla diagnosi differenziale, alterazioni cliniche come emorragie del disco ottico e mal di testa. Nel campo visivo emergono una percentuale più elevata di punti anomali nelle regioni centrali superiore e inferiore.

Obiettivo primario del trattamento è la riduzione del tono. Gli analoghi delle prostaglandine sono di gran lunga i farmaci più popolari per la gestione di questo tipo di glaucoma.

«Gli inibitori della protein chinasi associati a Rho potrebbero abbassare la IOP aumentando il deflusso dell’umore acqueo attraverso il trabecolato. Offrono anche la possibilità di neuroprotezione, un impatto favorevole sul flusso sanguigno oculare e persino un effetto antifibrotico».

La riduzione della pressione del 30% viene giudicata normale. A confondere il quadro già complesso, l’elemento che non sempre questi glaucomi peggiorano. Ridurre la pressione in modo drastico appare comunque utile.

«Si tratta quindi di una neuropatia ottica multifattoriale per la quale non esistono fattori predittivi in quanto il danno può progredire nonostante un buon controllo pressorio».

Glaucoma miopico, un caso a parte

«Il glaucoma miopico rappresenta un caso particolare, anche perché non è ancora chiara l’origine di quanto sia legato alla miopia e quanto al glaucoma», ha spiegato Paolo Lepre, oftalmologo ed esperto di glaucoma e chirurgia del glaucoma.

Alcuni studi identificano una correlazione tra miopia e glaucoma più che altro di carattere casuale: il paziente miope si sottopone a controlli con maggiore frequenza e riceve quindi una diagnosi più tempestiva.

Altri sostengono tuttavia che i soggetti con miopia elevata abbiano un rischio doppio o triplo di sviluppare glaucoma.

Altri studi, anche con campioni molto numerosi, evidenziano una miopia con un deficit di 6 o più diottrie come un fattore di rischio (è il caso degli studi Tajimi e Aravind).

Altri studi asseriscono invece il contrario.

Appare difficile una diagnosi differenziale. «È comunque esperienza comune che le miopie medio elevate rappresentino un fattore di “confusione” nella diagnosi strumentale del glaucoma. Dunque, tutti i soggetti miopi devono godere di un’attenzione maggiore da parte dell’oculista, soprattutto in presenza di fattori di rischio aggiuntivi per il glaucoma, come la familiarità», ha concluso Lepre.

di Elena D’Alessandri

Incontro online dal titolo “Il coraggio…di guardare oltre i limiti”

In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, la sezione UICI di Cremona è lieta di invitarvi ad un incontro online, Sabato 3 Dicembre alle ore 09,45, dal titolo: “Il coraggio…di guardare oltre i limiti”.

Si tratta di immergersi in un mondo speciale che desidera raccontare le esperienze di atleti con disabilità, allenatori, dirigenti e tutti coloro che praticano e lavorano nel mondo degli sport agonistici e amatoriali.

Vogliamo fortemente promuovere il messaggio che attraverso l’ inclusione e un impegno costante, si possono raggiungere traguardi impensabili.

Lo sport è la chiave per rendere tutti in grado di superare i limiti, pregiudizi che a volte ci rendono la quotidianità difficile.

L’incontro verrà trasmesso in diretta streaming attraverso la pagina Facebook della Sezione UICI di Cremona: https://www.facebook.com/UiciCR

Vi aspettiamo numerosi! 

domenica 27 novembre 2022

L'Infinito in Braille sull'opera di Pasqualoni

Corriere Adriatico del 27/11/2022

RECANATI. L'Infinito di Leopardi inciso manualmente su una lamina di piombo, in alfabeto braille: un invito ad andare oltre la visione del reale e i limiti della vista fisica, utilizzando il linguaggio per i ciechi come fosse scultura di luce. È questo il senso dell'opera, dell'artista romana Ester Pasqualoni, che da ieri è custodita nella biblioteca del Centro Studi Leopardiani di Recanati. Un'apertura anche verso la disabilità, tanto che la cerimonia di presentazione dell'opera è stata anche l'occasione per raccontare l'avvio, all'Orto sul Colle dell'Infinito, del progetto del Fai per l'accessibilità dei beni che gestisce. Il Fai e il Centro Nazionale di Studi Leopardiani hanno presentato ieri l'opera di Ester Pasqualoni (Roma 1980) donata al Fai da Miramart by Andrea Fustinoni e Fabio D'Amato per l'Orto sul Colle dell'Infinito a Recanati. Nell'opera, l'artista ha inciso manualmente su una lamina di piombo il capolavoro di Leopardi in alfabeto braille. L'opera ha la forma di un kakemono (un prezioso rotolo di tessuto o di carta), dove la stoffa e la carta sono state sostituite dal piombo e le bacchette in legno da tondini in ottone. Il Fai è particolarmente grato ai donatori e all'artista, che ha tradotto in quest'opera il senso profondo dell'esperienza de L'Infinito, che si sente quando non si vede, prendendo a prestito proprio le parole di Leopardi.

Il percorso

Spiegato poi l'avvio, anche all'Orto sul Colle dell'Infinito, del progetto del Fai per l'accessibilità dei beni che gestisce, elevando gli standard di accoglienza inclusiva dei beni e avviando a questo scopo collaborazioni con enti locali e nazionali. All'Orto sul Colle dell'Infinito il Fai sta lavorando per ampliare il percorso ordinario di visita, rafforzandone l'offerta culturale accessibile attraverso visite, supporti multisensoriali, attività e laboratori inclusivi che, in un orizzonte pluriennale, verranno sviluppati insieme a diverse istituzioni. A oggi è stata avviata una relazione con l'istituto Villaggio delle Ginestre di Recanati e il museo tattile Omero di Ancona.

di Giulia Sancricca

Show teatrale per non vedenti

Il Resto del Carlino del 27/11/2022

MILANO. Un importante traguardo è stato raggiunto dal Centro Diego Fabbri quando domenica 13 novembre, per la prima volta, è stato portato al Teatro Carcano di Milano, uno dei più grandi della città, il progetto, unico in Italia, "Teatro No Limits" che permette al pubblico cieco e ipovedente di poter assistere, attraverso l’audiodescrizione, agli spettacoli teatrali.

Lo spettacolo in scena a Milano è stato "‘L’attesa" con Anna Foglietta e Paola Minaccioni e grazie al Teatro No Limits, è stata aperta una barriera fino a quel momento insormontabile. Al progetto hanno collaborato la Fondazione Istituto Dei Ciechi di Milano , l’Unione Italiana Ciechi Sezione milanese col sostegno della Fondazione Cariplo. Molti non vedenti hanno assistito allo spettacolo complimentandosi con gli addetti del Centro Diego Fabbri e con l’augurio di poter essere presenti ad altri spettacoli. Questa prima tappa rappresenta l’occasione per la diffusione del progetto, ma anche ‘ del nome del nostro illustre concittadino – ha precisato Paolo De Lorenzi, direttore del Centro – e della nostra Forlì, città universitaria, di arte, cultura e sport.

Con l’audiodescrizione, il pubblico non vedente e ipovedente, utilizzando cuffie wireless collegate alla sala di regia, viene accompagnato da una voce narrante lungo tutto lo spettacolo senza sovrapporsi ai dialoghi e ai suoni. Tutto in sinergia con lo spettacolo. L’audiodescrizione è l’unico strumento che permette di accedere a tanti eventi dal vivo.

Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità TOCCA, PARLA, TORNA

Appuntamento al Museo Archeologico Nazionale della Lomellina di Vigevano

3 dicembre 2022 - ore 15.00

Il gruppo dirigente della Sezione Territoriale di Pavia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità invita tutti ad un esperienza ‘tattile’. Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina, nella prestigiosa sede del Castello Sforzesco di Vigevano, apre le porte invitando adulti, famiglie, bambini, con o senza disabilità, a vivere l'esperienza del museo attraverso l'opportunità di toccare alcune sculture per accostarsi all'arte in modo nuovo, potenziando i sensi, alla scoperta di quanti siano i modi in cui un'opera possa essere fruita.

TOCCA, PARLA, TORNA invita chi verrà in visita a fare tre passi molto semplici e molto preziosi per il futuro del museo:

- toccare con un’esperienza sensoriale i reperti scultorei conservati nelle nostre collezioni

- parlare con noi dell’esperienza e in generale di come vive questo luogo di cultura

- tornare nei prossimi mesi per rafforzare il legame con il museo e vedere come questo cambierà per tutti

Sarà l'inizio di una riflessione sugli strumenti che il Museo vuole mettere a disposizione e un'occasione di confronto e di ascolto con i rappresentanti della nostra Associazione.

Questa iniziativa segna anche la partenza del Progetto "Musei Polisensoriali", con il quale la Direzione regionale Musei Lombardia interpreta il dialogo tra musei e collettività in modo nuovo, creando molteplici possibilità di interazione con gli spazi e le opere.

Sede e informazioni:

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti –Onlus –Aps

Sezione Territoriale Di Pavia- Viale Campari 62/c

27100 - Pavia (PV)

Tel. 0382/530102

Museo Archeologico Nazionale della Lomellina

Piazza Ducale, 20

27029 – Vigevano (PV)

Tel. 0381/72940

sabato 26 novembre 2022

Arianna Ortelli e la sfida dei videogiochi per ipovedenti

Startup Italia del 26/11/2022

La CEO di Novis Games, startup che permette ai non vedenti di videogiocare intervistata per la rubrica Unstoppable Women: «Ho reso mio essere "un po’ maschio" un punto di forza. Essere l’unica donna della stanza nel presentare la startup e in minoranza nel gaming è anche un’occasione per parlare di gender gap».

Di inclusione si parla spesso ma sono ancora molto poche le aziende che la includono nel proprio core business. Tra queste c’è Novis Games, la startup innovativa ad impatto sociale con sede a Torino trainata da Arianna Ortelli. Rivoluzionare il mondo del gaming rendendolo completamente accessibile a persone cieche e ipovedenti è la mission della startup. Abbiamo intercettato la giovanissima CEO per chiederle come è riuscita a far diventare un business quella che era soltanto un’idea e cosa significa per una ragazza lavorare in un settore a quasi completa conduzione maschile.

Arianna, come è nata l’idea di Novis Games?

Ho studiato Economia Aziendale e poi Business Admnistration all’Università degli Studi di Torino. Nel frattempo, ho lavorato come store manager al Mamà Bistrot, un format di Passione Italia Group, poi come Junior Consultant presso la SEI, School of Entrepreneurship & Innovation, dopo aver seguito un percorso di formazione su imprenditoria e innovazione. È lì che è nata l’idea di Novis Games, mentre stavo terminando la triennale. Passare dal prototipo all’idea in 10 giorni è stato difficile, ma ho cercato subito qualcuno che potesse essere interessato all’idea. Mi sono rivolta all’associazione A.P.R.I. di Torino per presentare il prodotto e, in quella occasione ho conosciuto Marco Andriano, ipovedente, che è stato uno dei primissimi ambasciatori ad abbracciare il progetto, entrando nel team come cofounder. Sono sempre stata appassionata di startup e innovazione. Penso che implementare l’utilizzo della tecnologia sia il motore per la crescita di modelli di business sostenibili sia da un punto di vista economico che ambientale e sociale. Nel mio tempo libero gioco a calcio, il mio sport preferito da quando sono bambina. Sono tifosa sfegatata del Torino FC, che mi ricorda sempre: “ama il tuo sogno, se pur ti tormenta”. Novis Games, con tutta probabilità, è nata dalla fusione di queste mie due passioni.

“Implementare l’utilizzo della tecnologia penso che sia il motore per la crescita di modelli di business sostenibili”.

Come è cresciuta Novis Games?

Abbiamo creato una sorta di ping-pong con audio a destra e sinistra che permette a persone cieche e ipovedenti di usare la grafica. Nel 2019, abbiamo costituito la società e abbiamo ricevuto il primo investimento, che ci ha permesso di testare il mercato, finalizzare il prodotto e crescere come team. La svolta è arrivata lo scorso anno, quando siamo entrati a far parte di Quickload assieme a una community di oltre 500 persone tra non vedenti e ipovedenti e abbiamo ricevuto un investimento preseed da Digital Magics e Innova. La principale difficoltà che abbiamo riscontrato è stata rendere accessibile la grafica e il videogioco tradizionale permettendo di trasformare l’esperienza grafica che associa suoni a oggetti in una sorta di vocabolario che permette a non vedenti e ipovedenti di navigare online. L’agente virtuale potrà avviare e integrare diverse tipologie di gioco. Al momento, stiamo distribuendo questi tools a piccoli giocatori.

Quanto e come è cresciuto, negli ultimi anni, il settore del gaming in Italia?

Il gaming, in Italia, è un settore che ancora ha bisogno di crescere. Novis Games ha avuto la fortuna di entrare in una community di piccoli giocatori indipendenti che stanno creando una rete di interesse a livello nazionale. Siamo andati a Colonia questa estate per partecipare a un’iniziativa in questo campo dove eravamo una briciola se comparati all’intero settore, ma essere molto piccoli avvantaggia le collaborazioni molto strette e con altre startup. A mano a mano abbiamo conosciuto altri mentor e advisor di altre società che ci hanno proposto delle collaborazioni. È un settore in cui si è sempre molto diffidenti. Si pensi che in Italia ci sono 160 aziende di gaming, ma se hai in mente di affacciarti come imprenditore in questo settore devi pensare a un progetto proiettato sul mercato globale. Entrare nell’ecosistema non è semplice ma, una volta che ci sei dentro, è facile fare community.

“Il gaming, in Italia, è un settore che ancora ha bisogno di crescere”.

Da donna, è stato difficile entrare in un settore quasi esclusivamente a prevalenza maschile?

Da quando avevo due anni rompevo le scatole per giocare a calcio e ho sempre fatto tutto quello che mi girava per la testa. A mano a mano, il mio essere “un po’ maschio” è diventato un punto di forza e un modo per distinguermi. Essere l’unica donna della stanza nel presentare la startup piuttosto che giocare nel gaming è anche un’occasione per portare alla luce il fenomeno del gender gap. Ho sempre vissuto realtà molto giovani come Talent Garden e Fondazione Agnelli, dove sei circondato da altre startup e aziende giovani e innovatrici, in un ambiente molto disteso e mentalmente molto aperto, che mi ha dato lo stimolo per crescere.

Quali sono le ultime iniziative che avete lanciato?

“Sfida alla pari”, il videogioco accessibile anche a ipovedenti e non vedenti sviluppato assieme a Dinobros. Grazie al sistema sviluppato, le persone possono fare affidamento su un sistema di impulsi sonori, detti “audio 3D”, capaci di avvisare della presenza di ostacoli durante il percorso di gioco. L’idea è nata assieme a Samuele Sciacca e Manolo Saviantoni. Grazie a un un design e una storyline semplice e intuitiva, l’idea progettuale è applicabile su scala più ampia per videogiochi più complessi e di diversa natura con l’obiettivo di rendere sempre più inclusivo tutto il mondo videoludico, non solo italiano ma anche internazionale.

Quali sono i vostri prossimi obiettivi?

Oggi stiamo ampliando la nostra rete tra clienti, fornitori e partners, rendendo accessibili anche i videogiochi grafici attraverso il nostro tool di sviluppo accessibile e puntiamo a fare brand awareness con la possibilità di parlare di inclusione assieme a DinoBrost. Ci piacerebbe tantissimo collaborare con Università delle Neuroscienze e fare ricerca sui suoni. Al momento, abbiamo sviluppato un vocabolario che applica il gioco in maniera solamente ludica ma immaginiamoci che questi suoni comunichino l’azione che la persona ipovedente voglia svolgere: in questo senso, il progetto assume una sfaccettatura ancora più interessante. Per raggiungere questo obiettivo si deve lavorare tanto sia sulle metriche business che su quelle ad impatto; è un progetto che ha bisogno di respiro internazionale. Stiamo facendo un grande lavoro di sensibilizzazione e coltivando un buon rapporto con l’ecosistema.

di Chiara Buratti

giovedì 24 novembre 2022

Biblioteca ciechi, SOS alla Regione

Il Giorno del 24/11/2022

Il vice presidente all'assessore Stefano Bolognini: «Servono fondi per tradurre in Braille testi e spartiti musicali».

MONZA. «Vorremmo il sostegno della Regione per la realizzazione del nostro Concorso di lettura in Braille, su cui abbiamo uno specifico progetto. E soprattutto stiamo valutando di presentare un emendamento alla legge di bilancio della Regione per ottenere un maggior riconoscimento per le nostre riscritture in Braille di testi e spartiti musicali». È andato dritto al sodo Nicola Stilla, vice presidente della Biblioteca italiana ciechi Regina Margherita nell'incontro con l'assessore regionale ai Giovani e alla comunicazione Stefano Bolognini, in visita alla realtà monzese che dal 1928 presta ogni anno oltre 60mila pubblicazioni in tutta Italia, tra narrativa, saggistica, romanzi, libri di scuola, e cinque riviste tra pubblicazioni informative di settore e magazine di attualità, oltre a centinaia di testi musicali. Stilla ha accompagnato l'assessore alla scoperta del cuore pulsante della biblioteca, nata in un'ala laterale della Villa Reale e che dal 1996 trova casa in via Ferrari. Si attraversa la zona più classica in cui i libri vengono custoditi in grossi volumi, alcuni risalenti ancora agli anni Venti. Un addetto mostra il sesto di dieci volumi che costituiscono l'intero romanzo de "I miserabili" di Victor Hugo. «Il territorio ha una realtà preziosa che non si conosce - osserva Bolognini - e che invece offre un servizio da preservare e valorizzare». Tra magazzino, zona di trascrizione e tipografia dove si stampano i testi nuovi, l'assessore ha incontrato anche i protagonisti della biblioteca, che rendono fruibili realtà culturali diverse anche ai non vedenti. Uno di questi è Gianluca Casalino, pianista concertista professionista non vedente che si occupa della riscrittura in Braille degli spartiti musicali. «La musica viene rappresentata per funzioni sequenziali - racconta Gianluca -, prima ci concentriamo sulla fase di apprendimento tattile e poi su quella di memorizzazione della mano destra e poi della sinistra. Quindi il tutto viene mandato a memoria già nella fase di studio, per poi utilizzare le mani per suonare. È un percorso complesso, ma ci permette di essere pronti per un concerto prima dei normodotati che studiano il pezzo e successivamente lo assimilano a memoria». «Gianluca è dipendente - spiega Stilla - ma esternalizzando il servizio, la riscrittura di uno testo di narrativa in Braille costa 4 - 5 euro a pagina, mentre per la musica il servizio costerebbe dai 10 ai 15 euro a pagina, perché sono rarissimi gli esperti competenti che se ne occupano. Per poter soddisfare sempre più utenti e avvicinare sempre più giovani non vedenti alla musica, sarebbe opportuno l'aiuto economico di Regione Lombardia». L'assessore si è impegnato a trovare il modo di includere tra le pieghe del bilancio anche un aiuto per i musicisti non vendenti. Bolognini si è poi intrattenuto con i diversi operatori, tra cui Sergio Toselli, tipografo storico. I testi in Braille sono una nicchia specializzata nel mare dell'editoria, quindi l'assessore ha chiesto a Sergio come fosse arrivato lì: «Negli anni Ottanta quando la biblioteca aveva ancora sede alla Villa Reale - ricorda Stefano - feci domanda per un lavoretto post diploma. Poi il mondo del Braille e la possibilità di essere d'aiuto a una tipologia particolare di fruitori mi ha affascinato e sono rimasto: quest'anno sono 30 anni».

di Cristina Bertolini

mercoledì 23 novembre 2022

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - Uscire dalla violenza, è possibile?

UICI MANTOVA SABATO 26.11.2022 ORE 15.15

Per tenere alta l'attenzione contro la "piaga ancora dilagante" della violenza fisica e psicologica perpetrata sulle donne, e per offrire spunti di informazione e riflessione, la sezione U.I.C.I. di Mantova invita all’incontro organizzato in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne dal titolo “Uscire dalla violenza, è possibile?” organizzato per Sabato 26/11/2022 ore 15.15 presso la sede sezionale UICI di Mantova, in Via della Conciliazione n.37 a Mantova, e su piattaforma Zoom Meeting.

PROGRAMMA:

- ore 15.30 saluti della presidente UICI Mantova Mirella Gavioli e della referente pari opportunità Helene Simon

- ore 15. 45 Patrizia Aldrovandi - counselor

tratterà dalla violenza si può uscire, il percorso verso la libertà

con la testimonianza diretta di Sumi, libera dalla violenza dopo un percorso lungo e doloroso

- ore 16. 45 Dott.ssa Camilla Federici

violenza sulle donne e intersezionalità come potenziare l'efficacia degli interventi di empowerment

- ore 17. 10 Avvocata Spadini Paola

fuoriuscita dalla violenza, novità legislativa

Al termine dibattito e aperitivo conclusivo.

L'incontro è organizzato in collaborazione con la sezione UICI di Como che offrirà gli intermezzi musicali a cura del gruppo Orbite Sonore.

Per partecipare contattare la Sezione tramite mail: uicmn@uici.it

lunedì 21 novembre 2022

Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la sezione UICI di Cremona è lieta di invitarvi ad un incontro online su questo tema, Venerdì 25 Novembre alle ore 15,00.

La nostra amica Emi Mori, attrice ed appassionata lettrice, ci presenterà alcune letture inerenti il tema della giornata, in particolare leggerà testimonianze riguardanti donne che hanno vissuto esperienze di violenza.

Vi aspettiamo numerosi!

Di seguito il link per partecipare all’evento che verrà trasmesso attraverso la pagina Facebook della Sezione UICI di Cremona, raggiungibile al seguente indirizzo: https://www.facebook.com/UiciCR

venerdì 18 novembre 2022

Premio Braille XXVI, il riconoscimento a Milan e Inter per il progetto "San Siro per tutti"

Il Fatto Quotidiano del 18/11/2022

Il progetto ha reso lo stadio accessibile ai non vedenti grazie a un servizio di assistenza dedicato che accompagna i tifosi con disabilità in un settore esclusivo a bordo campo; i non vedenti beneficiano inoltre di una speciale radiocronaca curata da giornalisti della tribuna stampa.

A Milan e Inter è stato assegnato il XXVI premio braille dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI). La premiazione si è svolta al Teatro alla Scala di Milano nella serata del 17 novembre. Il riconoscimento è stato ritirato dai rappresentanti delle due squadre per il progetto “San Siro per tutti” che ha reso lo stadio accessibile ai non vedenti grazie a un servizio di assistenza dedicato che accompagna i tifosi con disabilità in un settore esclusivo a bordo campo; i non vedenti beneficiano inoltre di una speciale radiocronaca curata da giornalisti della tribuna stampa. La radiocronaca può essere fruita anche da casa tramite home device.

“Quest’anno abbiamo voluto assegnare il Premio Braille a un progetto di inclusione che ha alla sua base una passione sportiva in cui si identificano milioni di italiani, promosso da due club importanti come Inter e Milan – ha commentato il Presidente Nazionale dell’UICI, Mario Barbuto – perché costituisce anche un auspicio per la costruzione di una società nella quale tutti i cittadini si identifichino e sentano proprie le istanze e i bisogni delle persone con disabilità, finalmente cittadini fra cittadini, eguali tra eguali, senza più ostacoli nella propria vita quotidiana privata o pubblica. Milan e Inter hanno accolto la grande sfida dell’inclusione, interpretandola nel modo più giusto, e noi siamo felici di premiarle”.

Consegnata anche una menzione speciale per Marino Attili, consigliere UICI e ideatore del LETIsmart il dispositivo applicabile al tradizionale bastone bianco per ciechi che permette ai disabili visivi di orientarsi e interagire con l’ambiente urbano muovendosi in autonomia, grazie all’aiuto della tecnologia. Giunto quest’anno alla sua XXVI edizione, il Premio Braille è intitolato all’inventore del sistema che ha cambiato la vita a milioni di ciechi in tutto il mondo. Nel tempo è stato assegnato a esponenti delle istituzioni, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Nilde Iotti. La serata di solidarietà, aperta alla cittadinanza, è poi proseguita con il concerto de I Cameristi de La Scala di Milano, che l’Unione ha promosso per sollecitare l’attenzione pubblica verso il mondo delle persone non vedenti e la necessità di una loro inclusione paritaria nella vita collettiva, in tutte le sue manifestazioni. I Cameristi, con il violino solista Francesco Manara, hanno fatto dialogare due opere di grande suggestione, “Le quatto stagioni” di Antonio Vivaldi e “Las cuatro estaciones portenas”

di Astor Piazzolla.

Milano, UICI e Bird lanciano la campagna di sensibilizzazione contro il parcheggio selvaggio dei monopattini

Milano Post del 18/11/2022

MILANO. Grazie alla collaborazione tra Bird, leader nel settore dei monopattini elettrici, e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Milano è on air in città la campagna di sensibilizzazione sul parcheggio corretto dei monopattini. Un’iniziativa che unisce micro mobilità e diritti con l’obiettivo di diffondere una cultura di maggior rispetto di tutte le persone.

“Poter lavorare insieme all’Uici di Milano è per noi un motivo di orgoglio” afferma Cristina Donofrio, Country Manager Bird Italia. “La micro mobilità rappresenta un sostegno alla città e il modo per permettere ai residenti di accorciare gli spazi, di offrire autonomie e libertà. Di certo la mobilità non può rappresentare un ostacolo, per nessuno. Per questo abbiamo lavorato già in passato, e continueremo a farlo in futuro, per porre la massima attenzione anche alle categorie di persone che hanno bisogni specifici e per cui è importante costruire una cultura diffusa di rispetto. La coesistenza tra mobilità e tutta la comunità, nel suo insieme, è fondamentale. Come Bird non vogliamo ridurre solo le distanze fisiche – aggiunge Donofrio – ma anche quelle tra le persone.

La collaborazione con L’Unione Ciechi e Ipovedenti di Milano è solo un nuovo passo di quello che vogliamo rendere un percorso virtuoso di lungo termine”.

“Riteniamo che la micro mobilità possa effettivamente rappresentare una soluzione intelligente e ecologica, quindi certamente da favorire, per gli spostamenti nelle grandi metropoli ma siamo altrettanto certi che un uso distratto di questi veicoli oggi rappresenti per i disabili visivi un reale pericolo. Con questa campagna di sensibilizzazione promossa da Bird e con il nostro contributo, auspichiamo e siamo fiduciosi nel riuscire a stimolare la riflessione e quei comportamenti virtuosi negli utenti affinché, in particolare al termine del loro utilizzo, i monopattini vengano posizionati negli appositi stalli o comunque in spazi che non possano arrecare danno a chi non li può vedere”, dichiara Alberto Piovani, presidente della sezione Uici di Milano.

La campagna di sensibilizzazione è parte di un percorso già avviato nel 2022 che vede le due realtà collaborare in piena sinergia su diverse iniziative, come la diffusione di un video educativo realizzato con la nuotatrice paralimpica Martina Rabbolini, o come il coinvolgimento della sezione milanese dell’Uici nella giuria di un contest organizzato con gli studenti del Politecnico di Milano per rendere la micro mobilità più accessibile, sicura e sostenibile. In programma per il 2023, invece, un progetto congiunto di educativa scolastica rivolto agli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado.

lunedì 14 novembre 2022

«Sott'acqua senza limiti»: Disabili visivi, corso di sub

L’Eco di Bergamo del 14/11/2022

ALMÈ (BG). Si chiama «Sott'acqua senza limiti», ed è l'iniziativa organizzata dall'Asd Omero Bergamo, il primo corso subacqueo per disabili visivi. Quattro le lezioni, da mercoledì 16 novembre al 7 dicembre alla piscina «Stile Nuoto Quadri» di Almè, in cui i ragazzi avranno l'opportunità di vivere un'esperienza nuova, a stretto contatto con il silenzioso mondo sott'acqua. Durante le lezioni i partecipanti saranno singolarmente seguiti dagli istruttori della scuola subacquea «IppocampoSub». Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione all'attività. È dal 1958 che l'Associazione sportiva dilettantistica Omero Bergamo si fa promotrice sul territorio bergamasco della diffusione dello sport, agonistico e non, tra i non vedenti e gli ipovedenti dai bambini ai meno giovani, come mezzo per migliorare la socializzazione e l'aggregazione.

«Un'opportunità di inclusione. Un modo per socializzare e incontrarsi, aumentare l'autostima, uscire dal guscio di casa». Questa l'importanza dello sport per Cristiano Aldegani, consigliere dell'associazione sportiva dilettantistica Omero Bergamo, entusiasta per il lancio di «Sott'acqua senza limiti», primo corso subacqueo per disabili visivi. Quattro le lezioni, da mercoledì 16 novembre al 7 dicembre alla piscina «Stile Nuoto Quadri» di Almè, in cui i ragazzi avranno l'opportunità di sperimentare un'esperienza nuova, a stretto contatto con il silenzioso mondo sott'acqua. «La quiete, l'ascolto del respiro durante l'inspirazione e l'espirazione dell'aria dalla bombola. Il momento dell'immersione è una sensazione che dovrebbe essere provata da tutti, indipendentemente dalla visione o meno del fondale. Non è importante vedere i pesci o la barriera corallina, quanto piuttosto percepire la pace che riesce a trasmettere questo elemento meraviglioso», spiega Cristiano, che di immersioni ne sa qualcosa visti gli oltre 25 anni di esperienza. Durante le lezioni i quattro partecipanti saranno singolarmente seguiti dagli istruttori della scuola subacquea «IppocampoSub», ringraziata personalmente nella figura di Laura Cristini, presidentessa e fondatrice, che fornirà anche tutto il materiale per le immersioni. Per l'occasione verrà anche utilizzato un protocollo ad hoc che faciliterà la comunicazione sott'acqua grazie all'impiego di segnali convenzionali. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione all'attività. È dal 1958 che l'Asd Omero Bergamo si fa promotrice sul territorio bergamasco della diffusione dello sport, agonistico e non, tra i non vedenti e gli ipovedenti dai bambini ai meno giovani, come mezzo per migliorare la socializzazione e l'aggregazione. Varie le attività proposte nel corso degli anni: dal nuoto al calcetto, passando per il tennis e i diversi corsi dal ballo alla difesa personale (quest'ultimo proposto anche l'anno venturo grazie alla grande partecipazione riscontrata nelle edizioni precedenti) fino ad arrivare all'atletica paralimpica, fiore all'occhiello della plurimedagliata associazione. «Quando mia figlia ha cominciato a peggiorare e poi, a causa di una malattia rara, a perdere totalmente la vista, per lei e per noi genitori è stato inizialmente un dramma pensare a quanto sarebbe cambiata la nostra vita - racconta Cristiano -. Abbiamo rischiato di chiuderci in noi stessi, di metterla sotto una campana di vetro nel tentativo di proteggerla. Tutti noi dobbiamo avere la possibilità di fare esperienze e vivere una vita normale: conosco persone che hanno saputo trasformare la propria difficoltà in incredibile forza e ora conducono una vita lavorativa, sportiva e affettiva come tutti. Lo sport rappresenta un efficace modo per veicolare il messaggio: non sei solo, lo stesso disagio che stai provando lo ha vissuto qualcun altro prima di te. Se ce l'hanno fatta loro, puoi farcela anche tu».

di Marco Sigismondi

domenica 13 novembre 2022

Comitato macula: preoccupa la sostituzione di alcuni trattamenti

Il Foglio del 13/11/2022

ROMA. Recenti scelte di politica sanitaria in capo alle Regioni, legate ad obiettivi di sostenibilità finanziaria, limitano le opzioni terapeutiche disponibili per i farmaci impiegati nella cura delle maculopatie, sollevando questioni rilevanti in tema di appropriatezza terapeutica, libertà prescrittiva e consenso informato dei pazienti. Lo denuncia in una nota il Comitato macula, prima e unica associazione italiana a dare voce ai pazienti affetti da maculopatie o retinopatie, esprimendo la propria preoccupazione per le segnalazioni ricevute da molti pazienti, da tutta Italia, relative alla sostituzione di trattamenti farmacologici a cui sono sottoposti da anni, con farmaci meno costosi per i sistemi sanitari, di cui non si conosce la reale efficacia e le eventuali complicazioni nelle indicazioni di patologie retiniche.

"È recente il fatto riportato dalla stampa, che ha visto 8 pazienti del reparto di Oculistica di un ospedale toscano, sottoposti a un trattamento contro la maculopatia, segnalare problematiche che riportavano a una probabile infezione conseguente all'iniezione intra-vitreale ricevuta - afferma il Massimo Ligustro, presidente di Comitato macula - Da quanto risulta, si trattava di un farmaco intra-vitreale biosimilare di un farmaco ‘off label' (fuori indicazione, Ndr) che necessita di un ‘allestimento’ in una farmacia ospedaliera prima di essere iniettato”.

La degenerazione maculare legata all'età (Dmle) è la principale causa di cecità nei Paesi industrializzati, nei soggetti di età superiore ai 65 anni. Ha un andamento progressivo e può portare alla perdita completa e irreversibile della visione centrale. “Nonostante si tratti di una malattia di grave rilevanza sociosanitaria - osserva Ligustro - fortunatamente oggi siamo in possesso di tutti gli strumenti e delle metodologie per arginare questa patologia. I pazienti possono, infatti, essere trattati con iniezioni intra-vitreali di farmaci anti-angiogenici, i cosiddetti anti-Vegf, che consentono non solo di prevenire la perdita della vista ma, in alcuni casi, anche di recuperare l'acuità visiva perduta". Sono diversi i farmaci ad oggi utilizzati nella pratica clinica, alcuni in regime ‘on-label' - vale a dire, farmaci che vengono utilizzati nel pieno rispetto delle indicazioni presenti nella scheda tecnica del prodotto, così come approvato dalle autorità competenti - e altri in regime ‘off-label', per i quali, l'assenza di studi registrativi che ne certifichino efficacia e sicurezza, lascia la responsabilità della pratica clinica a totale carico dello specialista curante.

Nel caso dei farmaci per la cura delle maculopatie, recentemente sono intervenute alcune scelte di politica sanitaria in capo alle Regioni, legate ad obiettivi di sostenibilità finanziaria, che limitano le opzioni terapeutiche disponibili, sollevando questioni rilevanti in tema di appropriatezza terapeutica, libertà prescrittiva e consenso informato dei pazienti, evidenzia il Comitato.

Emblematico – continua la nota - è il caso della Regione Lombardia, dove a luglio 2019 viene pubblicata una delibera sulle prestazioni farmacologiche per il trattamento della degenerazione maculare legata all'età, in cui si definiva un “quantum fisso del rimborso”, limitando così la libertà prescrittiva da parte dello specialista. Nell'agosto 2020 una sentenza del Tar sul ricorso delle aziende produttrici dei farmaci anti Vegf ha annullato la parte della delibera che riduceva il rimborso delle terapie stesse, stabilendo che ogni medico potrà prescrivere la terapia che giudica più appropriata per il singolo.

Nel 2021, la Sentenza del Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sull'appello di Regione Lombardia, ha confermato il diritto di scelta dei farmaci più appropriati, ribadendo con estrema chiarezza la competenza esclusiva dell'Agenzia del farmaco (Aifa) e del ministero della Salute in materia di farmaci. “Di fatto, a oggi, questa sentenza viene ignorata e stiamo assistendo a una deriva molto pericolosa – denuncia Ligustro – dove il metodo di imporre alle Regioni una politica di contenimento dei costi, va a privilegiare qualsiasi tipo di altra sentenza“.

Per questo motivo Comitato macula, in rappresentanza dei pazienti con degenerazione maculare legata all'età, tiene a sottolineare l'importanza del coinvolgimento del paziente nel proprio percorso terapeutico per il successo della terapia stessa che - secondo quanto riportato anche nel recente "Manifesto dei diritti del paziente maculopatico" - deve essere "adeguata, personalizzata e innovativa". Il paziente ha quindi diritto alla continuità di un trattamento che sta fornendo i risultati desiderati e, d'altro canto, va salvaguardata la libertà prescrittiva del medico, che non può essere condizionata da aspetti economici e amministrativi.

venerdì 11 novembre 2022

Convegno DISABILITÀ VISIVA E INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE

Sabato 3 dicembre 2022

Aula G.110 Gemelli, ore 9.00-13.00

Largo A. Gemelli, 1 - Milano


UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

Facoltà di Scienze della Formazione

Dipartimento di Pedagogia

Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e la Marginalità (CeDisMa)

FEDERAZIONE NAZIONALE DELLE ISTITUZIONI PRO CIECHI

BIBLIOTECA ITALIANA PER CIECHI “REGINA MARGHERITA” DI MONZA

CLUB ITALIANO DEL BRAILLE

UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI (UICI)


DISABILITÀ VISIVA E INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE


Saluti istituzionali

Saluto Presidente Nazionale Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti

Saluto Preside Scienze della Formazione

Saluto Direttore del Dipartimento di Pedagogia


Modera

Stefano SALMERI, docente di Pedagogia generale e sociale, Università degli Studi di Enna Kore


Intervengono


L’inclusione nella scuola oggi

Luigi D’ALONZO, docente di Pedagogia speciale, Università Cattolica del Sacro Cuore


Disabilità visiva e cultura della prevenzione

Idor DE SIMONE, Ph.D Neuroscienze cliniche-Optometrista - Ics Maugeri


La disabilità complessa

Michele BORRA, Vicepresidente Federazione Nazionale delle istituzioni pro ciechi


Famiglia e disabilità visiva: aiuto, cura e presa in carico

Roberta CALDIN, docente di Pedagogia speciale, Università degli studi di Bologna


Disabilità visiva e percorsi possibili di compensazione sensoriale e di normalizzazione strumentale

Catia GIACONI, docente di Pedagogia speciale, Università degli studi di Macerata


Dal Braille alle nuove tecnologie

Nicola STILLA, Presidente Club Italiano del Braille


Il PEI su base ICF: una opportunità per l’inclusione o soltanto un ulteriore adempimento burocratico?

Lucio COTTINI, docente di Pedagogia speciale, Università degli studi di Urbino


Disabilità visiva e inclusione sociale e lavorativa nel mondo globale

Fabio BOCCI, docente di Pedagogia speciale, Università di Roma3


Il potenziale inclusivo della vicarianza nei deficit visivi

Maurizio SIBILIO, Prorettore e docente di Pedagogia speciale, Università di Salerno


La specificità della disabilità sensoriale

Pietro PISCITELLI, Presidente Biblioteca Italiana per ciechi “Regina Margherita” di Monza


Bisogni formativi dell’insegnante specializzato in relazione ai deficit visivi

Alessandra LO PICCOLO, docente di Pedagogia speciale, Università degli studi di Enna Kore


Disabilità visiva e coscienza del limite

Stefano SALMERI, docente di Pedagogia generale e sociale, Università degli studi di Enna Kore

Murale da sogno Arte da ascoltare e accarezzare

BresciaOggi del 11/11/2022

CASTEGNATO. Domenica il parco del Brolo di Castegnato ospiterà una nuova installazione, un'opera in bilico tra arte innovativa e inclusione.

L'inaugurazione della performance è il punto di arrivo di «Osservando i sogni», il progetto multisensoriale avviato ad ottobre grazie ai laboratori messi a punto dall'associazione Skarti d'Autore in collaborazione con l'Unione italiana ciechi e ipovedenti ed il patrocinio dell'Amministrazione comunale. Si tratta di un dipinto murale del tutto particolare, concepito e realizzato proprio per persone con gravi deficit di vista o non vedenti. L'idea è nata dalla collaborazione con Maurizio Pasetti, artista ipovedente, scrittore, regista e musicista. «Abbiamo pensato di realizzare un'opera che consentisse un'esperienza e una percezione diversa di un dipinto murale - spiega Elia Gavezzoli di Skarti d'Autore -, mostrando inoltre come si possa trasformare uno spazio pubblico, rendendolo accessibile e interpretabile». Per realizzare l'opera - che si potrà «guardare, toccare e ascoltare» - sono state utilizzate nuove tecnologie come la stampa in 3D, i bassorilievi e apparati sonori anche più strani, come gli acchiappasogni (simbolo del progetto), realizzati nel corso dei laboratori proprio dagli ipovedenti. Alla realizzazione del dipinto murale hanno collaborato anche l'artista di Cuneo IbanilTerribile, oltre a EliaJungle e Kettypare, rispettivamente presidente e vice dell'associazione, Il tema dell'installazione è l'acqua, un argomento di pressante attualità alla luce della siccità record e del dibattito attorno alla privatizzazione delle risorse idriche. «Nel parco del Brolo c'è una piccola riserva naturale ricca di pesci e tartarughe, e il rumore dell'acqua verrà amplificato - aggiunge Gavezzoli -. Perché gli acchiappasogni? Perché chi è diventato ipovedente nel tempo, "vede" attraverso i sogni cose che gli erano familiari». A livello pratico, il murale potrà essere ammirato da chiunque, mentre attraverso una «mappatura» a livello digitale tutti potranno «toccarlo». L'inaugurazione che chiuderà il percorso artistico è fissata per le ore 10.30. (C.Reb.)

domenica 6 novembre 2022

Disabili "dimenticati": quanti pericoli nel nuovo posteggio

La Provincia di Como del 06/11/2022

Sopralluogo chiesto dall'Unione ciechi nell'area di sosta della stazione unica di Camerlata Quasi impossibile prendere un autobus in sicurezza. La denuncia.

COMO CAMERLATA. «Lei ritiene che questo parcheggio sia accessibile per i disabili?». «In maniera degradata... ma sì». In questo scambio di battute tra Gianluca Casalino, della sezione di Como dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, e Dario Giacomini, presente per conto di Asf, sta il cuore del problema.

Perché quel termine, «degradata», se abbinato ad un parcheggio aperto da una manciata di giorni e che dovrebbe essere all'avanguardia (quello che serve la stazione unica di Como-Camerlata dalla parte di via San Bernardino da Siena) proprio stona. Come stonano le cose mostrate ieri nel corso del sopralluogo voluto proprio dall'Uici, compiuto alla presenza anche di Domenico Cataldo (referente per l'autonomia della sezione di Como dell'Uici), di Gaetano Marchetto (coordinatore regionale sempre dell'Uici per la mobilità e la vita indipendente), del vicesindaco Nicoletta Roperto e dell'assessore Maurizio Ciabattoni, di Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco (consiglieri comunali del Pd), ma anche di un delegato dell'impresa che ha eseguito i lavori e dell'architetto Michela Vassena che collabora con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Cambio di corsia

Difficile fare un riassunto delle cose che non vanno, perché purtroppo sono diverse. Basterebbe per iniziare il dire che un non vedente non è in grado, ad oggi, di poter prendere un pullman senza "rischiare": «Io sono già stato toccato da un bus», conferma Casalino. Il problema è complesso. Sono due le corsie previste per il passaggio degli autobus della linea 6, l'unica che ad oggi fa sosta qui. Ma in una di queste semplicemente i torpedoni non riescono ad accedere per colpa di un'isola di traffico troppo grande che non permette di immettersi senza - a scelta - o abbattere la pensilina (come è già capitato) oppure lasciare parte dei copertoni del bus sul marciapiede. L'azienda di trasporto pubblico ha quindi deciso - con una circolare interna - che la corsia usata in queste condizioni sarà solo la seconda, quella più esterna che non ha le pensiline. Ma c'è un secondo elemento: non essendoci segnalatori vocali, il non vedente non è in grado di capire se il bus in transito è diretto ad un capolinea oppure all'altro essendo la fermata unica per tutti. La chicca, in questa seconda isola di traffico, è infine un palo piazzato nel mezzo di quella che viene definita "fermata bersaglio", ovvero un punto con piastrelle sensoriali che indicano dove salire sul bus.

La coabitazione

Altro problema segnalato sono le auto che entrano nella zona riservata ai bus (indicata male) che dunque rendono ancora più complicate le svolte, e pure una rastrelliera per biciclette nel mezzo dell'ampio marciapiede con la "pista ciclabile" che scorre vicino al percorso per ciechi. Il sopralluogo ha riguardato anche la rotonda di via del Lavoro, dove servirebbe almeno un semaforo con segnale acustico (le auto arrivano a tutta velocità dal viadotto) e il parcheggio di via Scalabrini appena riasfaltato. Parcheggio su cui erano già state fatte interrogazioni (dai consiglieri Lissi e Guarisco presenti ieri) e segnalazioni (lo scorso febbraio) per essere messo in sicurezza ma che è stato solo riasfaltato senza modificare nulla, compreso - dicono gli esponenti dell'Uici - «il passaggio pedonale proprio nel mezzo dell'uscita dal parcheggio dove ci sono auto in manovra». (M. Pev.)

***

Ora un incontro con i tecnici comunali «Rivedremo tutto»

«Sconfortato? No, non è la parola giusta in questa situazione. Anzi, direi esattamente il contrario perché questo sopralluogo l'ho visto come una occasione di crescita, il punto di partenza per sistemare quello che dovrà essere messo a posto». Ieri mattina, accanto all'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che ha organizzato il tour delle aree di sosta e di accesso alla nuova stazione unica di Como-Camerlata, c'era anche l'assessore Maurizio Ciabattoni accompagnato dal vicesindaco Nicoletta Roperto. «Uno dei nostri punti cardine - ha detto Ciabattoni (assessore ai Lavori pubblici e all'edilizia privata) al termine del giro con l'Uici - è proprio quello dell'eliminazione delle barriere architettoniche che limitano gli spostamenti ai disabili. Per questo dico che il sopralluogo di questa mattina è stato molto interessante. Ho parlato con il loro architetto che era presente (Michela Vassena, ndr) e abbiamo preso un appuntamento in Comune per metà novembre. Verrà da noi, a Palazzo Cernezzi, e ci aiuterà nella revisione dei nostri progetti in essere, non solo dunque per la stazione di Camerlata». «Noi abbiamo fatto soltanto il collaudo - ha continuato Ciabattoni - La progettazione di quest'area di parcheggio era già stata fatta prima. Ora cercheremo di dare un contributo tecnico e progettuale per superare tutte le problematiche ancora esistenti e fare meglio di quanto c'è oggi. Le collaborazioni sono necessarie, importanti anche da un punto di vista di riorganizzazione degli uffici». Quindi, come anticipato, la chiosa: «No, ribadisco di non essere affatto sconfortato. È stata una mattinata molto interessante con contributi preziosi che ora coglieremo per sistemare le cose». (M. Pev.)

venerdì 4 novembre 2022

Evento di chiusura del progetto "Bloom Again"

Mercoledì 9 novembre p.v. dalle 9.30 alle ore 13.00 presso la sala Stoppani della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano si terrà l'evento di chiusura del progetto "Bloom Again - Tutti i sensi hanno colore" che, negli ultimi due anni, ha visto il Consiglio Regionale Lombardo impegnato al fianco della nostra sede centrale, capofila del progetto, e dei Consigli Regionali U.I.C.I. di Campania, Sicilia e Toscana.

Di seguito il programma dell'evento:

Evento "30 mesi di BLOOM AGAIN", Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano (Via Vivaio, 7 - 20122 Milano), Sala Stoppani

Modera Vincenzo Massa, responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

09:30 - 09:45 Saluti Istituzionali

09:45 - 10:00 Presentazione dei video tutorial, realizzazione a cura dell’Istituto dei Ciechi “F. Cavazza”

10:00 - 11:15 Collegamenti e interventi con:

Regione Campania

Regione Lazio

Regione Lombardia

Regione Toscana

Regione Sicilia

“CRESCERE INSIEME: la sfida dell’integrazione del bambino con disabilità visiva e disabilità complessa, tra riabilitazione funzionale e supporto alla famiglia

11:15 Presentazione

Giovanni Battista Flaccadori, Presidente Regionale U.I.C.I. Lombardia Nicola Stilla, Direttore Scientifico dell’I.Ri.Fo.R. Lombardia

11:30 “La riabilitazione dei bambini con disabilità visiva e disabilità complessa: oltre 15 anni di esperienza in Regione Lombardia”

Simona Roca, Istruttrice di Orientamento, mobilità e autonomia personale e operatrice del servizio di Intervento precoce di Brescia

dell’I.Ri.Fo.R. Lombardia

11:45 “I week-end ludico-riabilitativi per i ragazzi e le ragazze con disabilità complessa”

Silvia Zanini, Educatrice dell’I.Ri.Fo.R. Lombardia

12:00 “I corsi di tiflo-informatica per ragazzi e ragazze della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado”

Federico Scarparo, Tiflologo e Tiflo-informatico della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano

12:15 “Il servizio di Intervento precoce”

Gloria Dal Zovo, Neuro-psicomotricista, operatrice del servizio di Intervento precoce di Milano e Como

12:30 Testimonianze di genitori coinvolti nelle attività del progetto

12:55 Conclusioni

Si prega di comunicare la propria partecipazione alla mail: uiclomb@uici.it