Il Giornale di Vicenza del 18.09.2019
Presentata l'applicazione promossa dal Lions Club per rendere accessibili 500 punti d'interesse. Musei, farmacie e siti del Pigafetta.
VICENZA. Uno strumento per muoversi in città anche in presenza di ridotte capacità visive. Sviluppato a Firenze e rilanciato a Vicenza, grazie all'impegno del Lions Club Vicenza Palladio, il progetto "L'occhio della città intelligente" è un'app per smartphone e tablet che ha lo scopo di supportare la mobilità autonoma delle persone ipovedenti o non vedenti nello spazio urbano. L'iniziativa è stata presentata ieri mattina in sala Stucchi dal sindaco Francesco Rucco, dal governatore Lions del distretto Ta1 (che comprende anche la provincia di Vicenza), Guido Cella, dalla referente del progetto, Elena Appiani, dal presidente del Club Lions Vicenza Palladio, Vincenzo Riboni, da alcuni esponenti dei distretti Lions toscani e da Sandra Zecchi, dell'università di Firenze, alla presenza del presidente dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti di Vicenza, Claudio Dal Santo. Obiettivo dell'app è rendere facilmente accessibili, durante gli spostamenti a piedi o coi mezzi pubblici, quasi 500 punti di interesse della città, tra strutture sanitarie, wi-fi, musei, monumenti, biblioteche, chiese, farmacie e impianti sportivi. Sono stati aggiunti, inoltre, 15 punti di interesse relativi all'itinerario di Pigafetta messi a disposizione grazie all'associazione Liberi pensatori. Lo strumento permette varie azioni: la definizione di un percorso ottimizzato per raggiungere una determinata località, la localizzazione dell'utente all'interno della città, la condivisione della propria posizione con alcuni contatti selezionati e l'accesso alle informazioni di contesto. Punto di forza, infatti, è l'integrazione tra un sistema di navigazione evoluto (Gps) e i dati forniti dalle reti civiche comunali e dalle aziende di trasporto pubblico. È il distretto LA Toscana ad aver sviluppato, per primo, l'app, commissionandola all'università di Firenze. Il Lions Club Vicenza Palladio ha, quindi, sposato l'idea, proponendo al Comune di replicarla con l'obiettivo di renderla più accessibile la città. «Questo progetto - commenta il sindaco - si lega strettamente al Peba, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche al quale stiamo lavorando da più di un anno e che porteremo in consiglio comunale a fine mese, insieme con le associazioni e i progettisti: un segnale importante di attenzione che, come amministrazione, vogliamo dare alle persone con disabilità».
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