Una carrellata di opere realizzate da artisti di fama nazionale e internazionale che possono essere ammirate non solo attraverso gli occhi, bensì, anche, attraverso il tatto per far scoprire alle persone cosiddette normodotate come “vedono” l’arte le persone non vedenti o ipovedenti. Grazie alla coinvolgente spiegazione delle giovani guide, studenti del Liceo Artistico Pandini - Piazza di Lodi e Sant'Angelo Lodigiano e del Liceo Scientifico Gandini di Lodi, i numerosi partecipanti hanno potuto ammirare l’arte in modo diverso.
Tanti i visitatori che hanno deciso di tuffarsi in questa avventura e che hanno accolto l’invito a coprire gli occhi con una mascherina e a farsi guidare in questo meraviglioso mondo. Un’esperienza definita dalla maggior parte dei visitatori emozionante ed interessante, ma imparare a “vedere al buio” è stata anche l’occasione per ricordare l’importanza della vista e della sua tutela. “Bellissimo riscoprire e ricordarsi di avere occhi anche nelle mani e di vedere un sacco di bellezza anche con una mascherina sul viso”, ha scritto un visitatore al termine della visita guidata. Una visita guidata particolare dove i piccoli gruppi di partecipanti, vanno alla scoperta delle opere creando una sorta di trenino, per stare vicini. E poi arrivati davanti a ogni opera, mentre ascoltano le spiegazioni dei giovani ciceroni “hanno guardato” toccando quelle meravigliose opere.
La mostra è stata curata da Mario Quadraroli e Mario Diegoli, con il patrocinio della Provincia di Lodi, del Comune di Lodi e della Bcc Centropadana. Ricordiamo che gli ultimi giorni della mostra sono sabato 29 aprile e domenica 30 aprile dalle 9.30 alle 12.30, e dalle 15 alle 19.
Barbara Apicella
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