lunedì 23 dicembre 2019

Sostegno a scuola, maxi risarcimenti ai disabili esclusi

Il Messaggero del 23.12.2019

Il Tar apre a maxi-risarcimenti per il sostegno negato nella scuola. Sentenza-pilota a Napoli: 300 euro al mese di danni ad una bimba con handicap grave che aveva solo 12 ore di sostegno a settimana pur avendo diritto a 40 ore. E adesso i ricorsi si moltiplicano.

La scuola italiana, infatti, soffre molto la carenza di insegnanti di sostegno.

Sentenza-pilota a Napoli: 300 euro al mese di danni ad una bimba con handicap grave.

ROMA. In arrivo una valanga di risarcimenti per tutti quegli studenti a cui non viene dato il sostegno in classe, pur avendone diritto. Il Tar di Napoli ha riconosciuto 300 euro al mese a una ragazza gravemente disabile che aveva solo 12 ore di sostegno a settimana pur avendo diritto a 40 ore. E adesso i ricorsi si moltiplicano con risarcimenti che nei casi più gravi arrivano anche a 1000 euro al mese. Se tutte le famiglie dei ragazzi senza sostegno facessero ricorso, i risarcimenti da parte del ministero dell'istruzione ammonterebbero a 500 milioni di euro all'anno. Basti pensare che oggi un docente di sostegno su tre è precario e uno studente su tre, tra quelli con disabilità, non ottiene le ore di sostegno previste dalla certificazione medica.

LE CARENZE.
Nell'anno scolastico 2019- 2020 infatti sono circa 150mila i posti di sostegno complessivi e, tra questi, quelli in deroga sono oltre 50mila: un docente su tre, quindi, è un supplente, ha un contratto fino alla fine delle lezioni. Un problema che non riguarda solo i docenti ma anche migliaia di studenti e famiglie. Sempre nell'anno in corso, infatti, i ragazzi con disabilità di vario tipo e comunque tutti aventi diritto al sostegno sono circa 260mila: la metà presenta una disabilità grave quindi dovrebbe avere un docente di sostegno al fianco, con un rapporto di 1 a 1. L'altra metà, quindi circa 130mila ragazzi, dovrebbe avere il sostegno con un rapporto di un docente per due studenti. Quindi si tratta di altri 65mila insegnanti. Vale a dire che nella scuola dovrebbero essere presenti circa 195mila docenti di sostegno. Ma non è così, ne mancano all'appello quasi la metà. E per coprire questa carenza vengono dati a supplenza solo 50mila cattedre.
I conti non tornano: mancano infatti 45mila posti. L'assenza viene spalmata, togliendo ore dove ne servirebbero di più. «Stimiamo spiega Marcello Pacifico, segretario dell'Anief che circa un ragazzo su tre con disabilità non ha tutte o in parte le ore di sostegno a cui avrebbe invece diritto. Si susseguono sempre più frequentemente i ricorsi in tribunale da parte di famiglie che vogliono far valere i loro diritti e i giudici non possono che avallare le richieste di assegnazione dell'organico in base alla certificazione dell'alunno e alle necessità riscontrate attraverso la stesura del PEI, piano educativo individuale. Tante decine di migliaia di famiglie con alunni disabili si ritroveranno sempre più costrette a chiedere l'intervento di un giudice e il legittimo risarcimento, che va dai 300 ai mille euro: si aggira sui 500 euro al mese di media».

I RICORSI.
Quindi sono quasi 90mila i ragazzi che, pur avendone diritto, restano senza il sostegno: se chiedessero un risarcimento di 500 euro di media ciascuno, per 10 mesi l'anno, si arriverebbe a quasi mezzo miliardo di euro complessivi. Se non di più, visto che ci sono anche casi in cui il sostegno non viene garantito neanche ai ragazzi con grave disabilità: nel caso di Napoli, ad esempio, la ragazzina gravemente disabile aveva diritto a 40 ore settimanali ma in realtà ne riceveva solo 12. Quindi il danno da mancato insegnante di sostegno dovrà essere risarcito dal ministero dell'istruzione con un importo di 1320 euro complessivi per i 4 mesi di scuola trascorsi senza le ore necessarie di sostegno. Il ricorso ai giudici è sempre più frequente e il Miur deve farci i conti, nel senso letterale del termine. La scuola prova a correre ai ripari ma è ancora lontana dalla soluzione. Nella Legge di Bilancio 2020, infatti, è previsto il consolidamento in organico di diritto di mille posti sul sostegno, tra quelli che ogni anno vengono assegnati in deroga quindi a supplenza, ma è ancora troppo poco. Una goccia nell'oceano. Stabilizzarne un migliaio è un primo passo ma non risolve assolutamente il problema. Senza contare che sono in aumento anche i ragazzi che necessitano di sostegno: quest'anno sono 260mila , ben 44mila in più rispetto all'anno scolastico 2015-2016: 11mila in più ogni anno.

di Lorena Loiacono

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