Press-IN anno XI / n. 357
L'Eco di Bergamo del 03-02-2019
BERGAMO. Iniziative. La mostra è visitabile da ipo e non vedenti fino al 24 febbraio a Palazzo Polli Stoppani in Città Alta.
Un percorso dedicato con l'App in Chiostro e audioguide Musei per tutti, musei accessibili, musei senza barriere: il tema dell'accessibilità al patrimonio culturale negli ultimi anni è oggetto di acceso dibattito, di iniziative e anche di importanti campagne di comunicazione.
Eppure, nell'immaginario collettivo quando si sente pronunciare la parola «accessibilità» ancora si pensa fondamentalmente a una «rampa di scale». In realtà, il pubblico che ha bisogno di attenzioni speciali è eterogeneo e il tema dell'accessibilità non può essere semplicemente ricondotto a barriere di tipo fisico ma riguarda anche le difficoltà sensoriali, cognitive, economiche e in senso più ampio, di formazione culturale. In questa direzione si muove il progetto messo in campo dall'associazione culturale in Chiostro, con il sostegno di Fondazione Comunità Bergamasca, nell'ambito della mostra «L'incanto svelato», visitabile fino al 24 febbraio a Palazzo Polli Stoppani in via S. Giacomo in Città Alta. In primo luogo, l'ingresso all'esposizione è gratuito, scelta che va nella direzione dell'inclusione di quel «non pubblico» di mostre e musei, come le famiglie, gli anziani o persone con limitate possibilità economiche, per il quale il costo del biglietto d'ingresso può essere un ostacolo alla fruizione. Per venire incontro alle esigenze di chi ha disabilità sensoriali, poi, il percorso espositivo è stato attrezzato con dispositivi ad hoc: «Grazie al supporto di Fondazione della Comunità Bergamasca - spiega il presidente di inChiostro Marco Ceccherini - da un paio di anni stiamo sviluppando una App che rende l'arte accessibile a tutti. Il progetto, già sperimentato nel complesso dell'abbazia di S. Paolo d'Argon, ora è stato applicato alla mostra in corso, collocando nelle sale espositive cinque sensori speciali che si attivano automaticamente quando il visitatore si avvicina, mettendo a disposizione tramite la App contenuti multimediali. Sono strumenti pensati in particolare per la fruizione da parte di persone ipo o non vedenti, ma che si trasformano in audioguide utili per tutti i visitatori, che possono ascoltare descrizioni e didascalie muovendosi liberamente tra le opere d'arte e gli ambienti del palazzo». Per usufruire di questo percorso è sufficiente scaricare sui propri dispositivi la App inChiostro (gratuita sia per Android che Apple), e tenerla accesa durante la visita alla mostra. Sabato 23 febbraio, alle ore 14, invece, inChiostro organizza in occasione della mostra l'itinerario «Paesaggio e fortezze», un tour guidati gratuito lungo le mura venete, aperto a tutti e consigliato anche al pubblico dei non udenti perché non mancherà un interprete LIS (ritrovo a Porta S. Agostino, prenotazioni su inchiostroarte.it).
Una sperimentazione, quella nell'ambito de «L'incanto svelato», che ci invita a ripensare il tema dell'accessibilità, non come un problema squisitamente sociale ma che coinvolge in senso più ampio il concetto di fruizione dell'arte e della cultura: «Il tema dell'accessibilità è il tema dell'accoglienza - conclude Ceccherini - non necessariamente riservato a chi ha una disabilità fisica o sensoriale. L'obiettivo è di garantire a chiunque la fruibilità del patrimonio culturale e la condivisione della bellezza dell'arte e delle emozioni che suscita. Pensiamo alle famiglie con i bimbi nei passeggini, a chi è anziano o semplicemente stanco, a un bambino che non sa leggere o a una persona che ha dimenticato gli occhiali».
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