sabato 30 ottobre 2021

Vucciria, totem per ipovedenti che raccontano i monumenti di Palermo

La Repubblica del 30/10/2021

PALERMO. Installate dieci mappe tattili che raccontano chiese barocche e piazze del centro storico con sistema Braille. Il progetto con fondi europei vede capofila il dipartimento di Architettura dell'Università di Palermo.

Tre totem per ipovedenti e dieci mappe tattili con sistema di lettura Braille sono state installate ieri in Vucciria. Da discesa Caracciolo, una delle storiche strade di accesso dell'ex mercato storico, all'ingresso della chiesa di San Giorgio dei Genovesi e ancora in piazza Garraffello, tra lo stupore dei residenti e qualche sguardo curioso, ieri tra le vie della Vucciria sono comparsi piccoli espositori studiati nei dettagli per facilitare l'accesso ai contenuti culturali dei fruitori ipovedenti.

L'installazione è l'esito finale di tre anni di lavoro sul territorio, all'interno del progetto "I-Access", finanziato nell'ambito del programma europeo di cooperazione transfrontaliera Intere V-A Italia Malta. Capofila, il dipartimento di Architettura dell'università di Palermo, diretto dal professore Andrea Sciascia, insieme ai partner: Comune di Palermo, dipartimento regionale dei Beni culturali, l'università di Malta, l'Icar CNR di Palermo, il comune di Valletta a Malta e la società di servizi informatici maltese Innovogy. La Vucciria, insieme alla città de La Valletta a Malta con il quartiere della Biccerija, è stata un campione di progetto per la creazione di percorsi di maggiore accessibilità fisica ai luoghi e ai beni monumentali, compresi i loro contenuti.

"È stato un lungo percorso, ma finalmente anche la Vucciria potrà raccontarsi in modo diverso - dice Renata Prescia, responsabile scientifico del progetto - abbiamo lavorato insieme alle associazioni di quartiere per individuare i luoghi e le modalità di installazioni dei totem. Come sempre è il lavoro di squadra che premia. I piccoli espositori sono un ulteriore tentativo di miglioramento dell'accessibilità al quartiere e per tanto di vivibilità interna nel senso di una maggiore inclusione sociale che stimoli buone pratiche e nuove occasioni di imprenditorialità".

di Marta Occhipinti

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