venerdì 20 agosto 2021

Luino, caso dipendenti disabili in Comune

Luinonotizie.it del 20/08/2021

“Adempiere in modo celere per evitare discriminazioni”. Sul caso, denunciato dal consigliere Artoni, al quale ha risposto la vicesindaca Sonnessa, interviene la sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

La scorsa settimana il consigliere comunale Furio Artoni aveva denunciato il caso riguardante una “Mancata tutela di dipendenti con disabilità da parte dell’amministrazione comunale”, al quale aveva risposto direttamente la vicesindaca Antonella Sonnessa, con delega al Personale, che aveva rimandato al mittente le critiche, rispondendo che “La tutela dei più deboli è impegno quotidiano” della giunta guidata da Enrico Bianchi.

A sua volta, però, l’avvocato Artoni e capogruppo di minoranza di “Azione Civica per Luino e frazioni” aveva controreplicato ulteriormente, chiedendo all’amministrazione un “intervento in modo chiaro, pubblico e trasparente”. Oggi, però, a prendere parola è il presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus, Sezione Territoriale di Varese, il professor Pier Carlo Cremona.

“Lo Stato Italiano ha affidato ad U.I.C.I. la rappresentanza e la tutela degli interessi di coloro che hanno perso la vista o hanno patologie visive invalidanti – ha esordito il professor Cremona -. Avendo appreso dagli articoli pubblicati su questo giornale negli scorsi giorni che la disabilità visiva e la relativa integrazione lavorativa sono divenute oggetto di dibattito politico e amministrativo, ho ritenuto moralmente doveroso chiarire ai cittadini di Luino la suddetta questione dal nostro punto di vista. Nel merito ci limiteremo a rilevare i soli fatti e non le parole o le promesse perché i fatti sono quelli che dimostrano l’adempimento o meno da parte degli Enti e delle Autorità preposte al rispetto delle leggi”.

“Un fatto che tutti possono appurare è la presenza di un problema non risolto all’interno del Comune di Luino, altrimenti non sarebbe argomento di discussione politica in cui non vogliamo entrare – continua il presidente -. Il nostro atteggiamento è quello del buon padre di famiglia e, dunque, abbiamo messo gratuitamente le nostre capacità e competenze a completa disposizione della passata amministrazione comunale di Luino, circa 3 anni fa“.

“Abbiamo cercato un dialogo anche con la nuova amministrazione – prosegue ancora Cremona -, in vista della possibilità di attivare e condividere percorsi mirati ad implementare e riconsolidare le competenze del nostro assistito, che nel frattempo si è mosso autonomamente con grande solerzia ed efficienza. Negli ultimi contatti telefonici intercorsi con i dirigenti politici ed amministrativi del Comune di Luino, è stata rilevata una certa difficoltà nella comunicazione interna che, purtroppo non ha aiutato la situazione“.

“In ogni caso è possibile affermare che se si avesse l’ardire di mettere alla prova il nostro assistito per un tempo determinato in un altro ruolo, vista la grande esperienza lavorativa maturata proprio all’interno di tale Comune, si potrebbe rimanere positivamente impressionati nel constatare che anche noi sappiamo ‘fare’ come i normodotati, ovviamente in modo differente e con tempi diversi, ma con risultati ottimi. Dateci la possibilità di dimostrarvi ciò che sappiamo fare e permetteteci di aiutarvi”, continua ancora il presidente U.I.C.I..

“La nostra attività comporta una costante azione di supporto e segnalazione delle soluzioni possibili nel solco della vigente normativa che offre anche un sostegno economico all’implementazione hardware software che rendono le postazioni di lavoro accessibili. Collaboriamo periodicamente con aziende ed enti pubblici al fine di fornire assistenza ai loro dipendenti con problemi di vista”, afferma ulteriormente.

“Alla luce delle considerazioni esposte, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS – Sezione di Varese invita a garantire la piena accessibilità delle postazioni di lavoro in modo da permettere a coloro che sono portatori di disabilità visiva di lavorare in modo integrato nel proprio posto di lavoro per poter dare l’apporto di cui sono capaci. Tale obiettivo può essere raggiunto solo attraverso l’adozione di ausili idonei e regolarmente funzionanti che devono essere predisposti dal datore di lavoro per consentire una postazione idonea alle caratteristiche fisiche dei lavoratori con una disabilità visiva. Pertanto invitiamo coloro che devono provvedere in tal senso ad adempiere in modo celere e adeguato, evitando discriminazioni o inerzia”, conclude il professor Pier Carlo Cremona, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus, Sezione Territoriale di Varese.

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