domenica 4 ottobre 2020

“Mio figlio non vedente rischia la vita, mettete il segnale acustico al semaforo”

Firenze Today del 04/10/2020

FIRENZE. Un "semplice" segnale acustico, per chi la vista non ce l'ha, può fare una enorme differenza. Lo spiega bene Simona, madre di un ragazzo 15enne che a causa di una patologia è diventato cieco da entrambi gli occhi tra i 3 e i 9 anni di età.

Ora il ragazzo è iscritto alle superiori e sta imparando ad andare e tornare a scuola da solo, partendo dal quartiere delle Cure, dove la famiglia abita. C'è però un intoppo, un semaforo.

“Potrebbe sembrare una cosa da poco ma lì mio figlio rischia la vita. È da tempo che chiediamo di installare il segnale acustico, fondamentale per gli ipovedenti. Non c'è altra soluzione per una persona che, non vedente, voglia diventare autonoma negli spostamenti”, spiega la madre del 15enne, contatta al telefono dopo aver pubblicato un post su Facebook.

L'impianto è quello di via Pier Capponi, dove la strada finisce ed immette su piazza della Libertà. Il ragazzo deve attraversare per andare alla fermata del bus. “Per andare a scuola mio figlio utilizza due autobus. Ancora lo accompagniamo ma, grazie all'istruttrice e al bastone sta imparando il percorso”, prosegue la donna.

Fino a quel semaforo. “Senza segnale acustico non riesce a capire se può attraversare oppure no. In alcuni orari poi non transitano molte auto. In questi casi mio figlio non può sapere se l'assenza di rumore derivi dal fatto che ci sia il rosso per le auto e il verde per i pedoni, oppure se ci sia silenzio perché in quel momento non ci sono veicoli in transito ma ci sia comunque il rosso per i pedoni”, continua a spiegare la madre.

Tramite l'Unione Ciechi e Ipovedenti di Firenze la famiglia ha scritto all'amministrazione comunale. Già a gennaio 2019, secondo quanto fatto sapere attraverso una mail dalla stessa Unione Ciechi, “quel semaforo era nell'elenco dei semafori sonori da installare”.

Il segnale acustico però ancora non c'è. Così giovedì scorso, 1° ottobre, l'Unione Ciechi, in rappresentanza della famiglia del ragazzo, ha nuovamente scritto a Palazzo Vecchio per chiedere ragguagli.

“L'impianto 222 Pier Capponi - Piazza della Libertà sarà prossimamente oggetto di intervento per i cantieri della linea tramviaria. L'installazione dovrà essere rivista per il cambio della viabilità (attraversamenti pedonali)”, scrivono i tecnici di Palazzo Vecchio per tutta risposta. Parole che lasciano l'amaro in bocca alla famiglia. Quindi lo sfogo su Facebook e un appello ad intervenire.

“Questo che significa? Che il segnale acustico arriverà dopo la realizzazione della tramvia, tra 3 anni? E se i cantieri, come già successo, ritardano? - chiede la donna -. Ovvio che anche altri semafori avrebbero bisogno del segnale, a partire dall'incrocio don Minzoni - via Masaccio, sempre in questa zona. Ma intanto mio figlio di quel segnale acustico ha bisogno subito, perché altrimenti attraversando rischia di essere travolto. Del resto soldi da spendere per mettere i gigli ornamentali li hanno trovati facilmente”.

Per ora la madre lo accompagna, e magari qualcuno che aiuta il ragazzo vedendolo con il bastone bianco ci sarà sempre. Ma le domande di cui sopra attendono risposta.

di Emiliano Benedetti

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