Brescia – Consegnati i diplomi ai partecipanti non vedenti ed ipovedenti al corso per assaggiatori di vino organizzato dall’ONAV in collaborazione con la locale Sezione UICI.
Bresciaoggi del 12-07-2018
L'esperienza del vino per i non vedenti
BRESCIA. Prosegue l'impegno dell'O- nav, l'associazione degli assaggiatori di vino, in collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Brescia. Questa sera dalle 19.30 all'Azienda Agricola Cobue, a Pozzolengo è in programma la serata dedicata agli ipo e non vedenti, divenuti Assaggiatori Vino, insieme ad altri partecipanti del corso classico. Gli allievi dell'Uici di Brescia riceveranno i diplomi Onav, dopo aver sostenuto la prova finale e concluso i percorsi formativi a loro dedicati e concepiti per eliminare qualsiasi tipo di barriera nell'enologia. I neo-assaggiatori hanno superato brillantemente la verifica teorica scritta e quella pratica di degustazione di cinque vini, entrambe condotte, come i corsi sostenuti, attraverso l'utilizzo di pubblicazioni appositamente redatte in Braille dall'Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino.
Si tratta di un'iniziativa unica nel suo genere che, ancora una volta, sottolinea l'impegno di Onav per una cultura del vino veramente aperta a tutti, che consenta l'abbattimento di ogni barriera. I corsi erano partiti a febbraio, prima nella provincia di Verona e poi in quella di Brescia, in collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, seguendo il progetto coordinato della vicepresidente nazionale Onav Pia Donata Berlucchi. Proprio la vicepresidente Onav parla del «valore delle differenze»: «Se da una parte oggi, grazie a questi percorsi formativi avviati per la prima volta a Verona e a Brescia, possiamo dire che i ciechi sono più vicini alla cultura del vino, dall'altra il mondo enologico può dire di vedere e sentire se stesso con una sensibilità nuova e più matura. Stasera - sottolinea Berlucchi - si mescoleranno tutte queste diverse sensibilità: vedenti, ipo e non vedenti, tutti quanti insieme, verso un'integrazione vera e un arricchimento culturale reciproco».
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