Redattore Sociale del 26/07/2021
BOLOGNA . Si chiama "Pregiudizi: pensieri e parole" la nuova iniziativa proposta dal blog "Le lenti del pregiudizio", ideato e curato da Katia Caravello, giornalista cieca, con Carlo Duò e Daniela Fordalisi, anche lei con disabilità visiva. Obiettivo del progetto è "fare cultura su quei temi che sono frequentemente oggetto di pregiudizi e stereotipi", ispirandosi ai "valori espressi nella Carta di Assisi e, parlando di disabilità, nel Decalogo della buona informazione sulla disabilità di Franco Bomprezzi".
La nuova rubrica, "Pregiudizi: pensieri e parole", si pone come "spazio in cui approfondire temi delicati attorno ai quali insistono pregiudizi e stereotipi che fanno male, non solo a chi ne è oggetto, ma alla società nel suo complesso - spiega Caravello - Lo faremo dialogando con esperti, giornalisti e raccogliendo voci di strada, singoli cittadini e reti sociali. Il nostro intento è quello di farne un appuntamento regolare, da trasmettere dall'autunno in diretta sui nostri canali social".
Nel "numero zero" della rubrica, il cui video è pubblicato sul canale Youtube del blog, "si è parlato di come si diffondono pregiudizi e stereotipi e di come influenzano la vita dei singoli e della collettività - riferisce Caravello - riflettendo anche sul ruolo giocato dai media. In questa prima puntata abbiamo sentito Pina Lalli, professore ordinario di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Università di Bologna e curatrice dell'Osservatorio di ricerca sul femminicidio, e Chiara Ludovisi, redattrice dell'agenzia Redattore Sociale.
Il progetto, le "lenti".
"Le lenti del pregiudizio è un luogo virtuale in cui si parla di benessere psicologico e salute mentale, di tossicodipendenza e dipendenze patologiche, di disabilità, di minoranze etniche e religiose, di orientamenti sessuali, di questioni di genere e di tanto altro - spiega Caravello - I temi vengono trattati in modo semplice, ma non semplicistico, al fine di sfatare falsi miti, smontare pregiudizi e superare stereotipi, raccogliendo la voce dei protagonisti e il parere degli esperti (docenti universitari, psicologi, medici, psichiatri e così via). La nostra mission - conclude Caravello - è combattere pregiudizi e stereotipi dove fanno più danni, con gli strumenti della scienza e della conoscenza. Crediamo che questa sia l'unica strada per liberarsi di quelle lenti che, indossate inconsapevolmente, deformano la realtà, influenzando opinioni, scelte e relazioni interpersonali".
Insieme a Katia Caravello, dello Staff redazionale fanno parte stabilmente Daniela Fiordalisi e Carlo Duò. Il progetto ha ottenuto il sostegno di diverse realtà culturali ed associative: l'associazione culturale Firstmaster di Roma, Ebookecm e Ebookscuola, l'Istituto Luigi Configliachi per minorati della vista di Padova, l'associazione GiULia ( GIornaliste Unite LIbere Autonome di Roma), l'Associazione fra professionisti Extrafondente di Bologna, l'associazione culturale EOS di Bologna.
Nessun commento:
Posta un commento