Disabili.com del 13-09-2018
Nei prossimi giorni si apriranno i cancelli di tutte le scuole d’Italia e i ragazzi torneranno al lavoro. In alcune regioni la scuola è già iniziata, in altre l’avvio è imminente. Persistono purtroppo i problemi di sempre ed anche quest’anno non sarà un avvio semplice. Molti uffici scolastici si sono attardati nelle operazioni di mobilità annuale dei docenti in ruolo e, quindi, devono ancora provvedere alle nomine annuali dalle graduatorie ad esaurimento. Solo dopo i posti residui torneranno alle scuole, che potranno procedere alla nomina di ulteriori supplenze dalle graduatorie d’istituto. Le cattedre annuali da ricoprire, curricolari e di sostegno, sono molte, mente i docenti specializzati, in alcuni territori, sono pochi. In molti casi non sono più presenti nelle graduatorie ad esaurimento, in altri sono specializzati e vincitori di concorso, ma fuori graduatoria. Si potrà attingere a questi ultimi solo dopo aver contattato i docenti presenti nelle graduatorie, se hanno mandato messa a disposizione. In ultimo, come sempre, sarà necessario incaricare moltissimi docenti privi di specializzazione.
Da tutto il Paese giungono notizie di tantissime cattedre ancora scoperte, di graduatorie ormai esaurite: il sostegno manca ovunque ed i docenti non sono sufficienti. Purtroppo, almeno in questa prima parte dell’anno scolastico, il diritto allo studio per gli alunni con disabilità sarà ancora disatteso. In questi giorni, cioè 250 mila alunni con disabilità torneranno a scuola, ma non tutti troveranno i docenti di sostegno. Secondo gli stessi dati del Miur, infatti, oltre 41 mila posti anche quest’anno saranno in deroga. Certo, verrebbe da chiedersi in deroga a cosa, visto che sono ormai diventati precariamente stabili, o forse sarebbe più corretto dire stabilmente precari.
In Sardegna mancano tantissimi docenti specializzati in ogni ordine e grado: circa la metà avrà un incarico annuale e molti non saranno specializzati. Centinaia di cattedre mancano a Modena, ma la carenza di docenti specializzati è grave. Almeno 1500 studenti pavesi inizieranno la scuola senza docente di sostegno e quando arriverà nella maggior parte dei casi non sarà specializzato, perché mancano oltre 700 insegnanti di sostegno in provincia e le convocazioni sono andate deserte. E si potrebbe continuare con Milano, con Bergamo, con le province del Veneto, con Udine, dove sono stati ottenuti i posti in deroga ma, anche qui, non ci sono i docenti di sostegno. A Reggio Emilia le graduatorie sono esaurite e le cattedre da assegnare ai supplenti sono 607. Ovunque vi sono centinaia di cattedre non assegnate, migliaia di bambini e ragazzi che non avranno un docente specializzato. Sarebbe forse il caso di avviare al più presto un nuovo ciclo di specializzazione.
Ci sono però anche situazioni paradossalmente inverse. A Napoli, ad esempio, vi sono docenti specializzati vincitori di concorso o presenti nelle graduatorie ad esaurimento, che però non sono stati assunti, pur essendovi circa mille posti annuali sono nelle scuole secondarie di secondo grado. Anche nella regione Campania, infatti, un posto ogni tre viene ormai assegnato in deroga.
Le famiglie sono allarmate e non manca chi deciderà di posticipare l’inizio delle lezioni in attesa della nomina dei supplenti. Una mamma ha raccontato questo grande disagio, inviando una lettera di protesta alla Provincia di Varese, alla Regione Lombardia e al ministro per l’Istruzione, M. Bussetti: faccio appello al vostro buonsenso, ma vorrei che lo stesso si parlasse col cuore. Voi conoscete la disabilità? Come lo scorso anno, anche quest’anno abbiamo iniziato il nostro percorso senza la sua insegnante… Ci sono famiglie oggi che hanno dovuto spiegare ad un bambino disabile perché i suoi coetanei hanno iniziato la scuola e lui no. Ci sono famiglie che vorrebbero dare al proprio bambino una parvenza di normalità dopo un’estate passata nella giungla dell’abbandono… Non vi chiedo di far qualcosa per mio figlio (mi sento di dirvi di dare le giuste priorità…), non vi chiedo di avere la sua maestra domani… Vi chiedo più attenzione per il futuro, vi chiedo di snellire questa assurda burocrazia… Perché se comunque tra 10 giorni la nostra fantastica insegnante di sostegno arriverà, vuol solo dire che partendo con anticipo sarebbe potuta arrivare prima…
Buon anno scolastico a tutti.
Tina Naccarato
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