venerdì 16 marzo 2018

Bergamo e il turismo inclusivo

Il Giorno del 16-03-2018

Disabili, il turismo diventa inclusivo

BERGAMO. È in dirittura d'arrivo il progetto che renderà pienamente accessibile Bergamo ai disabili. Il capoluogo sarà il primo in Lombardia a sperimentare e promuovere un turismo inclusivo, grazie alla collaborazione tra l'Unione ciechi di Bergamo e i volontari di "Bergamo su e giù", l'associazione bergamasca, che propone visite guidate con percorsi alternativi e itinerari accuratamente studiati per persone con difficoltà motorie e visive. Quattro guide turistiche, abilitate dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo, accompagneranno turisti totalmente non vedenti o ipovedenti, provenienti da tutta Italia, alla scoperta dei luoghi storici della citta, dislocati tra Bergamo bassa e Bergamo alta. «Bergamo è una città che col tempo ha migliorato diversi servizi a favore delle persone affette da disabilità sia motorie che visive e uditive - racconta il Presidente di dell'Unione ciechi di Bergamo, Claudio Mapelli - Con il nostro progetto vogliamo incentivare, ancora di più, la città ad andare avanti in questa direzione, evidenziando i miglioramenti fatti ma anche le problematiche ancora presenti». «Abbiamo sviluppato un progetto ambizioso, preparando delle borse, disponibili all'infopoint di Piazzale Marconi e di Città alta, contenenti mappe tattili indicanti musei e luoghi simbolo della città; legende in alfabeto Braille stampate sia a colori che in nero e opuscoli con guida alle specialità enogastronomiche; un servizio auto a disposizione di gruppi, famiglie o singoli e una serie di convenzioni con strutture ricettive aderenti all'iniziativa, accessibili e attrezzate, anche per i cani guida», spiega l'ingegnere Paolo Parimbelli, l'ideatore. Un'iniziativa promossa, curata e monitorata dall'Associazione non vedenti, anche per sensibilizzare l'Amministrazione a intervenire ulteriormente su alcuni aspetti della città, relativi all'abbattimento di barriere architettoniche, tutt'ora esistenti. «Il percorso tattile che, dalla stazione arriva all'infopoint di Piazzale Marconi, non è continuo, mentre il tragitto stazione ferroviaria-stazione autolinee dovrebbe avere una traccia più semplice; l'ascensore all'interno della stazione non funziona da tempo; i monitor delle informazioni non sono leggibili agli ipovedenti, perché non sono appesi ad altezza uomo; ci sono pochi semafori acustici dotati di sense che non superano i 10 decibel, in caso di rumore molesto, inoltre bisognerebbe attrezzare gli autobus di apparecchi per la sintesi vocale le», sostiene Giulio Gusmeroli dell'Associazione non vedenti. «Bergamo si è evoluta e sta operando per l'abbattimento delle barriere architettoniche - sostiene Rita Finazzi, del Comitato per l'abbattimento delle barriere architettoniche - mi muovo con la sedia a rotelle da 40 anni e posso affermare che la situazione per noi disabili, nel tempo è migliorata ma si può fare di più. L'accesso ai treni non è facile, la pendenza sugli autobus non è ancora ideale, ma troppo alta a livello delle fermate, i parcheggi sono ancora troppo pochi nonostante sia di recente costruzione un parcheggio alla Celadina riservato ai disabili». «Da quando la biglietteria del teatro Donizetti si è spostata ai Propilei, le persone disabili e affette da schlerosi multipla, sono totalmente impossibilitate ad accedervi, perché non ci sono ancora strumenti adeguati per poterlo fare. Inoltre c'è bisogno di più parcheggi riservati ai disabili: in centro in via Paglia ce ne sono, attualmente, due e vicino al Coin uno soltanto», dichiara la presidente dell'Associazione AISM sclerosi multipla, sezione Bergamo, Iride Felini.

di Francesca Magni

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