mercoledì 5 febbraio 2020

Marocco, persone non vedenti in piazza

Redattore Sociale del 05.02.2020

"Viviamo una vita non degna" Incatenati e cosparsi di benzina, hanno bloccato una delle maggiori vie di Marrakesh per denunciare pubblicamente la loro condizione: "Non abbiamo nulla. Non abbiamo lavoro, non abbiamo soldi per mangiare".

MARRAKESH. Un gruppetto di persone non vedenti è riuscito a bloccare la Mohammed V Street, una delle maggiori vie di Marrakesh. Incatenati e cosparsi di benzina, volevano denunciare pubblicamente la loro situazione, perché "è meglio morire che vivere in questo modo", come recitava uno degli slogan. L'atto pubblico è stato organizzato lo scorso 25 gennaio, il giorno prima di una maratona internazionale che contava 13 mila partecipanti da diversi paesi del mondo.

Fine della protesta. I manifestanti sono stati circondati nel giro di poco tempo da agenti della Gendarmerie Royale, vigili del fuoco e un'ambulanza. E in appena un'ora la polizia ha afferrato le persone che stavano protestando e le ha caricate su un mezzo della protezione civile che ha portato tutti in ospedale per controlli. Chi aveva filmato qualcosa di quello che era accaduto, inoltre, è stato costretto a cancellare tutto.

Le richieste. Houssiene, del Coordinamento nazionale dei laureati non vedenti del Marocco, spiega che "è dal 2011 che chiediamo di poter lavorare e poter condurre una vita dignitosa. Non abbiamo nulla. Non abbiamo lavoro, non abbiamo soldi per mangiare. Nonostante le promesse e gli accordi raggiunti viviamo una vita non degna di essere vissuta". "Abbiamo protestato contro il governo - dice ancora Houssiene - perché non vuole applicare la legge nazionale sulle persone con disabilità". E dal Coordinamento fanno sapere di avere fatto diverse proposte allo Stato, come quella di introdurre detrazioni fiscali alle aziende disposte ad assumerli. "Ma ogni nostra idea è stata bocciata".

Garantiti, ma solo sulla carta. Anche lo scorso anno, a inizio aprile, era stato messo in piedi un sit in per chiedere che i loro diritti fossero rispettati. Sulla carta, in teoria, qualche riconoscimento in questo senso esiste. Nel 2013, infatti, a Marrakech fu introdotto un accordo per agevolare alle persone non vedenti e ipovedenti l'ingresso in qualche settore pubblico. E tre anni più tardi fu varata anche una legge, in attuazione a un testo di quasi vent'anni prima, che obbligherebbe le imprese con oltre 8 lavoratori ad avere il 7% di persone con disabilità tra i loro dipendenti. E nel 2016, ancora, un'altra norma prevedeva bandi dedicati nel settore pubblico. Ma nessuna di queste misure, a quanto pare, è stata in grado di cambiare realmente la situazione.

L'articolo integrale di Graziano Masperi (da Marrakech, Marocco), "Persone non vedenti in piazza per rivendicare i loro diritti, può essere letto" su Osservatorio Diritti.

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