domenica 19 gennaio 2020

Velisti non vedenti, il sogno di "Freemoving"

Il Giorno del 19.01.2020

MONZA. Magari non arriveranno ai livelli di Giovanni Soldini, ma da Monza stanno per partire skipper speciali alla conquista (per adesso) del lago di Garda. Provetti velisti che non vedono, ma sotto la guida degli istruttori impareranno a muoversi sulla barca a vela. Un inizio dell'anno con il botto per l'associazione sportiva dilettantistica Freemoving che riunisce atleti non vedenti e ipovedenti: il loro progetto "Freemoving Knots - Liberi nel vento" ha vinto il bando promosso dalla Fondazione Vodafone "Ogni sport oltre". «Adesso non resta che partire - racconta entusiasta Luca Aronica che ha fondato l'associazione con la fidanzata Antonella Inga -. Siamo felicissimi e ringraziamo chi ci ha sostenuto e in particolare il Rotary Club Monza Villa Reale». Una bella avventura quella che aspetta i ragazzi (e gli adulti) con disabilità visiva: dalla primavera parteciperanno a cinque week-end sul lago di Garda dove, sotto la guida di volontari e di un istruttore, impareranno i segreti della barca a vela. Piccoli gruppi formati da 4 persone e 2 volontari che, oltre a sentire l'ebbrezza del vento, vivranno anche l'esperienza di un fine settimana lontano dalla famiglia. «Per qualcuno sarà la prima volta lontano da casa - prosegue Aronica -. Affitteremo un appartamento dove ci divideremo i compiti: dalla preparazione dei pasti alla pulizia allo stare insieme dopo cena». Secondo Aronica la barca a vela è alla portata anche di una persona con disabilità visiva: «Un cieco può vivere l'esperienza di comandare una barca a vela. Io l'ho fatto e mi ha donato sensazioni straordinarie. Ti senti libero, circondato solo dal vento e dalla natura». Certo è indispensabile l'affiancamento dell'istruttore, per indicare la direzione. «Ma poi a differenza della strada nel lago o nel mare non ci sono tanti impedimenti. Superato il timore iniziale, il gioco è fatto: bisogna imparare a fidarsi e affidarsi all'istruttore. Se si supera questa paura, si vive una delle esperienze di libertà più belle». (B.Api.)

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