LA PROVINCIA DI COMO DEL 14.07.2020
Forse non tutti sanno che la via Regina è parte di un tratto della via Francigena Renana, il grande cammino dal Reno al Po, o che nella città di Como esistono scuole e condomini che sono, a tutti gli effetti, dei monumenti. È anche per restituire alla memoria della città alcuni temi e luoghi che l'associazione Iubilantes da anni promuove innumerevoli, suggestivi percorsi.
Progettazione non unitaria «Forse anche per via di una progettazione non unitaria a monte, la lettura e la valorizzazione di alcuni luoghi vanno riviste - spiega Ambra Garancini, presidente dell'associazione - tra le attività che negli scorsi mesi abbiamo dovuto sospendere vi sono quelle legate alle scuole e, in particolare, Monumenti aperti; l'iniziativa, organizzata a livello nazionale dalla Onlus Imago Mundi, dal 1997 vede coinvolti istituti scolastici e amministrazioni locali. A febbraio abbiamo dovuto interrompere i progetti avviati, ma con il Liceo Fermi di Cantù i canali sono rimasti aperti».
Grazie all'insegnante referente sono stati realizzati incontri con esperti e lezioni a distanza; i ragazzi si sono anche resi disponibili a collaborare con Iubilantes - non appena è stato possibile uscire di nuovo - per la realizzazione di materiale audio e video; sarà il punto di partenza per l'edizione 2020 di Monumentiaperti, rinviata all'autunno e, giocoforza, prettamente digitale.
«Un primo contenuto è già visibile sulla pagina Facebook di Iubilantes - prosegue la Presidente - dopo che i ragazzi hanno visitato alcuni luoghi simbolo del Razionalismo, compreso il Novo Comum; qui è nata una riflessione: può un condominio essere un monumento? La risposta, naturalmente, è sì allo stesso modo possono esserlo quartieri interi - come Camerlata, con la fontana e la piazza – o alcune scuole. La Parini, ad esempio, è un'opera del Terragni e stiamo lavorando con l'istituto Como Centro per un progetto sulla sua valorizzazione. Altre collaborazioni - con il Conservatorio e l'Ordine degli Architetti - si muovono sullo stesso pensiero di fondo».
Il territorio e le sue ricchezze sono al centro anche dei percorsi che stanno ripartendo, con gruppi di massimo 15 persone.
Turismo di prossimità «Si parla tanto di turismo di prossimità e i nostri cammini corrispondono a questa esigenza di riscoperta dei piccoli borghi o delle città. Cammina città, ad esempio, propone percorsi lenti di alta valenza culturale, descritti in modo che tutti i potenziali utenti, e in particolar modo quelli svantaggiati, possano essere guidati alla scoperta, reale o virtuale, di Erba, Cantù, Como, Dongo. L'èquipe di progettazione vede la collaborazione con l'Unione Italiana dei Ciechi di Como con due volontari esperti di accessibilità web e due volontari validatori per la certificazione di accessibilità».
Dongo è anche punto di partenza e arrivo di uno dei cammini denominati Gli anelli della Regina: circuiti che, dal tratto storico della via Regina, portano alla scoperta di mete vicine e rassicuranti come piccoli comuni, aree di montagna, parchi e oasi naturali.
«Sono destinazioni che consentono svago, ospitalità, ristorazione eccellente e, in generale, benessere».
Il 10 luglio un gruppo ha sperimentato l'anello del ferro e del marmo, il cammino da Dongo a Musso e ritorno, mentre a giugno l'attività è ripresa con una gita nel Parco della Spina Verde: «Siamo stati fermi a lungo, ora abbiamo tutti voglia di ricominciare a camminare».
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