domenica 7 marzo 2021

La portalettere Barbara nella Città dei fiori per Rai Pubblica Utilità

Gazzetta di Mantova del 07/03/2021

MANTOVA. Armata di sorriso, percorre ogni giorno il centro storico sul suo triciclo elettrico di Poste Italiane. Barbara Marsala, 50enne siciliana trapiantata per lavoro a Mantova da due anni, è un volto noto per tanti abitanti del centro storico. Al lavoro di portalettere, affianca, però, da molti anni una passione che l'ha portata fino a Sanremo. Marsala collabora, infatti, da quattro anni con Rai Pubblica Utilità. Il suo campo è quello delle audiodescrizioni, servizio che aiuta le persone con disabilità visiva a fruire in maniera più completa di film, spettacoli, opere teatrali.

«Questo è il mio secondo anno al Festival - racconta - L'audiodescrizione è rivolto a persone non vedente o ipovedenti. Selezionando il secondo canale audio della televisione è possibile ascoltare una speaker che in diretta descrive la scenografia, gli effetti luce sul palco, i gesti dei cantanti. Quando ci sono sketch comici, ad esempio, vengono spiegate anche le espressioni facciali o i movimenti del corpo».

Compito di Marsala è occuparsi della scrittura dei testi. Di fatto, il copione che poi viene letto dalle speaker. «Per questo sono tra le poche persone ammesse all'Ariston quest'anno. Devo seguire le prove per poter predisporre i testi. Tra le cose che cambiano ogni sera, ci sono gli abiti degli artisti in gara. Di conseguenza sono in contatto con i costumisti di tutti i cantanti e degli ospiti, che mi inviano la descrizione tecnica degli abiti. Che poi io descrivo nel copione. Molto, poi, dipende dalla bravura della speaker, in particolare quando ci sono improvvisazioni. E con Fiorello questo accade spesso».

L'emozione di trovarsi su quel palco non lascia indifferenti. «L'aspetto che amo di più è sentire la musica dal vivo, l'audio è pazzesco. L'artista che mi ha colpito di più? Loredana Bertè. Una persona molto carina, umile e disponibile con tutti.

Marsala ha sempre frequentato il mondo del teatro, fin dai 19 anni. Poi un master a Parigi le fece scoprire il mondo dell'audiodescrizione. Tanti anni a Roma, prima dello sbarco nella nostra città.

«Con Rai Pubblica Utilità solitamente mi occupo dell'audiodescrizione per film o eventi teatrali, come la prima della Scala. Sanremo è un'esperienza splendida, anche se il clima è diverso rispetto allo scorso anno, quando c'era molta gente. In questi giorni c'è tranquillità e in teatro ci sono soli pochi addetti ai lavori. A Mantova - conclude - riprenderò il mio lavoro di portalettere. Un ruolo che amo, visto che mi permette di parlare e conoscere a fondo le persone».

di Matteo Sbarbada

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