mercoledì 23 settembre 2020

Bundesliga, i radiocronisti dei non vedenti

Avvenire del 23/09/2020

GERMANIA. «L'obiettivo è far partecipare anche i tifosi non vedenti e ipovedenti alla partita e alle sue emozioni». Florian Schneider è il Blinden-reporter del SV Darmstadt, club della Germania centrooccidentale che milita in Zweite Bundesliga, la seconda divisione tedesca. Schneider, che ha cominciato come moderatore nella radio dei tifosi, è l'uomo che racconta agli appassionati non vedenti e ipovedenti le partite dei "Gigli". «Non è una radiocronaca spiega Schneider - In quella commenti, in un Blinden-reportage devi descrivere. Devi dare allo spettatore tutti i dettagli possibili, soprattutto quello che lui non può percepire. Gli devi trasmettere, raccontare quello che succede in campo ma anche l'atmosfera». Il Darmstadt non è l'unico club tedesco che offre questa possibilità ai tifosi non vedenti, riuniti dal 1991 a livello nazionale nel "Fanclub Seehunde", letteralmente "le foche". «La prima società è stata nel 1999 il Bayer Leverkusen racconta Schneider - ora tutti i club di Bundesliga e di seconda divisione danno questa possibilità, oltre a otto società di terza serie e alcune delle categorie inferiori».

«Normalmente - prosegue Florian i tifosi non vedenti ascoltano allo stadio i racconti delle partite in apposite postazioni dotate di cuffie o ai loro posti con dispositivi portatili simili. In alcuni casi, ma dipende dalle singole società, possono farlo pure da casa, con il live streaming». Un'opportunità che è stata fondamentale durante la pandemia, quando il calcio tedesco, il primo a ripartire, ha chiuso le porte degli stadi. «Molte società - dice Schneider - hanno messo a disposizione gratis sui loro siti i Blinden-reportage in tempo reale delle partite della loro squadra». Il racconto per i tifosi con disabilità visiva è anche il cuore dell'attività di T_Ohr, un progetto di Awo-Passgenau, ramo dedicato alle iniziative per i tifosi della Awo, importante realtà del no profit tedesco. «Siamo partiti nell'aprile 2018 - spiega Florian Schneider, che del progetto è uno dei referenti insieme a Maximilian Mohr - il nostro obiettivo è quello di far conoscere la realtà dei Blinden-reportage, di diffonderla e di migliorarla». «Se un club volesse iniziare con i racconti delle partite per le persone non vedenti o ipovedenti - precisa Schneider - ci può contattare e noi li incontriamo e li assistiamo. Tutto gratuitamente. Sotto il profilo tecnico non servono attrezzature né molto sofisticate né costose».

"T_Ohr", il cui nome richiama la parola tedesca Ohr, orecchio, e che gioca sull'assonanza con il termine Tor, gol, si occupa di chi racconta le partite. «Abbiamo pubblicato un manuale preparato tra gli altri con alcuni studiosi dell'università di Amburgo - racconta Florian - ma periodicamente ci incontriamo con le istituzioni con cui collaboriamo, con gli esperti e i Blindenreporter». Il futuro di T_Ohr, nominato nel 2019 per il premio tedesco per l'integrazione, è ambizioso. «Oltre ai progetti in ambito educativo - conclude Schneider - vorremmo estendere i Blinden-reportage a più società di 3.Liga e ad altri sport, per esempio basket e pallamano, di cui nel 2019 abbiamo raccontato i Mondiali maschili». Perché come recita lo slogan del progetto: «In futuro i tifosi non vedenti o ipovedenti si dovrebbe poter domandare non se possono partecipare, ma se vogliono farlo».

di Roberto Brambilla

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