Corriere della Sera del 04/01/2022
L’uomo, ipovedente e consigliere regionale dell’Unione italiana ciechi ha chiamato il 112 e con la mediazione degli agenti è riuscito a entrare in chiesa.
TORINO. Lasciato fuori dal Duomo di Torino perché accompagnato dal suo cane guida. «Se solo ci fosse più informazione - chiosa Vittorino Biglia, ipovedente e consigliere regionale dell’Unione italiana ciechi - Il cane guida per un non vedente rappresenta i suoi occhi, non è piacevole sentirsi dire che deve essere lasciato fuori. È accaduto nel duomo di Torino. Non bisogna lasciar correre, casi come questi devono essere segnalati». Vittorino Biglia ha così deciso di chiamare la polizia che poi lo ha fatto entrare in chiesa.
Biglia che risiede Imperia, dove è coordinatore del gruppo di lavoro cani guida per il consiglio regionale dell’Unione italiana ciechi, lunedì mattina era a Torino con la sua famiglia e il suo inseparabile cane guida, il labrador nero Spritz. Volevano visitare il presepio di Matera allestito in Duomo. «Mi hanno detto che io non potevo entrare con il cane. Così come dicevano i cartelli. Ho cercato di spiegare all’addetto che era un cane guida e che per legge ha libero accesso nei luoghi aperti al pubblico ma non c’è stato modo di fargli cambiare idea». Così ha deciso di chiamare il 112.
Sono intervenuti gli agenti che hanno fatto da mediatori, e Biglia con Spritz sono entrati, riuscendo a visitare la chiesa anche grazie a una volontaria che era in chiesa e a farsi descrivere dai suoi familiari il presepe e le navate. Già a Torino anni fa Vittorino Biglia aveva vissuto una disavventura sempre in compagnia del suo cane. In quel caso non volevano farlo entrare in ospedale «ma ho spiegato che esiste una legge, è importante saperlo. La mia non è voglia di fare polemica ma di far conoscere una legge, la numero 37 del 1974, che molti non conoscono. Servono educazione e informazione, solo così è possibile far conoscere la reale importanza di un cane guida. Come associazione di categoria abbiamo fatto molto ma non basta perché la gente non è informata. Il cane guida rappresenta gli occhi per chi non vede, è importante capirlo».
di Floriana Rullo
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