Superando del 15/09/2023
FIRENZE. Situato a ridosso di Piazzale Michelangelo a Firenze, il Giardino delle Rose è un parco botanico con più di mille specie e trecentocinquanta tipi di rose antiche, che ospita anche una collezione permanente di opere dello scultore belga Jean-Michel Folon.
Recentemente nel Giardino è stato inaugurato un nuovo percorso sensoriale appositamente pensato per favorire l’accesso alla cultura alle persone cieche e ipovedenti. Il progetto è stato sviluppato dalla Cooperativa MARE (Musei-Accessibilità-Ricerca-Esperienza), realtà che si occupa di innovazione sociale in àmbito culturale con sede a Catania, e finanziato dal Comune di Firenze (il finanziamento rientra nell’àmbito del progetto Enjoy Respect & Feel Florence, uno dei cinque progetti finanziati dal Ministero del Turismo a sostegno delle Grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile–GDITS). Alla realizzazione hanno collaborato anche professionisti del territorio e Associazioni quali l’UICI di Firenze (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e Quartotempo Firenze.
Il percorso sensoriale è stato realizzato attraverso la predisposizione di uno specifico podcast volto a descrivere ai visitatori e alle visitatrici le bellezze naturalistiche e scultoree presenti nel Giardino. La loro descrizione avviene attraverso una narrazione in grado di coinvolgere attivamente il visitatore o la visitatrice. Le narrazioni sono state studiate con una modalità inclusiva, tesa ad appagare tutti gli utenti e non solo le persone con disabilità.
Per accedere ai podcast basta inquadrare con il proprio smartphone il QR-code posto all’ingresso del giardino. I contenuti sono fruibili gratuitamente tramite smartphone e auricolari. I podcast sono caricati su una piattaforma digitale, realizzata appositamente dalla Cooperativa MARE, con specifici accorgimenti di accessibilità, come la presenza degli screen reader (“lettori di schermo”), per agevolare la fruizione alle persone cieche, di testi ad elevato contrasto per le persone ipovedenti, di filmati sottotitolati per le persone sorde e di altre soluzioni tecnologiche utili ad agevolare la fruizione dei contenuti multimediali alle persone con disabilità, o semplicemente a coloro che hanno poca dimestichezza con le tecnologie digitali.
Tutto il percorso è stato studiato coinvolgendo di volta in volta diverse professionalità. L’individuazione delle rose da inserire nei cardini narrativi del percorso è stata operata dalla Cooperativa MARE assieme agli Angeli del Bello cui è affidata la cura del Giardino. Dal canto suo, l’UICI di Firenze ha contribuito a definire l’itinerario, mentre un gruppo di persone cieche dell’Associazione Quartotempo Firenze ha collaborato a testare e revisionare i contenuti del podcast.
«Puntiamo molto a fare scoprire o riscoprire luoghi della nostra città anche da chiavi e punti di vista diversi e, come in questo caso, a rendere sempre più fruibili e accessibili a tutti, residenti e visitatori, dei veri e propri tesori come il Giardino delle Rose», ha dichiarato Alessia Bettini, vicesindaca del capoluogo toscano e assessora alla Cultura e Turismo, in occasione della presentazione pubblica del percorso.
«Ogni progetto che realizziamo è pensato per abbracciare un’ampia platea di fruitori, che non comprende solo persone con disabilità – ha argomentato Francesca Merz, presidente di Cooperativa MARE –. Vogliamo infatti abbandonare una concezione di accessibilità che separa le diverse tipologie di visitatori, progettando percorsi che permettano a persone con diversi bisogni e competenze di poter visitare insieme spazi e luoghi culturali. Il percorso realizzato al Giardino delle Rose va proprio in questa direzione e si inserisce all’interno di una serie di iniziative che ci hanno portato a collaborare con diverse realtà come il Museo Casa Carducci di Castagneto Carducci, o il Comune di Altopascio con il quale abbiamo allestito in luglio una mostra su Banksy accessibile anche a persone cieche».
di Simona Lancioni
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con minimi riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.
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