lunedì 30 settembre 2019

La disabilità è trasversale a tutte le leggi e le politiche dell'Unione Europea

Superando.it del 30.09.2019

Libera circolazione, trasporti, digitalizzazione, Fondi Europei, leggi antidiscriminazione, lavoro e molto altro ancora: le persone con disabilità sono interessate praticamente da tutte le leggi e le politiche dell’Unione Europea. Per questo otto eurodeputati e nove organizzazioni di persone con disabilità, tra cui anche il Forum Europeo Sulla Disabilità, hanno chiesto, con una lettera/appello, che l’Unità per la disabilità della Commissione Europea venga trasferita al Segretariato Generale di quest’ultima, rafforzando le azioni nel settore sia in termini di risorse finanziarie che umane.

In queste settimane sono stati in molti, nel nostro Paese, a chiedere al nuovo Governo Conte una struttura stabile e solida che coordini le azioni in àmbito di disabilità, sapendo rivolgere a tali azioni i finanziamenti più adeguati.

Su una linea di lavoro neon troppo dissimile si sono mossi otto deputati del Parlamento Europeo e nove organizzazioni continentali di persone con disabilità, tra le quali anche l’EDF (European Disability Forum), chiedendo, con una specifica lettera/appello, che l’Unità di Bruxelles responsabile per la disabilità venga trasferita al Segretariato Generale della Commissione Europea, per potersi concentrare solo sulla disabilità stessa e rafforzare le azioni del settore sia in termini di risorse finanziarie che umane.

«Che si parli infatti di libera circolazione – viene sottolineato dall’EDF -, di trasporti, di digitalizzazione, di Fondi Europei, di leggi antidiscriminazione, di strategie per il lavoro e di altro ancora, le persone con disabilità sono praticamente interessate da tutte le leggi e politiche dell’Unione».

I firmatari della lettera/appello riconoscono per altro come incoraggiante il passo di volere aggiungere ai compiti di mandato di Helena Dalli, nuova Commissaria Europea all’Uguaglianza e alla Partita di Genere, anche il rispetto degli obblighi dell’Unione nei confronti della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

«E del resto – ricordano ancora dall’EDF – l’Unione Europea ha ratificato la Convenzione come Ente Regionale, il che significa che essa stessa – e non solo gli Stati Membri – ha obblighi vincolanti che si estendono a tutte le sue competenze. È per questo che l’Unità responsabile della disabilità deve fungere da snodo centrale, per garantire che la Convenzione sia rispettata e attuata in tutte le politiche. In tal senso, la collocazione dell’Unità per la Disabilità nell’àmbito del Segretariato Generale della Commissione, ovvero in una posizione preminente e con risorse adeguate, potrà facilitare il raggiungimento di questo obiettivo».

«La lettera di missione alla Commissaria Dalli designata per l’Uguaglianza – conferma e aggiunge Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF – include l’attuazione della Convenzione. L’Unità responsabile della disabilità dovrà dunque essere sotto la sua diretta supervisione e avere accesso centrale e diretto a tutte le politiche pertinenti».

La lettera/appello degli Europarlamentari e delle organizzazioni di persone con disabilità ha già un precedente, quando nel 2009 l’Unità per la Disabilità era stata trasferita presso la Direzione Generale Giustizia, insieme ad altri servizi, per combattere l’antidiscriminazione e l’uguaglianza. Un trasferimento, questo, rispetto al quale si fece marcia indietro nel 2014. (S.B.)

Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la collaborazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Comunicazione EDF (André Felix), andre.felix@edf-feph.org.

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