Superando del 07/07/2022
«In Ucraina – sottolineano dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – ci sono circa 160.000 ciechi assoluti e oltre 2 milioni e 100.000 ipovedenti. Sono bambini, ragazzi, adulti e anziani che non riescono a lasciare il Paese sotto attacco, oppure giovanissimi che hanno perso gli ausili necessari per scrivere e leggere, o ancora adulti o anziani, anche con disabilità gravissime o multiple, che scappano per mettersi in salvo. Li unisce l’impossibilità di pensare a un futuro, perché, anche laddove tentino di trovare rifugio nei Paesi confinanti con l’Ucraina, non possono accedere a strutture specializzate di accoglienza e supporto, ormai al collasso».
Tenendo dunque conto di ciò, la stessa UICI, in collaborazione con l’EBU, l’Unione Europea dei Ciechi, si è attivata in una gara di solidarietà che a partire dal territorio delle Marche, e in particolare la zona di Pesaro e Ascoli Piceno, e del Cuneese in Piemonte, si è via via estesa a tutta Italia, per aiutare i più fragili e i più dimenticati da ogni conflitto come è sempre il caso delle persone con disabilità. L’obiettivo è segnatamente quello di garantire ospitalità, inclusione scolastica, nel caso di studenti e studentesse, e supporto alle famiglie. Il tutto all’insegna del motto lanciato per raccogliere fondi, che è “La bellezza fiorisce dal sorriso di tutti i bambini”.
«E oggi – raccontano dall’UICI – Elisabeta, Sofia, Mattvi, Nicolai e Nicoleta hanno già iniziato a ritrovare questo sorriso, non più inseguiti dalle bombe, e tanti altri stanno iniziando a trovare rifugio in Italia. Elisabeta, 12 anni, cieca assoluta, oggi accolta presso una nostra struttura e sostenuta da diversi operatori, ha iniziato a superare il problema linguistico e grazie agli ausili tiflodidattici messi a disposizione, può continuare il suo percorso di apprendimento, ma soprattutto tornare a sorridere alla vita. Colpisce anche la storia di Sofia e Mattvi, 5 anni, ipovedente lei, cieco assoluto lui, che grazie ai libri tattili hanno ricominciato a condividere giochi e lettura con i loro compagni di classe, frequentando la scuola dell’infanzia. Si affianca a loro il piccolo Yaroslav, 3 anni appena compiuti, accolto a Pesaro insieme alla famiglia, dopo un lunghissimo viaggio, dove è stato inserito in un programma multidimensionale a carattere socio-sanitario e riabilitativo. Bimbo con pluridisabilità grave, tra cui epilessia, anomalie dell’encefalo e alterazioni delle funzioni neurovisive, Yaroslav è stato dapprima intercettato dal personale della Fondazione Policlinico Gemelli, per poi essere affidato alla Caritas, che ha offerto un alloggio gratuito, mentre il nostro personale si è fatto intermediario con i servizi sanitari ed educativi per accoglierlo e prendere parte a un percorso integrato di fisioterapia, neuropsicomotricità, assistenza e supporto alla famiglia».
«Ma c’è bisogno di fare di più, molto di più – proseguono dall’UICI – perché il flusso di persone, il mare della sofferenza non si arresta, il conflitto e anzi le necessità aumentano ogni giorno e non si riesce a farvi fronte. Per rilanciare dunque gli obiettivi di questa campagna, che a due mesi dall’avvio ha comunque consentito di raccogliere un primo importante nucleo di risorse e di dare supporto a decine di bambini, abbiamo anche promosso qualche giorno fa un’iniziativa di sensibilizzazione nel nella nostra web radio, Slash Radio, punto di riferimento per l’informazione verso il mondo della disabilità visiva, un’iniziativa che ha visto la partecipazione di tante personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, per portare il nostro appello a un pubblico ancora più vasto. Tra queste la giornalista RAI inviata speciale Tiziana Ferrario, Ugo Poletti, direttore di “Odessa Journal”, il musicista Max Tagliata, la pianista e cantante Silvia Zaru, il musicista Franco De Feo, la scrittrice Desi Icardi e molti altri».
«Con questa campagna – commenta Mario Barbuto, presidente dell’UICI – ci siamo posti un duplice obiettivo: da un lato sviluppare interventi a sostegno della popolazione colpita dalla guerra sia sul territorio dell’Ucraina, sia presso le istituzioni specializzate coinvolte nell’accoglienza nei Paesi confinanti, come Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia, attraverso la gestione e il coordinamento dell’invio di supporti e risorse. Dall’altro lato sostenere azioni di accoglienza sul territorio italiano in strutture specializzate nell’intervento, la riabilitazione e il supporto educativo e della famiglia per le persone con disabilità visiva. E lo abbiamo fatto, oltreché coinvolgendo attivamente le nostre Sezioni territoriali e attivando la collaborazione con l’EBU, facendo sistema con altre realtà sia interne alla nostra rete, sia esterne ma con le quali c’è un dialogo attivato da tempo, come è il caso di Caritas e Croce Rossa Italiana, perché c’è bisogno di un impegno corale e integrato, per dare risposte efficaci a una situazione di emergenza di questa portata. Per questo ci auguriamo che in tanti rispondano al nostro appello e ci aiutino a raccogliere più risorse possibile per aiutare tutte le persone che hanno bisogno di noi in questo momento».
Oltre, come detto, alle Sezioni territoriali dell’UICI, la campagna, che sta proseguendo tuttora – coinvolge gli Enti collegati all’Unione (l’IRIFOR, Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione, la Biblioteca per i Ciechi Regina Margherita di Monza, la Scuola Cani Guida-Centro Regionale Helen Keller, la Stamperia Regionale Braille di Catania, la IAPB, Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità e l’UNIVOC, Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi), oltre a diversi Istituti per Ciechi, quali l’Istituto Centro Regionale Sant’Alessio di Roma, l’Istituto per Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, l’Istituto dei Ciechi Florio e Salamone di Palermo, l’Officina dei Sensi di Ascoli Piceno e l’Istituto Ardizzone Gioeni di Catania. (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione: Angela La Terra (angela_laterra@yahoo.com).
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