Il Giorno del 06/01/2021
MILANO. I più penalizzati in questi mesi sono stati gli alunni con disabilità: il 23% di loro durante il primo lockdown è stato completamente escluso dalla didattica a distanza. A fotografare la situazione è l'Istat nel suo rapporto "L'inclusione scolastica degli alunni con disabilità". Nell'anno scolastico 2019-2020 è cresciuto ancora il numero di alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane (+ 13mila, il 3,5% degli iscritti), in Lombardia sono 45.337 (14.823 nella provincia di Milano). In crescita anche il numero di insegnanti per il sostegno, con un rapporto alunno insegnante a livello nazionale migliore delle previsioni di legge, ma il 37% non ha una formazione specifica e ci sono disparità tra regione e regione. A livello nazionale il rapporto alunno/assistente è pari a 4,6; nel Mezzogiorno cresce a 5,5, con punte massime in Campania e in Molise dove supera, rispettivamente, la soglia di 14 e 11 alunni con disabilità per ogni assistente. La presenza di assistenti aumenta nelle regioni del Centro e del Nord (4,4) raggiungendo i livelli più alti nella Provincia Autonoma di Trento, in Lombardia e nelle Marche, con un rapporto che non supera la soglia di 3,1 alunni per assistente. Nel 37% dei casi si selezionano i docenti per il sostegno dalle graduatorie degli insegnanti su posto comune, senza formazione specifica per supportare al meglio l'alunno con disabilità. Questo fenomeno è più frequente nelle regioni del Nord, dove la quota di insegnanti curricolari che svolgono attività di sostegno sale al 47%. In una scuola su quattro mancano anche le postazioni informatiche per gli alunni con disabilità. Oltre alle certificazioni di disabilità in costante aumento, crescono gli alunni con bisogni educativi speciali: quest'anno sono 60mila in più, rappresentano l'11% degli iscritti nella scuola secondaria e il 6,5% nella scuola primaria di primo grado. (Si.Ba.)
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