venerdì 21 ottobre 2022

Test di Amsler: come valutare la salute della vista

Al Femminile del 21/10/2022

Il test di Amsler rappresenta un ottimo sistema per l’autovalutazione della visione centrale, un metodo pratico che può rappresentare un concreto aiuto per conoscere lo stato di salute dei nostri occhi.

Che cos’è la griglia di Amsler? A cosa serve? E chi è Amsler? Queste sono solo alcune domande che possono scaturire pensando a questo test che ci permette di valutare autonomamente lo stato di salute generale della nostra vista. Ci troviamo di fronte a uno strumento molto utile per capire se soffriamo di diversi problemi e che rappresenta un ottimo modo di tenere “sott’occhio” la nostra vista. Vediamo, quindi, insieme di cosa si tratta, la sua utilità e come svolgere il test per saperne di più.

Cos’è il test di Amsler?

Il test di Amsler è una prova diagnostica che venne usata per la prima volta nel 1945, nello specifico consta di una specifica griglia. Si tratta di un reticolo di linee verticali e orizzontali intersecate su uno sfondo bianco. Al centro del quadrato che si viene a formare si trova un pallino nero. Il primo test di Amsler era costruito da un foglio a quadretti, i colori erano però invertiti e lo sfondo era nero a differenze delle righe e del pallino che erano bianchi. Si trattava di un reticolato delle dimensioni di 10x10cm, il quale conteneva 400 quadratini. Come abbiamo visto oggi il test ha subito una semplice variazione di colori.

Si tratta di uno strumento utile per capire se sono presenti problematiche alla macula, una piccola regione specifica della retina che regola la nitidezza della visione. Si tratta di un sistema che ci permette di riconoscere i primi sintomi di un possibile disturbo ma che non sostituisce in alcun modo una visita specifica dall’oculista.

Qual è la sua utilità?

Il test di Amsler permette una prima autodiagnosi di possibili problemi alla retina e più specificatamente alla macula.

Nello specifico, attraverso l’osservazione della griglia è possibile individuare l’insorgere di un caso di metamorfopsia, uno dei sintomi più classici della degenerazione della macula. Quando parliamo di metamorfopsia facciamo riferimento a un disturbo visivo che consiste nella visione di oggetti deformati e distorti. Si tratta di un disturbo che è evidente quando il paziente si trova a percepire oggetti quali righe come ondulate o spezzate. È un sintomo molto insidioso perché spesso facilmente ignorabile, il soggetto potrebbe infatti accorgersi del problema solo in una fase avanzata quando ormai la degenerazione della macula ha portato alla compromissione dell’occhio nella sua interezza.

I soggetti diabetici dovrebbero prestare particolare attenzione a questo test, poiché il diabete predispone al rischio di patologie retiniche e maculari quali l’edema maculare diabetico. Il diabete può infatti portare alla compromissione dei vasi sanguigni della retina e la conseguente perdita di fluidi.

Questi, formando dei veri e propri ristagni all’altezza della macula, possono sollevarla portando a una visione deformata.

Da qui l’importanza dei controlli oculistici periodici per i diabetici e l’utilità del test di Amsler. È infatti molto facile accorgersi della distorsione visiva attraverso l’osservazione di linee dritte che potrebbero apparire storte o spezzate per via dell’insorgere della patologia.

Da sottolineare come questo test non sia in alcun modo un sostituto di una adeguata visita oculistica ma rappresenti in ogni caso un piccolo passo per tenere controllata la propria situazione.

A chi è consigliato?

I soggetti diabetici non sono gli unici a cui è consigliato sottoporsi a questo test. Possiamo dire, infatti, che quasi tutti possono sviluppare nel corso della propria vita una degenerazione maculare e chiunque potrebbe fare questo esame di autovalutazione.

Esistono comunque delle categorie per il quale è fortemente consigliato:

- Chi soffre di miopia particolarmente pronunciata;

- Soggetti che in passato hanno già sofferto di maculopatia;

- Individui con più di 50 anni;

- Persone a cui sono stati accertati fattori di rischio alla retina, quali drusen.

Come eseguire il test

Per eseguire il test è necessario munirsi di una griglia come quella nell’immagine alla fine del paragrafo.

Per rendere la prova valida è necessario utilizzare gli occhiali qualora ne facessimo normalmente uso e soprattutto far sì che l’ambiente dove verrà svolto il test sia sufficientemente luminoso.

Ora poniamoci a circa 30 cm di distanza dalla nostra griglia, una distanza che potremmo definire da lettura.

Dopodiché dobbiamo chiudere un occhio. Questo passaggio è fondamentale! Utilizzare entrambi gli occhi renderebbe vano il test, qualora ci fosse un problema a uno degli occhi quello sano compenserebbe la vista per l’altro.

È giunto quindi il momento di osservare la griglia per una decina di secondi, utilizziamo il pallino centrale come riferimento.

Analizziamo bene il riquadro e cerchiamo di capire se siamo in grado di vedere tutte le linee verticali e orizzontali dritte, il pallino e lo sfondo bianco.

Ripetiamo poi l’esercizio con l’altro occhio.

Ora giungiamo ai risultati del nostro test!

Esistono dei casi in cui questo piccolo esame può segnalarci qualcosa che non va, questo avviene quando:

- Le righe ci appaiono spezzate o fuori fuoco;

- Non vediamo bene il pallino;

- Ci appaiono delle macchie sulla griglia;

- Il reticolo ci appare deformato.

In questi casi è necessario contattare un oculista per svolgere ulteriori accertamenti sulla propria condizione.

Eseguire questo test è molto semplice, per questo motivo è consigliato munirsi di una griglia di Amsler per poter verificare la propria condizione a intervalli regolari di tempo. È da sottolineare come questo test non sostituisca in alcun modo una visita accurata da parte del personale medico predisposto.

Chi era Marc Amsler?

Marc Amsler (1891-1968) fu un importantissimo oculista svizzero. Primario a Losanna fino al 1935, divenne in seguito professore di oftalmia presso la prestigiosa università di Zurigo. Divenne particolarmente famoso per l’invenzione del test che porta il suo nome ma non è il suo unico merito. Produsse importantissimi studi sul distacco della retina e sulle patologie che interessano la macula, facendo così da pioniere a una specifica branca dell’oftalmia. Fu anche uno dei primi accademici a interessarsi allo studio delle cause e delle problematiche legate all’uveite.

Nel 1951 Amsler eseguì il primo trapianto di cornea al mondo a Zurigo.

di Matteo Baraldo (SEO editor)

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