Il Resto del Carlino del 16.01.2020
Il presidente Aldo Grassini: «Una crescita di presenze del 38 per cento, un luogo di incontro». Quest'anno si punterà sul design made in Italy e sulla presenza dei longobardi.
ANCONA. Il Museo Omero di Ancona conferma i suoi grandi numeri. Nel 2019 i visitatori sono stati circa 35mila. Nove le mostre organizzate, oltre 60 gli eventi, più di 700 i laboratori accessibili per scuole e famiglie. Oltre 30 i convegni e i corsi di formazione sul tema dell'accessibilità museale. Numerose anche le relazioni con le Università, tra cui Tor Vergata di Roma, Università Pontificia Salesiana e gli Atenei di Bologna, Macerata e Cassino. Sul fronte internazionale da citare il doppio incontro al Cairo e un meeting ad Atene, mentre a giugno il presidente Aldo Grassini, Andrea Socrati e Annalisa Trasatti sono stati al Museo Egizio del Cairo per tenere un corso di formazione agli operatori e inaugurare un innovativo percorso di visita per non vedenti. A novembre si è inaugurata la mostra «Toccare la bellezza. Maria Montessori e Bruno Munari», dedicata a due grandi maestri nel campo dell'educazione e dell'arte. La mostra ad oggi ha superato i 5.000 visitatori, di cui la maggior parte da fuori regione. Sabato 25 si terrà il convegno internazionale «Toccare la bellezza», con illustri relatori, tra cui il critico Philippe Daverio. Per quanto riguarda le pubblicazioni scientifiche nel 2019 sono uscite la nuova edizione del libro di Aldo Grassini «Per un'estetica della tattilità - Ma esistono davvero arti visive?» e tre nuovi numeri della rivista vocale online Aisthesis, diretta da Gabriella Papini. «È stato un anno intenso e vivace, some sempre - osserva Grassini -. Le 35mila presenze sono un fatto acquisito. Negli ultimi tre anni i visitatori sono cresciuti del 38 per cento. Solo per la rassegna 'Sensi d'estate’ ci sono state tra le 4 e le 5mila persone. L'obiettivo è far avvicinare la gente al museo, inteso come luogo di incontro, dove si può anche giocare e passare il tempo libero. Il Museo Omero è aperto a tutti, non solo agli ipovedenti». Anche il 2020 sarà un anno intenso. È previsto l'allestimento definitivo dell'attuale collezione, con la probabile novità della sezione dedicata al design «Made in Italy», donata da Diego Della Valle, con la consulenza scientifica dell'Università di Camerino. A febbraio sarà inaugurata la mostra «Toccar con mano i Longobardi». A metà febbraio nell'aiuola presso Porta Pia, di fronte alla Mole Vanvitelliana, sarà inaugurato un totem informativo a forma di vela, alto circa tre metri, con un monitor per avere informazioni aggiornate sulle iniziative del museo.
di Raimondo Montesi
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