Il Sole 24 Ore del 15/06/2021
ROMA. L'Unione italiana ciechi e ipovedenti (UICI), l'ente che rappresenta le istanze di circa 2 milioni di cittadini ciechi assoluti e ipovedenti, e Croce Rossa Italiana, la maggiore organizzazione di volontariato in Italia, hanno firmato oggi un accordo di collaborazione per promuovere programmi che favoriscano l'inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità, con particolare riferimento alle persone con disabilità.
L'accordo, che segna per Croce Rossa Italiana un nuovo percorso di attenzione sui temi dell'inclusione lavorativa come strumento di lotta alla povertà e alla emarginazione sociale, è stato sottoscritto in occasione dell'anniversario della nascita dell'Associazione (15 giugno 1864), con l'obiettivo di rilanciare il tema del lavoro nell'agenda umanitaria globale.
L'accordo, di durata annuale, rientra nel quadro di una collaborazione già attivata nel 2020 e che fu orientata alla promozione di una linea di intervento comune in tutto il territorio nazionale nell'ambito della più ampia emergenza sanitaria derivante dal diffondersi di Covid-19 per dare sostegno alle persone non vedenti e ipovedenti in condizione di svantaggio e vulnerabilità attraverso la consegna a domicilio di spesa e farmaci.
"La sigla di questo accordo – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana è il primo passo di un nuovo percorso strategico per la Croce Rossa Italiana, un impegno a tutto campo anche sui temi dell'inclusione lavorativa come elemento cardine per lo sviluppo e la sicurezza delle nostre comunità e per vincere la lotta alla povertà e all'emarginazione. Da sempre cerchiamo di raggiungere e dare risposte ad ogni tipo di vulnerabilità, volendo essere ‘ovunque per chiunque".
Per Mario Barbuto, presidente UICI "la valorizzazione professionale e l'inserimento occupazionale dei non vedenti è la chiave di volta per la loro piena cittadinanza, e siamo onorati di avere al nostro fianco in questa sfida un'organizzazione di soccorso umanitario del prestigio di Croce Rossa italiana e a cui, anche in virtù di questa sensibilità, destineremo il prossimo Premio Braille, massimo riconoscimento nazionale per chi si impegna in favore della disabilità visiva".
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