martedì 10 luglio 2018

Torino, trasmettiamo dalla sede Rai e tutti potranno seguirci


La Stampa del 10/07/2018
Franca Cassine

«Buongiorno a tutti e benvenuti». Il conduttore parla nel vecchio microfono dell'Eiar ed è una provocazione. «Mi sentite?». Qualcuno sì. Qualcuno no. Quel vecchi microfono è pieno di suggestioni e nostalgie: ma per qualcuno è solo simbolo di un mondo inaccessibile. Perché è enorme, copre la bocca: impossibile interpretare il labiale per i non udenti.
Da quell'oggetto di modernariato, la Rai ne ha fatti di passi avanti per venire incontro a tutte le disabilità. E un passo importante è stato presentato ieri al Museo della Radio e della Televisione di Torino, dove sono stati presentato i nuovi percorsi. Decisamente più inclusivi.
È un'esposizione da toccare, da scoprire grazie a una spiegazione dettagliata di un avatar e, tra qualche tempo, anche da ammirare virtualmente accompagnati da un robottino. L'esperienza inizia all'ingresso: ad accogliere i visitatori è un totem multimediale che spiega come scegliere i differenti percorsi tenendo conto non solo delle necessità, ma anche dei gusti. «Così le 14 teche presenti nel museo si raccontano ai non udenti e ai non vedenti attraverso l'utilizzo di un sistema audio o video descrizione attivabile dallo smartphone o dal tablet semplicemente scaricando un'app dedicata e inquadrando il Qr-Code»: dice Guido Rossi, direttore del centro produzione Rai. A guidare i non udenti lungo il percorso è un attore virtuale che si esprime nella lingua dei segni, mentre per i portatori di impianto cocleare o di apparecchio acustico la spiegazione arriverà direttamente al proprio impianto. Per le persone cieche e ipovedenti, oltre al percorso dedicato, ci sono postazioni di ascolto con cuffie e dei QR-Code in rilievo e, grazie a una stampante 3D, sarà possibile riprodurre alcuni reperti esposti.
Tra preziose radio d'epoca e microfoni dalle forme incredibili, sarà possibile vivere un'avventura alla scoperta di quelle misteriose scatole magiche, antenate di radio e tv, un'avventura da percorrere seguendo percorsi differenti: «Il grigio per la narrazione classica, il rosso per avere approfondimenti tecnici, il giallo con aneddoti e curiosità, il blu per visitatori con impianto cocleare o apparecchio acustico - dice Alberto Morello, del Centro Ricerche Rai - E poi ancora il verde per visitatori sordi segnati e oralisti e il nero per visitatori ciechi e ipovedenti». Tutto nasce dalla collaborazione tra il Centro Ricerche e il Centro di Produzione Rai che si inserisce nell'iniziativa della Città che promuove l'accessibilità dei musei, presentato dai vertici dell'azienda e di Città e Regione, un progetto realizzato grazie al fondamentale supporto di varie associazioni quali l'Ens, Adv, Uici e Apic. Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 19 (ingresso gratuito).

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