lunedì 6 maggio 2019

Milano, appello dell'Istituto dei Ciechi al Comune: "Troppi ostacoli, la città per noi è sempre più difficile"

La Repubblica del 06.05.2019

Masto: "Parcheggi selvaggi, pali e deiezioni canine sui marciapiedi: così si limita la nostra possibilità di muoverci da soli".

MILANO. Dario Gandolfi attraversava col verde sulle strisce pedonali in piazzale Cadorna, a Milano, quando è stato falciato da un pullman. Dario era non vedente e a tre settimane da quell'incidente sabato se n'è andato per le conseguenze di un'infezione, dopo esser stato operato e dopo che gli avevano amputato una gamba. La notizia fa in fretta il giro della città e della Rete, perché Dario era nel Gruppo sportivo non vedenti. E Rodolfo Masto, presidente della Fondazione Istituto dei ciechi di Milano, ha deciso di intitolare a lui "una campagna di sensibilizzazione per i tanti ostacoli che in maniera crescente limitano e precarizzano la libera circolazione dei cittadini con disabilità visiva e non solo" . Lo scrive su Facebook e a voce commenta: "La vita di chi non vede in città è sempre più difficile. Gli accompagnatori sono rari, perché con l'abolizione dell'obiezione alla leva ce ne sono meno. Anche i cani guida non tutti possono gestirli in casa. Quindi molti, ed è giusto che sia così, vanno da soli. Con tutti i rischi che questo comporta".

A che cosa si riferisce Masto? "Dedicheremo a Dario questa nuova battaglia, affinché nell'opinione pubblica si consolidi il principio che tutti hanno il diritto, se vogliono, di muoversi in autonomia senza rischiare di cadere in un tombino aperto o di sbattere contro cicli e motocicli che ormai invadono i marciapiedi cittadini" , racconta Masto che ricorda Dario come una persona "sempre gioviale e sorridente, nell'attività sportiva aveva trovato serenità e tanta voglia di vivere". L'appello di Masto è rivolto ai cittadini, a chi usa il bike sharing e poi abbandona i mezzi sui marciapiedi senza curarsi di chi ha difficoltà di movimento: "Tutti conosciamo la gioia di sentirsi accarezzati dal vento mentre andiamo in bicicletta, tutti auspichiamo una città più verde certamente meno inquinata; l'importante è che questi traguardi si raggiungano nel rispetto delle legittime esigenze di tutti".

Un problema per chi non vede è anche quello dei marciapiedi puliti e, dice dispiaciuto Masto, ci hanno accusato di anti- animalismo perché abbiamo chiesto "ai proprietari di cani di lasciare i marciapiedi puliti" . Tanti sono i temi che stanno a cuore di chi come Dario Gandolfi cammina nell'oscurità, un'esperienza sensoriale che l'Istituto dei ciechi propone da anni con il suo percorso "Dialogo nel buio". L'appello è rivolto anche all'amministrazione pubblica: "Da tempo abbiamo chiesto al Comune di fare la sua parte, impedendo, quando non è egli stesso responsabile, il posizionamento di pali e cartelli dei quali in molti casi non si capisce la ragione. Da tempo abbiamo denunciato il posizionamento incontrollato di archetti contro il parcheggio selvaggio così da perpetrare un abuso più grave di quello che si vuole reprimere".

di Zita Dazzi

Nessun commento:

Posta un commento