giovedì 24 novembre 2022

Biblioteca ciechi, SOS alla Regione

Il Giorno del 24/11/2022

Il vice presidente all'assessore Stefano Bolognini: «Servono fondi per tradurre in Braille testi e spartiti musicali».

MONZA. «Vorremmo il sostegno della Regione per la realizzazione del nostro Concorso di lettura in Braille, su cui abbiamo uno specifico progetto. E soprattutto stiamo valutando di presentare un emendamento alla legge di bilancio della Regione per ottenere un maggior riconoscimento per le nostre riscritture in Braille di testi e spartiti musicali». È andato dritto al sodo Nicola Stilla, vice presidente della Biblioteca italiana ciechi Regina Margherita nell'incontro con l'assessore regionale ai Giovani e alla comunicazione Stefano Bolognini, in visita alla realtà monzese che dal 1928 presta ogni anno oltre 60mila pubblicazioni in tutta Italia, tra narrativa, saggistica, romanzi, libri di scuola, e cinque riviste tra pubblicazioni informative di settore e magazine di attualità, oltre a centinaia di testi musicali. Stilla ha accompagnato l'assessore alla scoperta del cuore pulsante della biblioteca, nata in un'ala laterale della Villa Reale e che dal 1996 trova casa in via Ferrari. Si attraversa la zona più classica in cui i libri vengono custoditi in grossi volumi, alcuni risalenti ancora agli anni Venti. Un addetto mostra il sesto di dieci volumi che costituiscono l'intero romanzo de "I miserabili" di Victor Hugo. «Il territorio ha una realtà preziosa che non si conosce - osserva Bolognini - e che invece offre un servizio da preservare e valorizzare». Tra magazzino, zona di trascrizione e tipografia dove si stampano i testi nuovi, l'assessore ha incontrato anche i protagonisti della biblioteca, che rendono fruibili realtà culturali diverse anche ai non vedenti. Uno di questi è Gianluca Casalino, pianista concertista professionista non vedente che si occupa della riscrittura in Braille degli spartiti musicali. «La musica viene rappresentata per funzioni sequenziali - racconta Gianluca -, prima ci concentriamo sulla fase di apprendimento tattile e poi su quella di memorizzazione della mano destra e poi della sinistra. Quindi il tutto viene mandato a memoria già nella fase di studio, per poi utilizzare le mani per suonare. È un percorso complesso, ma ci permette di essere pronti per un concerto prima dei normodotati che studiano il pezzo e successivamente lo assimilano a memoria». «Gianluca è dipendente - spiega Stilla - ma esternalizzando il servizio, la riscrittura di uno testo di narrativa in Braille costa 4 - 5 euro a pagina, mentre per la musica il servizio costerebbe dai 10 ai 15 euro a pagina, perché sono rarissimi gli esperti competenti che se ne occupano. Per poter soddisfare sempre più utenti e avvicinare sempre più giovani non vedenti alla musica, sarebbe opportuno l'aiuto economico di Regione Lombardia». L'assessore si è impegnato a trovare il modo di includere tra le pieghe del bilancio anche un aiuto per i musicisti non vendenti. Bolognini si è poi intrattenuto con i diversi operatori, tra cui Sergio Toselli, tipografo storico. I testi in Braille sono una nicchia specializzata nel mare dell'editoria, quindi l'assessore ha chiesto a Sergio come fosse arrivato lì: «Negli anni Ottanta quando la biblioteca aveva ancora sede alla Villa Reale - ricorda Stefano - feci domanda per un lavoretto post diploma. Poi il mondo del Braille e la possibilità di essere d'aiuto a una tipologia particolare di fruitori mi ha affascinato e sono rimasto: quest'anno sono 30 anni».

di Cristina Bertolini

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