La Repubblica del 13/12/2020
Cento euro "a persona" per sostenere con interventi mirati le persone con disabilità visiva, ovvero circa 2 milioni di cittadini ciechi assoluti e ipovedenti in Italia, "tra i più penalizzati durante l'emergenza sanitaria da Covid-19 e che continueranno ad esserlo nella fase di ripresa economica e sociale". È la proposta lanciata dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che, nell'anno del suo Centenario, lancia un appello al Governo per destinare almeno lo 0,1 per cento dei 209 miliardi messi a disposizione per l'Italia con il Recovery Fund Europeo per interventi rivolti alle persone affette da disabilità visiva e alle loro famiglie.
"Una quota irrisoria di risorse, pari a poco più di 200 milioni di euro, ma che potrebbe fare una grande differenza: realizzare finalmente un Piano Nazionale a sostegno delle politiche per la disabilità visiva che il nostro Paese non ha mai messo in campo in una logica integrata e che possa imprimere una svolta profonda al settore. Un Piano di interventi straordinari che punti a collegare le diverse linee di azione a beneficio anche di altre tipologie di disabilità e che vada a beneficio dell'intera comunità nazionale in una prospettiva di interesse generale - spiegano dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti - Una richiesta ragionevole e concreta con l'obiettivo di promuovere un intervento di carattere straordinario come straordinaria è la situazione di emergenza che stiamo attraversando. Per l'Uici gli ambiti prioritari sono riconducibili a cinque macrotemi: politiche di prevenzione della cecità, progetti per l'abilitazione e la riabilitazione delle persone cieche/ipovedenti, piani straordinari per l'accoglienza delle pluri-disabilità gravi, supporto alla inclusione scolastica e all'inserimento lavorativo di ciechi/ipovedenti, investimenti in nuove tecnologie accessibili per garantire le pari opportunità".
"È fondamentale un impegno del Governo affinché non si sprechi l'importante occasione che abbiamo di fronte - commenta il Presidente dell'Uici Mario Barbuto - per prevenire le disabilità visive e perseguire la piena integrazione nella società dei disabili visivi. Quello che chiediamo è un piccolo sforzo sul piano economico, rispetto al quale l'Uici è pronta a mettere a disposizione tutto il suo know how e la sua capacità progettuale, ma che potrebbe apportare benefici enormi ben oltre il nostro mondo. La disabilità visiva, complice la tendenza all'invecchiamento demografico, la mancanza di educazione visiva e prevenzione e la fruizione non controllata dei device tecnologici, è un fenomeno che negli anni futuri riguarderà fasce di popolazione sempre più ampie, come ci ricordano le organizzazioni scientifiche mondiali e nazionali. Per queste ragioni il momento dell'impegno è oggi".
L'Uici, dunque, presenterà nelle prossime settimane dei progetti specifici per ciascuno degli ambiti di investimento tratteggiati chiedendo alle istituzioni un impegno fattivo in linea con i principi cardine già individuati dal Governo a suo tempo in seno alle linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza quali ad esempio "equità sociale", "salute", "istruzione e formazione" e "digitalizzazione e innovazione". (ansa)
Nessun commento:
Posta un commento