La Repubblica del 14/09/2021
BOLOGNA. Un "Don Giovanni" da ascoltare, ma anche da toccare. L'ultima sfida dell'Orchestra Senzaspine, il collettivo di musicisti guidati da Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani, è proporre Mozart a chi non può sentirlo e raccontarlo a chi non può vederlo.
La strada verso il Teatro Duse, dove il 5, 6 e 7 novembre è di scena il capolavoro mozartiano, è ancora lunga. E proprio per questo ieri mattina al Mercato Sonato, il quartier generale dell'Orchestra Senzaspine, è cominciata la chiamata a raccolta di numerose realtà associative che macinano sforzi quotidiani per favorire l'inclusività e l'accessibilità culturale a favore di non udenti e non vedenti, dall'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza alla Fondazione Gualandi, dall'Ens ( Ente Nazionale Sordi) a Fiadda Emilia- Romagna ( Associazione per i diritti delle persone sorde). Nel preparare lo spettacolo - che vedrà a sua volta la collaborazione dell'Accademia di Belle Arti per le scene e dell'Antoniano per i costumi - i Senzaspine organizzeranno laboratori sulla percezione per avvicinare alla musica di Mozart chi con i soli sensi non potrebbe arrivarci.
«Si tratta di aiutare a sviluppare sensibilità diverse - spiega Tommaso Ussardi, sul podio dell'Orchestra Senzaspine per questa nuova produzione -. I modi sono i più svariati: attraversando i luoghi del palcoscenico, toccando i tessuti, mostrando gli attrezzi di scena e il dietro le quinte, ma anche organizzando laboratori di canto senza l'uso della voce, guardando i gesti delle mani e i movimenti delle labbra. Queste sono solo alcune delle forme alternative per la decodificazione di linguaggi, spesso inaccessibili. Nel farlo, cercheremo di non essere semplicemente didascalici, ma proveremo a restituire il significato più profondo dell'opera».
Anche il libretto del Don Giovanni sarà pensato per essere usufruito da tutti, con una storia illustrata e semplificata della trama accanto alla traduzione in caratteri braille. E per i non udenti ci sarà la possibilità di accedere a una descrizione audio e video nella lingua dei segni tramite un Qr Code inserito nel libretto.
L'opera sarà preceduta da una tre giorni di musica al Giardino Parker Lennon (via del Lavoro, dal 17 al 19 settembre), con spettacoli di circo, danza, teatro e hip hop, commistioni di generi e linguaggi ibridi accessibili anche alle persone con disabilità sensoriali. «L'abbiamo chiamata Mozart Fest ispirandoci al nome Wolf-Gang: ci piace giocare con immaginari opposti, tra musica classica e cultura popolare» . Nessuna sorpresa, quindi, se si vedranno show di free style a suon d'orchestra o lezioni di break dance e street art a tema mozartiano. Il catalogo è ancora tutto da scrivere. (lu.bac.)
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