lunedì 22 giugno 2020

Cassioli, il campione che non può vedere i suoi ori

La Stampa del 22.06.2020

Nato cieco, 33 anni, è il più forte sciatore nautico di tutti i tempi: ha vinto 25 Mondiali e 25 Europei. Giovedì 25 giugno sarà ospite degli Incontri in Blu del Galata Museo del Mare di Genova: diretta online dalle 18.

GENOVA. «Se ti piace lo sci sulla neve vedrai quello sull’acqua ti piacerà di più», gli aveva detto un’amica di sua madre. «L’unico dettaglio è che, non avendo mai visto una gara di sci nautico, non avevo proprio idea di quello che mi aspettava», racconta oggi Daniele Cassioli.

Trentatré anni, romano, nato cieco a causa di una retinite pigmentosa di origine genetica, Daniele è il più forte sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi. Nel suo palmarès ci sono 25 ori mondiali, altrettanti ori europei e 39 titoli italiani, oltre ai record mondiali nelle tre discipline in cui gareggia, slalom, figure e salto. Il campione sarà ospite giovedì 25 giugno del Galata Museo del Mare, da cui ripartiranno gli “Incontri in Blu 2020” dopo il debutto con Chris Bertish e la pausa forzata dei mesi scorsi per il lockdown: l’evento sarà trasmesso in diretta streaming dalle ore 18 sui canali Facebook e Youtube del museo.

Cassioli cresce a Gallarate, in provincia di Varese, con il padre Luigi, militare, collaudatore di aerei ed elicotteri, la madre Brunella e il fratello maggiore Davide. Sono i genitori ad avviarlo allo sport. Nuoto, karate, sci sulla neve e poi, nel 1995, a 9 anni, lo sci nautico. Un anno dopo entra nella nazionale paralimpica, nel 1997 i campionati italiani, nel 1998 l’esordio internazionale ai campionati europei e del Medio Oriente e la prima medaglia d’argento nello slalom. I primi ori arrivano nel 2000, agli Europei di Milano, nello slalom e nelle figure; nel 2001 il primo titolo italiano e nel 2003 il primo titolo iridato, l’oro nello slalom ai Mondiali in Florida. Da allora, non si è più fermato.

È stato eletto per tre volte atleta mondiale dell’anno dall’International Waterski & Wakeboard Federation, categoria disabili (2008, 2010, 2014) ed è stato l’unico atleta europeo paralimpico ad essere invitato nel maggio scorso agli Usa Masters Water Ski & Wakeboard Tournament in Georgia, il più prestigioso torneo di sport acquatici al mondo. È stato insignito del collare d’oro dal Comitato italiano paralimpico, di cui è ambassador e fa parte del Consiglio nazionale. Tre le medaglie d’oro al valore atletico del Coni.

Nella vita privata, ha conseguito il diploma al Conservatorio in Teoria e Solfeggio, suona il pianoforte e si è laureato cum laude in Fisioterapia, specializzandosi successivamente in Osteopatia, disciplina che ha esercitato per 10 anni come libero professionista. Oggi è formatore aziendale e mental coach. Testimonial di Avis e Telethon, è in prima linea nella promozione dello sport tra i bambini non vedenti. Ha anche vinto il titolo italiano di calcio a 5 non vedenti con il Crema.

Di recente, ha annunciato di pensare di dedicarsi al surf, per poter partecipare alle Paralimpiadi di Parigi 2024, non essendo lo sci nautico tra gli sport ammessi, così da poter coronare il sogno olimpico. Intanto, guarda agli Europei di slalom, figure e salto che dovrebbero tenersi a settembre in Italia (pandemia permettendo) e ai Mondiali previsti nel 2022 in Australia. «Lo sport – dice – può diventare quel pezzo di strada che c’è tra noi e la felicità. Quando pratico lo sci nautico non trovo quelle barriere architettoniche e culturali che incontro quando cammino per strada. Con gli sci ai piedi sono molto più libero di quando passeggio e indosso le scarpe».

Nel marzo del 2016, costretto a uno stop forzato a causa di un infortunio a una spalla ha cominciato a scrivere “Il vento contro”, il libro in cui racconta la sua storia, pubblicato da DeaPlaneta nel gennaio scorso. «Il vento a sfavore è una condizione che ti rallenta, che ti condiziona – ha detto Daniele -. Per me è la cecità, ma a chiunque può capitare di dover affrontare una condizione sfavorevole. Ma proprio quella condizione può rivelarsi inaspettatamente il trampolino di lancio per raggiungere nuovi obiettivi. Grazie alla mia cecità ho vissuto esperienze che altrimenti non avrei mai sperimentato. All’inizio è stata dura, ma senza questa disabilità non sarei io, sarei un altro e non è detto che sarei migliore e più felice. Gli aquiloni non si librano in aria proprio grazie al vento che spira in senso contrario?».

Gli Incontri in Blu.

«Per noi è un segnale importante di ripartenza anche se solo online, che segue la riapertura del Galata Museo del Mare. I nostri personaggi in blu sono donne e uomini che sono andati oltre le difficoltà. Mai come in questo momento c’è bisogno di ascoltare testimonianze di questo valore», dice Nicoletta Viziano, presidente del Mu.Ma Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni.

Gli “Incontri in Blu” ripartono il 25 giugno con Cassioli, in diretta streaming, evento a cui interverranno anche il presidente dell’Istituto David Chiossone Claudio Cassinelli e il vicepresidente e ad di Villa Montallegro e medico Francesco Berti Riboli. Il 2 luglio un altro incontro online nell’ambito dell’edizione live di Blue Economy Summit 2020 e poi un calendario più intenso tra settembre e dicembre. Gli “Incontri in Blu” sono voluti da Mu.Ma, Costa Edutainment, Associazione Promotori Musei del Mare e sono sostenuti da Gruppo Cambiaso Risso, Confindustria Nautica, Slam, Casa di Cura Villa Montallegro, dimora storica Hotel Palazzo Grillo, Genova Rent, Associazione Culturale Sintes, Immobiliare Courmayeur, Marmoinox, Reccotiles Natural Design, Tarros. I patrocinatori: Marina Militare, Regione Liguria (anche sostenitore), Federazione Italiana Vela, Yacht Club Italiano, One Ocean Foundation e Sky Ocean Rescue.

di Fabio Pozzo

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