sabato 19 settembre 2020

Più alunni con disabilità e meno prof di sostegno. Maturità, effetto Covid: raddoppiano i voti alti

Corriere della Sera del 19/09/2020

La fotografia della scuola. Pubblicato il dossier della scuola in Lombardia. Perse 10 mila iscrizioni in un anno, 2 mila solo a Milano: scende ancora nelle classi delle elementari e cala anche il numero degli studenti con cittadinanza non italiana.

MILANO. L’effetto Covid sull’esame di maturità è nero su bianco nel dossier della scuola in Lombardia pubblicato ieri: più che raddoppiate le lodi, i 100 e i voti sopra il 90. Dopo il lockdown per la pandemia e mesi di scuola a distanza l’indicazione del ministero era l’ammissione per tutti, e la linea condivisa è stata evitare stangate e premiare il merito. Ed ecco come è andata: nelle scuole della provincia di Milano sono stati quasi trecento gli studenti diplomati con lode e più di 1.500 con il Cento. Nel documento che viene pubblicato all’inizio di ogni anno scolastico i dati sull’esame di Stato sono nell’ultimo capitolo. Il dossier che fotografa il pianeta scuola in Lombardia si apre con il numero degli alunni. In calo. Scende ancora nelle classi delle elementari, e cala anche quello degli studenti con cittadinanza non italiana. Mentre è sempre più alta la percentuale di studenti con disabilità. In primo piano il bilancio sugli organici, che arriva mentre a Milano devono ancora partire le nomine dei supplenti perché la nuova graduatoria provinciale è in fase di revisione e i presidi intanto stanno chiamando dalle liste d’istituto «supplenti a tempo» che potrebbero essere sostituiti da chi ha un punteggio migliore.

Nel dossier del provveditorato i numeri dei posti previsti e delle assunzioni. «Il ministero ne ha autorizzate molte di più ma non abbiamo trovato candidati. I posti che saranno assegnati a supplenti quest’anno arrivano a 25 mila, contando anche i 10 mila chiesti in Lombardia per l’emergenza Covid», ricorda la direttrice dell’Ufficio Scolastico Augusta Celada. E sottolinea che resta l’emergenza degli insegnanti di sostegno: «Sale il numero degli studenti disabili e servono docenti specializzati. Si è arrivati a 25 mila posti, considerate anche le deroghe. Lo scorso anno erano meno di ventimila. E ad oggi ne mancano seimila». Ecco i dati sulle assunzioni a tempo indeterminato dai concorsi: a Milano nelle scuole dell’infanzia sono 234 ( 109 l’anno precedente) e alla primaria 935 (erano 619). Alle medie e alle superiori però lo scenario cambia: le assunzioni per le medie sono appena 31 ( erano 871), per le superiori 91 (582). «Per le scuole del secondo ciclo i concorsi sono stati banditi soltanto adesso e le graduatorie sono vuote», dice la direttrice dell Usr.

Così parte il nuovo anno nelle scuole della regione. In classe più di un milione di studenti. Diecimila in meno rispetto a un anno fa ( duemila in meno a Milano). «Il calo riguarda la scuola dell’infanzia e la primaria. È iniziato nel 2015 e non si ferma. Rispecchia l’andamento demografico e sono meno numerosi anche gli studenti stranieri», è la spiegazione di Celada. Nel dossier i numeri dei presidi, un migliaio in Lombardia. A ottantadue dirigenti è stato assegnato anche l’incarico di reggente in un secondo istituto. I presidi part time sono il doppio dello scorso anno. «Ci sono stati tanti pensionamenti, ma non soltanto: — dice Celada —. Dei 360 dirigenti nominati un anno fa 50, con la legge 104, hanno chiesto di tornare nella regione di provenienza e sono andati via». Infine i dati sulle scelte degli studenti. Aumentano i liceali (48%) in tutta la regione e a Milano sfiorano il 56%, un terzo sceglie l’istituto tecnico e il 13% si iscrive al professionale.

di Federica Cavadini

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