Corriere della Sera del 17/10/2023
Le pedane assenti sui mezzi pubblici. Attese e dinieghi su taxi e Ncc. L'inaccessibilità di negozi e hotel. Sosta selvaggia e intralci sharing.
MILANO. Le testimonianze: «Mobilità e vita sociale, triste sentirsi negato un diritto» «Un fedele amico di libertà». Questo il messaggio impresso sui palloncini colorati al raduno milanese per la XVIII Giornata nazionale del cane-guida. Poche parole che provano a descrivere l'immenso aiuto che gli amici a quattro zampe forniscono ogni giorno al padrone non vedente. Eppure, nonostante esista una legge che dal 1974 sancisce il diritto del cieco ad accedere liberamente in qualsiasi luogo pubblico o mezzo di trasporto in compagnia del suo fedele accompagnatore, spesso non viene rispettata.
Per avviare un dialogo attivo con la cittadinanza su queste discriminazioni dirette e indirette, ieri mattina i rappresentanti dell'Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), istruttori e famiglie si sono dati appuntamento in piazza San Babila, per raggiungere prima la sede della Prefettura e poi la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano. «Questi accompagnatori a quattro zampe riescono davvero a cambiare la vita delle persone non vedenti perché li rendono indipendenti - spiega Giovanni Fossati, presidente del servizio cani guida dei Lions di Limbiate - dal 1959 abbiamo addestrato e consegnato in tutta Italia 2.290 cani ma la lista d'attesa è ancora lunga: solo da noi aspettano 130 cittadini». Le testimonianze in piazza sono molte. La 42enne Nevina da sette anni e mezzo ha ricevuto Ida, un labrador che l'aiuta in tutto: «È una parte di me, mi ha aiutato anche nei momenti difficili ed è triste sentirsi negato un taxi nonostante sia un tuo diritto, o attendere molto tempo al centralino quando annunci di avere un cane-guida».
Ma non ci sono solo gli ostacoli sui mezzi di trasporto: «Mi è capitato tante volte di non poter entrare nei negozi e spesso sono stata cacciata anche dagli alberghi, ogni volta diventava una lotta» racconta la 30enne Chiara Murrone.
«In città le difficoltà sono molte e sono in aumento -- spiega Franco Lisi, direttore scientifico della Fondazione Istituto dei ciechi di Milano -- ci sono tanti problemi dovuti alla creazione di ulteriori barriere architettoniche. Penso alle piste ciclabili, che sono a volte mal gestite, o al parcheggio selvaggio dei monopattini e delle biciclette in sharing. C'è un problema di diffusione della cultura dell'accessibilità delle persone disabili e non vedenti. Il cane guida è molto importante per affermare il diritto all'autonomia e alla libera mobilità anche in questa città molto complicata». Alla manifestazione ha partecipato anche l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente, che ha depositato una proposta di legge per raddoppiare le sanzioni amministrative a chi impedisce il trasporto di cani-guida per non vedenti sui mezzi pubblici, sui taxi e sugli Ncc.
Le multe arriverebbero fino a cinquemila euro anche per chi ostacola l'ingresso degli accompagnatori a quattro zampe nei luoghi aperti al pubblico.
di Simona Buscaglia
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