La Repubblica del 05.08.2019
CREA. “Il cane non può stare in chiesa”. È quello che si è sentita dire due domeniche fa Renata Sorba, coordinatrice della sezione di Asti di Apri Onlus, l’associazione ipovedenti e retinopatici, che era andata in visita con il suo cane guida York e alcuni amici al Santuario di Crea, nell’Astigiano. “Sono stata assidua frequentatrice del santuario per anni - racconta la donna che ha denunciato l’accaduto su Facebook - Quella domenica abbiamo deciso di fermarci alla messa delle 11. York si è sdraiato accanto a me come fa di solito quando mi accompagna in queste occasioni, un addetto alla raccolta delle elemosina, mentre stavo prendendo i soldi per fare la mia offerta, mi ha invitata a portare fuori il cane. Ha detto che se non lo avessi fatto avrebbe chiamato i carabinieri”.
Gli amici e molti dei presenti nel santuari si sono ribellati alle richieste dell’addetto difendendo la donna e il suo cane che, infatti, non ha lasciato la funzione. “Sono andata con York anche a prendere la comunione e il parroco non ha protestato. Il signore che mi aveva chiesto di andarmene non l’ho più visto - spiega Sorba - All’uscita della Chiesa, tanti che avevano assistito alla spiacevole scena, si sono avvicinati a me e a York per mostrarci la loro solidarietà.
Credo, comunque, che sia un episodio da raccontare e far conoscere a tutti: invitare una disabile con cane guida ad uscire durante una cerimonia così importante e di preghiera è stato come procurare un terremoto improvviso in un villaggio di notte. Ormai sono abituata a questi episodi ma ogni volta rimango sempre più incredula e non riesco mai a darmi una spiegazione”.
Fuori dal santuario c’è un cartello che recita “Vietato l’ingresso agli animali”, ma naturalmente l’invito non vale per i cani guida come York. “Un grazie a tutte quelle persone che hanno con molta eleganza e sinergia reagito e preso le parti di me e del mio meraviglioso amico a quattro zampe”, scrive ancora Sorba che in questi giorni ha ricevuto anche le scuse pubbliche del sindaco di Serralunga di Crea, Giancarlo Berto che ha voluto affidare a Facebook il suo messaggio.
“Carissima Renata - scrive il primo cittadino - leggo ora quanto da lei pubblicato e mi scuso personalmente per l'increscioso fatto accaduto a lei e a York, domenica, nel Santuario di Crea. Combatto nel mio Comune e nella vita in genere, ogni giorno contro l’ignoranza, predico ogni giorno l’accoglienza, Amo immensamente le persone e gli animali. Mi auguro che il volontario le porga immediatamente le sue scuse. Nell'abbracciarla le esprimo tutta la mia solidarietà, voglia dare una carezza al suo adorabile York”, conclude il sindaco invitando Sorba a visitare ancora il santuario, un invito che la donna ha già accettato.
di Carlotta Rocci
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