domenica 6 febbraio 2022

Il cane-guida è un compagno di vita: sempre al fianco della persona disabile

AT news del 06/02/2022

Si chiama cane-guida, ma è molto più di un cane che aiuta a destreggiarsi tra le strade della città. È un prolungamento della persona disabile: è le sue braccia, le sue gambe, le sue orecchie, i suoi occhi.

A spiegarcelo è Renata Sorba, astigiana non vedente che la nostra redazione di ATnewsKids ha avuto il piacere di intervistare.

Quanti cani guida ha avuto?

Io ho avuto due cani-guida, Rudy e York. Sono stati per me compagni di vita. Tra di noi si è instaurato un rapporto simbiotico, di complicità. Con un cane guida si sta insieme tutto il giorno, 24 ore su 24. Sono animali molto protettivi, che non solo aiutano a muoverci, ma danno protezione, difendono da possibili pericoli.

Tutti i cani possono diventare delle guide?

Non tutti i cani possono diventare delle guide e sono necessari corsi sia per gli animali sia per le persone. Tra i cani più adatti ci sono i Labrador perché sono intelligenti e docili. Ci sono delle scuole che li addestrano come quella di Limbiate in Lombardia.

Cosa intende per corsi per animali e per persone?

C’è un lavoro di addestramento del cane e di formazone del futuro padrone. Da un lato bisogna insegnare all’animale i percorsi abituali della persona disabile per andare a lavoro, tornare casa, per recarsi nei negozi e per prendere i mezzi pubblici. I cani imparano facilmente grazie alla loro grande memoria. Nel raggio del quartiere riescono a memorizzare fino a 20-30 percorsi. Ogni volta che devono imparare un nuovo tragitto deve venire un addestratore per mostrarglielo. Dall’altro lato anche il padrone deve essere formato: deve imparare il modo giusto di rapportarsi al cane, impartendo ad esempio i comandi giusti.

Come si fa?

I comandi sono dati in tedesco con monosillabi secchi e molto comprensibili. Il cane aiuta a procedere tra le strade della città, ma è il padrone che decide dove andare. Il cane indossa una pettorina con un maniglione a cui si tiene la persona disabile. La comunicazione tra cane e persone avviene proprio attraverso quel maniglione: il cane infatti dà dei segnali per far capire che è necessario rallentare, fermarsi o che ci sono ostacoli.

E se decide di andare in posti che il cane non ha mai visto?

In quel caso devo farmi accompagnare da amici, ma il cane è sempre presente. Si adegua alle situazioni e sta sempre allerta per proteggere. I cani guida sono molto apprensivi e attenti. Si adagiano a terra, ma continuano a controllare tutto ciò che succede intorno a loro e al loro padrone. Una volta con York sono andata dal dentista: non ha smesso un attimo di fare attenzione a tutti i movimenti del medico, controllando che non mi venisse fatto alcun male.

Perché ha deciso di prendere un cane-guida?

Per avere privacy e autonomia. Grazie al cane guida non devo chiedere aiuto ad altri. Senza un cane-guida si ha meno indipendenza, cosa per me fondamentale.

I cani guida sono tutti uguali?

Ogni cane guida ha una sua storia. Rudy e York sono stati molto diversi. Rudy mi ha accompagnata quando stavo diventando cieca. York è arrivato quando ormai ero già diventata cieca. York e io abbiamo fatto un bellissimo pezzo di strada insieme in cui arte, poesia e letteratura sono stati al centro delle nostre vite. York mi ha accompagnata sul palco teatrale dove recitavo, ha partecipato a numerosi eventi che ho organizzato e ha persino vinto dei premi letterari per dei componimenti che io ho scritto per lui. Abbiamo fatto cose bellissime insieme. Purtroppo se ne è andato troppo presto. Ora aspetto un altro cane, un nuovo cucciolone.

Cosa succederà quando le consegneranno il nuovo cane?

Il primo contatto avviene attraverso lo spazzolamento e le coccole. Sono poi necessari 15 giorni di affiatamento per conoscere l’ambiente. In quei giorni non si pratica la guida con il maniglione. In seguito dovrò partecipare ad un corso al centro di addestramento. Infine potrò avere il supporto per farmi guidare. Ci sarà molto lavoro da fare da parte di tutti e due, dove fondamentali saranno le regole. I cani guida hanno orari precisi per mangiare, per uscire fuori, dovrò insegnarli a non saltare sul letto o sul divano…

A proposito di regole, come bisogna comportarsi quando si incrocia una persona disabile con un cane guida?

Anche in questo caso ci sono regole da rispettare. Non bisogna dare da mangiare all’animale. Io non vedo cosa gli viene dato e potrebbe essere anche qualcosa che gli fa male. Prima di toccarlo bisogna chiedere sempre al padrone se si può. Se qualcuno mi chiede di accarezzare il mio cane io non ho problemi, ma bisogna sempre chiedere prima. Infine non bisogna distrarre l’animale durante la guida, soprattutto in determinati momenti delicati come l’attraversamento della strada o la salita e discesa di scale.

Ma i cani-guida possono andare ovunque?

Certo! Lo prevede anche la Legge n. 34 del 14 febbraio 1974 “Accesso gratuito per i cani guida per non vedenti sui mezzi di trasporto ed esercizi pubblici”. Anzi se qualcuno vieta l’ingresso ad un cane guida in qualsiasi luogo pubblico può essere multato con una somma che può variare da 500 fino a 2.500 euro.

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