venerdì 16 novembre 2018

È cieca ma fa la navigatrice La sua storia diventa un film

La Tribuna di Treviso del 15-11-2018

A raccontare l'impresa di Elisa è il videomaker castellano Daniele Costa. Lei "legge" le curve in braille, lui coglie l'esperienza con 5 microcamere in auto.

Oltre i limitiIl regista è castellano, e al centro del suo cortometraggio c'è una storia che farà molto discutere, in positivo: quella di Elisa, non vedente che fa la navigatrice di rally "leggendo" la strada in braille. Lui è Daniele Costa, 26 anni, cresciuto a pane e cinema, impegnato da sempre nell'associazione "Viviamo Borgo Pieve" e nel movimento "Sottosopra". Già premiato al Revine Lago Film Fest, si accinge ora a presentare un altro cortometraggio cinematografico: "Il Circuito", 14 minuti di riprese che raccontano la storia di Elisa Moscato, una non vedente che fa da navigatrice rally nel "Progetto Mite" di Brescia grazie al quale ipovedenti e non vedenti, forniti di road book in braille o ingrandito, svolgono il ruolo di navigatori in gare di regolarità e rally. Quest'anno sono già state corse la Lessinia 8 Sport e la Valsugana Historic 2018.Daniele Costa ha raccontato la sua avventura, il suo coraggio, la sua speranza. Elisa è non vedente dall'età di 17 anni a causa di una malattia congenita. Il lavoro fatto da Daniele osserva e ripercorre, attraverso il mezzo video, le sue modalità di ridefinizione spaziale e le esigenze interpretative del mondo che la circonda. Da circa quattro anni Elisa fa la co-pilota di rally, sport che le consente di rielaborare il proprio spazio e i propri confini in relazione e grazie all'attività sensoriale che compie. Da quando Elisa ha perso la vista, le immagini di cui aveva avuto esperienza sono rimaste nella sua memoria, contribuendo a determinare un nuovo processo di apprendimento della realtà circostante. Il rally è diventato per lei un'esperienza totalizzante che le permette di acquisire sensazioni e stimoli connettendoli alle immagini appartenenti alla sua memoria. Ad aiutare Daniele nella sua ricerca sono stati Gilberto e Barbara Pozza, padre e figlia, che con il loro progetto Mite aiutano i non vedenti ad applicarsi nel mondo del rally. Il cortometraggio di Daniele è un mix tra adrenalina, speranza e sensazioni che Elisa prova mentre si trova dentro all'abitacolo. L'abitacolo, il suono del motore, fanno del cortometraggio un capolavoro sui generis. Il cortometraggio verrà presentato ufficialmente venerdì 23 a Padova in quel di Porto Astra, cinema multisala nei pressi della stazione. Durante le riprese, Daniele Costa ha cercato di portare lo spettatore ad immedesimarsi nel "sedile" di Elisa, nella sua postazione, nel suo ruolo tanto cruciale quanto difficile nella sua descrizione cinematografica. «All'interno dell'abitacolo sono state inserite cinque telecamere che osservano e registrano le modalità di apprendimento di sensazioni esterne da parte di Elisa», rivela Daniele.

di Elia Cavarzan

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