Agenzia Dire del 19-12-2018
Forte di un nuovo record di visitatori, 7,4 milioni nel 2018, il Parco archeologico punta ad ampliare ancora di più il suo pubblico.
ROMA. Il Parco per tutti. È questo il leitmotiv che guida la nuova campagna di comunicazione del Parco archeologico del Colosseo, tra sito web completamente rinnovato, presenza sui social, nuovo logo pronto per essere impresso sui futuri gadget e anche un percorso tattile pensato per gli ipovedenti, ma utile a tutti. Forte di un nuovo record di visitatori, 7,4 milioni nel 2018, il Parco archeologico punta ad ampliare ancora di più il suo pubblico, rivolgendosi non solo ai grandi flussi di turisti stranieri che accoglie ogni anno, ma puntando anche a fasce diverse, tra cui i giovani, i romani e i viaggiatori più attenti, quelli che oltre al monumento blockbuster cercano le bellezze più sofisticate.
“Il Colosseo resta una icona internazionale- ha detto il direttore del Parco, Alfonsina Russo– ma all’interno dei 77 ettari che compongono l’area centrale ci sono anche il Foro romano, il Palatino e la Domus aurea. L’accessibilità è per noi una priorità, il nostro obiettivo è attuare un modello inclusivo di offerta attento alle esigenze di tutti”. Altra “sfida” del 2019 è per Russo quella di “attrarre i romani e i residenti. Speriamo di mettere a punto la membership card agli inizi del prossimo anno- ha detto- una opportunità che sarà per tutti, ma che è pensata per far tornare i cittadini nel loro monumento simbolo”.
IL SITO PARCOCOLOSSEO.IT.
Si parte dal sito, www.parcocolosseo.it, online da oggi e bilingue, italiano e inglese, a cui in futuro verranno aggiunte anche le traduzioni in spagnolo e cinese. Pensato come una anticipazione della futura visita, il sito accoglie gli internauti con bellissime immagini in movimento dell’area archeologica centrale, mostrata a tutto schermo. Subito sotto, un mosaico fotografico composto dai siti presenti nel Parco, compresi i musei, tra cui quello dedicato al Colosseo che inaugurerà giovedì. Basta cliccare sui diversi riquadri per essere condotti all’interno di ogni singolo monumento e trovare informazioni sulle visite, gli orari, l’acquisto dei biglietti e i servizi, ma anche immagini che mostrano i dettagli artistici. Una sezione aggiuntiva, ‘Mirabilia’, racconta le meraviglie custodite dal Parco. Ecco allora il Criptoportico neroniano, la Casa di Livia, l’Aula Isiaca, la statua di Afrodite e Santa Maria Antiqua. Ogni ‘mirabilia’ ha la sua storia, corredata dalle immagini, che permette un vero e proprio approfondimento dedicato a chi vuole saperne di più.
“Abbiamo scelto di parlare con le immagini”, hanno spiegato Stefano Borghini e Federica Rinaldi, archeologi del Parco che con Aurora Portesio di Electa hanno curato il nuovo sito che, proprio seguendo l’obiettivo della piena accessibilità, è mobile first, dunque perfetto per essere fruito anche dal cellulare. Ampio spazio, ovviamente, anche alla sezione Mostre ed eventi che raccoglie tutte le proposte del Parco, mentre per quanto riguarda i social, il Parco dallo scorso aprile ha attivato i suoi canali su Twitter, Instagram, Facebook e Youtube.
IL LOGO P.AR.CO.
Il logos al posto dell’imago. Una piccola rivoluzione per il Parco che con lo studio Sonnoli sceglie di accantonare l’immagine del Colosseo e di puntare sulla parola che include l’Anfiteatro Flavio, ma anche tutti gli altri siti. Ecco allora ‘Parco’, che diventa anche l’acronimo di Parco archeologico del Colosseo e si ispira all’alfabeto latino usando il Garamond, “le cui matrici sono le più antiche giunte sino a noi di un carattere a stampa rinascimentale”, ha raccontato Leonardo Sonnoli. Non poteva mancare, però, un omaggio al simbolo Colosseo, la cui pianta ispira la legatura delle lettere ‘C’ e ‘O’. Anche il livello cromatico si ispira alle presenze naturali, architettoniche e artistiche del Parco. “Dai colori delle piante e degli alberi presenti nell’area alle sfumature del travertino fino alle tonalità decise degli affreschi- così ancora Sonnoli- abbiamo creato un grande codice cromatico che attraversa tutti i prodotti della comunicazione”. Tra questi, per gli amanti dei gadget lo Studio ha pensato anche a tazze, segnalibri, penne e altri oggetti tutti con il nuovo logo.
UN NUOVO PERCORSO TATTILE.
Dal Foro romano al Palatino e il suo museo, passando per l’immancabile Anfiteatro Flavio. Sono in tutto 11, ma destinati ad aumentare, i pannelli tattili in lingua italiana, inglese e braille posizionati all’interno del Parco per facilitare la visita ai ciechi e agli ipovedenti, ma destinati a diventare uno strumento utile per tutti. Il progetto inclusivo, già portato avanti dall’architetto Maria Grazia Filetici, propone anche la riproduzione in 3D dei monumenti per toccare con mano le opere che si visitano. Si parte dal pannello lungo la via Sacra che individua la complessità storica del contesto: dalla Roma delle origini fino al tardo antico, si prosegue alla fine della via Sacra con un altro dispositivo che identifica la piazza del Foro sulla quale si affacciano i centri di potere politico (Curia con il Lapis Niger), di potere commerciale e giuridico (le Basiliche) e la summa del trionfo imperiale (l’arco di Settimio Severo).
Verso il Palatino, l’ultimo pannello illustra l’architettura della Casa delle Vestali. Da qui il percorso risale il Clivo Palatino e il racconto si snoda dal Tempio della Magna Mater, passando per i Palazzi imperiali (Domus Flavia e Domus Augustana), fino al Rinascimento degli Horti Farnesiani. All’interno del Museo Palatino, poi, quattro pannelli con riproduzioni tattili in 3D raccontano il passaggio dalla Roma di mattoni di età repubblicana alla città di marmo voluta da Augusto. Infine, il pannello con la modellazione del Colosseo trova collocazione al secondo ordine.
di Nicoletta Di Placido
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